Vedi RITRATTO dell'anno: 1965 - 1996
RITRATTO
R. Bianchi Bandinelli
J. Auboyer
R. Bianchi Bandinelli
SOMMARIO. - 1. Premesse generali. - 2. Egitto. - 3. Mesopotamia. - 4. Periodo achemenide. - 5. [...] 'aiuto dei Medi e degli Sciti, da Nabopolassar nel 612 a. C. e nella conquista di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor nel 586 a. C., mentre la città capitale, Babilonia, si ornava delle splendide costruzioni rivestite di ceramica smaltata (porta di ...
Leggi Tutto
MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] Kokkinobaphos, del sec. 12° (Roma, BAV, Vat. gr. 1162, c. 82v), della Scala di Giacobbe e del Sogno di Nabucodonosor, che in alcuni casi non sono solo evocative della profezia ma, allo scopo di rendere maggiormente esplicita la rappresentazione ...
Leggi Tutto
Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Vicino Oriente ed Egitto
Mario Liverani
Marcella Frangipane
Paola Davoli
Stefano De Martino
Laura Battini-Villard
La storia degli studi sul vicino oriente
di [...] e semiaride) un nuovo sviluppo si ebbe con le grandi capitali imperiali, assire (Ninive raggiunse i 750 ha), babilonesi (Nabucodonosor II ampliò Babilonia da 470 a quasi 1000 ha) e persiane (ma Persepoli e Pasargade sono piuttosto centri cerimoniali ...
Leggi Tutto
Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] , di fronte al sonnecchiare delle altre programmazioni teatrali. Il 26 dicembre 1842 si ha il trionfale incontro con Nabucodonosor, dramma lirico di Temistocle Solera, musicato da Giuseppe Verdi, che raggiunge nel corso della stagione le ventitré ...
Leggi Tutto
allegoria
Jean Pépin
Per valutare correttamente il posto occupato dall'a. nell'opera sia di D. che di qualunque altro, bisogna intendersi anzitutto sul significato del termine.
La nozione di A. - Le [...] hanno penetrato la grotta infernale dando origine ai fiumi dell'Ade (If XIV 103-120). Il riferimento al sogno di Nabucodonosor spiegato da Daniele è innegabile (Dan. 2, 31-45), e suggerisce in questo caso di scorgervi l'annuncio del declino ...
Leggi Tutto
SIRIA
S. Mazzoni
La politica lungimirante di salvaguardia e promozione del patrimonio nazionale intrapresa negli anni recenti dalla Direzione Generale delle Antichità e dei Musei della Repubblica Araba [...] fu costruita una «Casa Rossa», dal colore delle sue pareti, con un archivio databile al terzo e quinto anno di Nabucodonosor. Questa scoperta permette ora di gettare una luce su questa fase, che vede una crisi economica e sociale della regione ...
Leggi Tutto
(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] costituisce la vera invenzione dello zodiaco: l'epoca di tale riduzione non deve scostarsi molto da quella del biblico Nabucodonosor (600 a. C.).
4. Misura dell'anno, fondata sull'osservazione del cammino del Sole tra le costellazioni (anno siderale ...
Leggi Tutto
L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] le numerose lacune. L'angelo, in piedi, è rappresentato nell'atto di proteggere Anania, Misaele e Azaria davanti al re Nabucodonosor, raffigurato seduto sul trono con in testa una corona. Dei tre Ebrei, vestiti tutti con abiti persiani, solo due sono ...
Leggi Tutto
Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] ; sulla spianata del Tempio (che non aveva più raggiunto lo splendore dell'edificio costruito da Salomone e distrutto da Nabucodonosor di Babilonia) era stato introdotto il culto di Zeus. Giuda e Gionata, inizialmente spinti dal padre Matatia (a sua ...
Leggi Tutto
veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani avea del tempo v. (Ariosto); normalmente...
babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...