Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'Impero neobabilonese: strutture politiche ed economiche
Michael Jursa
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
Le istituzioni politiche dell’Impero neobabilonese [...] La lista si conclude con un elenco di re di popoli e città-stato del Levante che, come vassalli, vivono alla corte di Nabucodonosor.
In questo testo, datato al settimo anno del re (598 a.C.), è significativa l’assenza dei governatori dei territori (o ...
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rame
Lucia Onder
In senso proprio, il termine compare in due luoghi dell'Inferno, nell'indicazione della materia da cui è formata la statua del veglio di Creta: La sua testa è di fin oro formata, / [...] , / poi è di rame infino a la forcata, If XIV 108 (per l'immagine si veda la descrizione della statua sognata da Nabucodonosor: Dan. 2, 31-33 " Huius statuae caput ex auro optimo erat, pectus autem et bracchia de argento, porro venter et femora ex ...
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Veglio di Creta
Giovanni Reggio
Tra le varie figurazioni allegoriche che caratterizzano la Commedia, quella del V. di Creta, nel c. XIV dell'Inferno, ha un suo particolare fascino poetico, alla cui [...] , mentre la statua biblica fino al ginocchio, e che il V. ha di terracotta solo il piede destro, mentre la statua di Nabucodonosor ha entrambi i piedi parte di ferro e parte di argilla.
Ma la fonte biblica non è la sola. La Bibbia aveva lasciato ...
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babilonési Con questo nome si indicano le popolazioni di stirpe semitica che, sostituitesi ai sumeri, si stanziarono nelle regioni mesopotamiche facenti capo a Babele e che, nel corso del tempo e sotto [...] a.C.), ma colui che gli diede più lustro fu Hammurabi; molti secoli dopo nuova grandezza fu conosciuta sotto Nabucodonosor II (Impero neobabilonese). La società babilonese era organizzata in tre classi (liberi di alto rango, liberi di basso rango ...
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(o Babilonia; babilonese Bāb-ilu o Bāb-ilāni) Città antica, la più importante dell’Asia Anteriore. Era situata sul canale Arakhtu dell’Eufrate, nella parte settentrionale della Babilonia. Se ne attribuisce [...] (1685-1649 a.C.); dopo un periodo di decadenza, sotto le dominazioni ittita e cassita, divenne di nuovo capitale di Nabucodonosor I (1137), ma sofferse durante le contese tra Babilonesi e Assiri, che la presero più volte. Sennacherib la distrusse nel ...
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MASFA (ebraico Miṣpāh, "[posto di] vedetta")
Giuseppe Ricciotti
Il testo della Bibbia Volgata traduce con Maspha il nome di parecchie località della Palestina e Transgiordania, anche se corrispondono [...] preparava dopo la sconfitta inflitta dai Filistei agli Ebrei; pure in essa prese residenza Godolia, lasciato da Nabucodonosor a governare i superstiti della distruzione della nazione nel 586, e che coadiuvato da Geremia provvedeva a riorganizzarli ...
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GIARDINO
G. Lugli
L. Guerrini
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
Vicino Oriente. - Gli antichi decantarono come una delle meraviglie del mondo i grandi g. di Babilonia, [...] ) ce ne conservarono ampie descrizioni. Gli scavi fatti nel palazzo di Sargon a Khorsābād e in quello presunto di Nabucodonosor non hanno fornito molti elementi per la ricostruzione di questi g. e soprattutto delle vòlte sottoposte.
Sembra che queste ...
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Re di Giuda nel 608 a.C., figlio e successore di Giosia (II Re 23, 31-34), è detto anche IoacazSellum (Geremia 22, 11). Prevalse nella successione al primogenito Eliacim, ma, sgradito al faraone Nekao [...] fu assediata e il Tempio saccheggiato. In seguito, non rinunciando alla linea antibabilonese, Ioachim si ribellò a Nabucodonosor, che attaccò Gerusalemme, conquistandola (597) pochi mesi dopo la morte di Ioachim.
A questi successe il figlio ...
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Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] 1-90), suscitando ammirazione nello stesso re, la cui statua non avevano voluto adorare (III, 91-97); la visione avuta da Nabucodonosor d'un albero abbattuto, interpretata da D. come riferentesi al fato del re (III, 98-IV, 34); la cena di Baldassarre ...
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OPIS (sumerico UḪ(ki); accadico Akshak, Upi; ῏Ωπις)
A. Bisi
Antica città mesopotamica. Il luogo della città è unanimemente riconosciuto nelle vicinanze di Seleucia, città fondata da Seleuco I Nicatore [...] di Seleucia sulla riva opposta del fiume deve averne accelerato l'ormai irrimediabile declino.
Oltre al canale reale, Nabucodonosor II fece costruire una fortificazione che congiungeva la città con Sippar e che dagli autori classici (Strabone) viene ...
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veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani avea del tempo v. (Ariosto); normalmente...
babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...