Parte introduttiva di Stanisław Tabaczyński
Nell'ultimo decennio l'evoluzione delle impostazioni filosofiche, teoriche e metodologiche delle scienze umane ha subito una marcata accelerazione. Alcuni autori [...] sacri della Babilonia, oggetto di importanti restauri da parte di Nabucodonosor ii (605-562 a.C.) e di Nabonedo ( dei problemi con cui l'a. islamica è più spesso tenuta a fare i conti. Le grandi città del passato islamico, come Il Cairo o Baghdād, ...
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Parte introduttiva di Stanisław Tabaczyński
Nell'ultimo decennio l'evoluzione delle impostazioni filosofiche, teoriche e metodologiche delle scienze umane ha subito una marcata accelerazione. Alcuni autori [...] sacri della Babilonia, oggetto di importanti restauri da parte di Nabucodonosor ii (605-562 a.C.) e di Nabonedo ( dei problemi con cui l'a. islamica è più spesso tenuta a fare i conti. Le grandi città del passato islamico, come Il Cairo o Baghdād, ...
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L'arte della ceramica concerne la fabbricazione di prodotti formati di terra, foggiati a mano o meccanicamente, e cotti. La parola è derivata dal nome greco dell'argilla (κέραμος) ed è passata nelle lingue [...] fu tramandato ed elaborato in Grecia, e specialmente in Attica, ove produce i suoi risultati più splendenti dal sec. VI al IV a. C. Una con figure anche in rilievo provenienti dal Palazzo di Nabucodonosor II (660-550 a. C.) sembra non lasciare ...
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URBANISTICA (XXXIV, p. 768; App. III, 11, p. 1037)
Sergio Rinaldi Tufi
Gabriele Scimemi
Urbanistica antica. - I primi insediamenti stabili di una certa consistenza si costituiscono durante il periodo [...] con Ziqqurat e tempio di Marduk, palazzo di Nabucodonosor, tempio di Istar.
Tracce antichissime di planimetria regolare .000 unità. Nella Rep. Fed. di Germania tra il 1968 e il 1971 i comuni sono scesi da 24.000 a 11.000 circa. In Danimarca nel 1973 ...
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TEMPIO (lat. templum)
Plinio FRACCARO
Giovanni PATRONI
Alfred SALMONY
Giuseppe RICCIOTTI
Antichità classica. - Prima di trattare dei concetti espressi da questa parola latina, accenniamo brevemente [...] (m. 3,30) e il terzo cubiti 7 (m. 3,85). I tre piani erano suddivisi internamente, e contenevano ciascuno 30 piccole camere.
Più in e distrutto alla presa di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor. Tornati gli Ebrei dall'esilio babilonese in patria, ...
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GIARDINO (dal fr. jardin, pronunciato anticamente giardin, di origine franca; sp. jardín; ted. Garten; ingl. garden)
Giuseppe LUGLI
Ernst KUHNEL
Luigi PICCINATO
Giuseppe LEPRI
Giovanni Vacca
Oriente. [...] Sargon a Khorsābād e in quello presunto di Nabucodonosor non hanno fornito molti elementi per la ricostruzione l'abete e il pino, col loro fitto fogliame, erano preferiti per i grandi parchi; il pino e il cipresso si usavano anche in lunghe cordonate ...
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MODENA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Domenico FAVA
Tommaso SORBELLI
Arturo SOLARI
Luigi SIMEONI
Giovanni CANEVAZZI
Adolfo VENTURI
Città dell'Emilia e capoluogo di provincia, posta a 37 km. da [...] come quella del 1556, ispirata alla storia di Nabucodonosor con apparati del Begarelli e versi del Castelvetro febbraio 1707, e dal 20 luglio 1734 al 23 maggio 1736: in ambo i casi il duca Rinaldo, a cui nulla aveva giovato la neutralità, si rifugiò ...
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. Definizione e limiti. - Si dà il nome di assiriologia a una scienza che studia la storia e la cultura di due antichi paesi dell'Asia occidentale: l'Assiria e la Babilonia. A tale soggetto possono riunirsi [...] e babilonesi Sargon (v. Isaia, XX,1), Tiglatpileser, Sennacheribho, Asarhaddon, Nabucodonosor, e d'iscrizioni relative alla tradizione babilonese del diluvio. Sono tra i documenti assiri più interessanti per gli studî biblici, e cominciarono già dopo ...
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Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] : a) fatti prodigiosi e segni di saggezza straordinarî dati da Daniele (I-VI; XIII-XIV), ove entrano l'interpretazione del sogno della statua avuto da Nabucodonosor (II, 1-49); i tre compagni di D. salvati nella fornace per opera sovrumana (III,1 ...
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Sacerdote e scriba giudeo, che ebbe grandissima efficacia, insieme con Neemia (v.), nella restaurazione dello stato giudaico in Gerusalemme dopo l'esilio di Babilonia.
L'attività di E. si svolse in circostanze [...] dell'Uomo che sale dal mare, il quale col suo alito annienta i nemici, per poi radunare le dieci tribù disperse, in un'ora ancora la dimora nell'esilio babilonese dopo la deportazione di Nabucodonosor, si spiega l'allegoria applicandola alla caduta di ...
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veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani avea del tempo v. (Ariosto); normalmente...
babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...