MUSICA
P. Scarnecchia
Il termine trae origine dal gr. μουσιϰή ('arte delle muse') e designa, in un senso più largo, ogni forma d'arte in grado di generare ordine e armonia. Da questa definizione originaria [...] Chantilly, Mus. Condé, 9, c. 13r), o quella del re Nabucodonosor (Dn. 3, 1-7; Beato di Liébana, Commentari all'Apocalisse, 970 dell'Islam, in Storia della musica, a cura di E. Wellesz, I, Musica antica e orientale, Milano 19783 (1962), pp. 469-529; ...
Leggi Tutto
Arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni. In quanto attività sociale, la m. appartiene a tutte le epoche e a tutte le culture, mutando il proprio significato e la propria funzione e manifestandosi in una grande varietà di forme e tecniche a seconda dei periodi storici ... ...
Leggi Tutto
Parte introduttiva
di Stefano Catucci
Nei primi anni del 21° sec. la vita musicale non ha conosciuto novità di rilievo rispetto al periodo immediatamente precedente. Si è assistito, semmai, all'espandersi e al consolidarsi di elementi che già a partire dagli anni Ottanta del 20° sec. avevano contribuito ... ...
Leggi Tutto
Musica
Alessandra Fiori
È fatto assai singolare che l'unica testimonianza musicale riconducibile a Federico II, peraltro senza alcuna garanzia di legittimità, provenga da un manoscritto italosettentrionale, forse padovano ‒ Parigi, Bibliothèque Nationale, Nouv. acq. fr. 6771 (ms. Reina) ‒, posteriore ... ...
Leggi Tutto
Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza del parlato. A dispetto della sua presunta asemanticità, infatti, la m. ha svolto nel cinema ... ...
Leggi Tutto
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione del linguaggio musicale nelle sue diverse forme e significati ha trovato trattazione sistematica nell'Enciclopedia ... ...
Leggi Tutto
musicale [agg. Der. del lat. musicalis, da musica "musica", che è dal gr. moysikè (téchne) "(arte) dei suoni"] [ACS] Acustica m.: parte dell'acustica che s'occupa dei suoni m., cioè dei suoni utilizzati nell'arte della musica: v. acustica musicale. ◆ [ELT] [ACS] Segnale m.: il segnale elettrico in cui ... ...
Leggi Tutto
Musica e società
Antonio Serravezza
Pratiche musicali, culture musicali e società
Il radicamento sociale della musica è al tempo stesso controverso e ovvio. Se sotto alcuni aspetti il legame del linguaggio musicale con il mondo delle relazioni sociali appare problematico, sotto altri si presenta ... ...
Leggi Tutto
Leonardo Pinzauti
Ernesto Assante
Salvatore de Salvo
Salvatore de Salvo
Ermanno Comuzio
(XXIV, p. 124; App. II, II, p. 372; III, II, p. 186; IV, II, p. 541)
Musica classica. - Alla fine degli anni Settanta i musicisti che continuano a far parlare di sé, sul piano internazionale, sono in genere ... ...
Leggi Tutto
Ugo Duse
di Ugo Duse
Musica
sommario: 1. Introduzione. 2. La musica nella filosofia e nella sociologia. 3. La musica come problema antropologico- culturale. 4. La musica nelle sue determinazioni estetiche. 5. Problemi sollevati dalla teoria dell'informazione. 6. Musica e psicologia. 7. Lineamenti di ... ...
Leggi Tutto
(XXIV, p. 124; App. II, 11, p. 372; III, 11,p. 186)
Leonardo Pinzauti
Se il primo decennio del dopoguerra significò, in gran parte di Europa e nella cultura musicale occidentalizzante, una vastissima legittimazione della tecnica dodecafonica, e delle sue conseguenze più radicali che facevano soprattutto ... ...
Leggi Tutto
(XXIV, p. 124; App. II, 11, p. 372)
Alberto PIRONTI
Il fenomeno musicale più rilevante degli anni seguìti alla fine della seconda guerra mondiale è il sempre crescente affermarsi ed estendersi della corrente dodecafonica, cui aderiscono, con maggiore o minore rigore, musicisti anziani e giovani. In ... ...
Leggi Tutto
(XXIV, p. 124)
Fredegando d'Anversa
Il quindicennio 1934-49, per la sua posizione di mero prolungamento e sviluppo (talora di seppellimento) delle tendenze affermatesi nel quindicennio 1910-25, offre finalmente una prospettiva sufficiente a orientarsi in esse: prospettiva la cui prima conseguenza ... ...
Leggi Tutto
Fiamminghe, franco-fiamminghe o anche borgognone si dicono quelle scuole che dall'inizio del sec. XV a mezzo il XVI diffusero la loro arte dalle Fiandre e dai Paesi Bassi in tutta l'Europa. Esse raggiunsero nel loro tempo una incontrastata egemonia, in forza di quelle forme contrappuntistiche dotte ... ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il crollo dell'Impero assiro e i suoi eredi: Babilonesi, Medi e Persiani
Michael Jursa
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
[1]
A metà del [...] ’impero; persino il tracciato dei confini che separano il regno di Nabucodonosor dal territorio dei vecchi alleati di suo padre, i Medi, è difficile da ricostruire. Pare che mentre i Babilonesi dominano le pianure della Siria e delle zone all’est del ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Giuseppe Verdi è sicuramente il compositore italiano più popolare e molte delle sue opere [...] del mito di Verdi patriota. Opere quali Nabucodonosor poi Nabucco (1842), I lombardi alla prima crociata (Milano, Scala, locale”, vale a dire il tentativo di raffigurare attraverso la musica i luoghi in cui si svolge la vicenda. Il colore della ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alle arti visive del Vicino Oriente antico
Lucio Milano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’anno di nascita dell’archeologia [...] le Americhe e la Cina, prima di approdare in Yemen per i suoi studi botanici, e poi in una delle maggiori città irakene dell neobabilonesi (VII sec. a.C.), quando il re Nabucodonosor ricostruisce per intero il palazzo meridionale, assieme a diversi ...
Leggi Tutto
TARASCHI, Giovanni (Zohane Tarasco)
Luca Silingardi
Pittore e plasticatore attivo a Modena nella prima metà del XVI secolo.
Come è stato recentemente ipotizzato, l’esistenza di più fratelli Taraschi [...] Corpus Domini il 4 giugno; era il carro di re Nabucodonosor, che rappresentava il sovrano che erige il “colosso dorato” C. Fanti, Cinisello Balsamo 1984, pp. 85-114; A. Manicardi, I trionfi modenesi dei Duchi d’Este. 1452-1584, in Atti e Memorie della ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'eredita antica e la civilta figurativa del cristianesimo
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’arte tardoantica e quella [...] si distinguono tracce dell’originaria policromia. I rilievi associano episodi dell’Antico Testamento, come i tre giovinetti di Babilonia che si rifiutano di adorare la statua di Nabucodonosor, soggetto molto popolare all’epoca della persecuzione ...
Leggi Tutto
STREPPONI, Giuseppina
Dino Rizzo
STREPPONI, Giuseppina (Clelia Maria Josepha). – Nacque a Lodi l’8 settembre 1815 da Rosa Cornalba (Lodi, 26 settembre 1793 - Cremona, 13 gennaio 1870) e da Feliciano [...] in quattro opere (La gazza ladra e La Cenerentola di Rossini, I puritani di Bellini e La pazza per amore). Proseguì le recite all Scala per Belisario (22 febbraio) e per il varo del Nabucodonosor (Nabucco) di Verdi (9 marzo), ma la salute precaria ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il sistema tecnico del Vicino Oriente
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Come in Egitto, anche in Mesopotamia prende [...] giardini: tra mito e realtà
Dopo che Sennacherib distrugge l’antica città di Hammurabi, i Caldei di Nabucodonosor la ricostruiscono. Qui nasce il mito dei giardini pensili, una delle sette meraviglie del mondo antico. Infaticabile costruttore, questo ...
Leggi Tutto
CIRCIGNANI (Cincignani, Cercignani, Cirgnani), Nicolò, detto il Pomarancio
Michele Cordaro
Il soprannome gli deriva dal paese di Pomarance, vicino Volterra (Pisa), dove nacque. Incerta è la data della [...] Santi di Tito, due delle storie riguardanti Episodi della vita di Nabucodonosor. Ma il suo primo periodo romano fu breve se il . Francesco a Cascia (Pittura del '600 e '700. Ricerche in Umbria, I, Treviso 1976, n. 23, p. 244).
L'anno della morte del ...
Leggi Tutto
SOLERA, Temistocle
Michele Curnis
– Nacque a Ferrara il 25 dicembre 1815 da Antonio (v. la voce in questo Dizionario) e da Marianna Borni (o Bormi) di Iseo, penultimo di sei figli, tre maschi e tre [...] una pièce altrui, che Solera neppure firmò, il Nabucodonosor (poi semplificato in Nabucco; Scala, 9 marzo . La fortuna lo caricò più volte d’oro ed egli disprezzò i suoi doni, prodigando beneficii e ricevendo solo ingratitudini» (Barbiera, 1899 ...
Leggi Tutto
veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani avea del tempo v. (Ariosto); normalmente...
babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...