teoforo, nome In onomastica (anche assolutamente teoforo), nome di persona che contiene un nome divino. Lo scopo dell’uso è di assicurare la protezione della divinità all’individuo che già nel suo nome [...] «servitore [letteralmente cane] della dea Nanshe») a intere sentenze che esaltano la divinità (per es., babilonese Nabū-Kudurri-uṣur [Nabucodonosor] «il dio Nabū protegga il confine»). Nel monoteismo ebraico vari nomi o epiteti di Dio (Ēl, Yāh, Āb ...
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Vedi BABILONIA dell'anno: 1958 - 1994
BABILONIA (v. vol. I, p. 954)
A. Invernizzi
La Direzione delle Antichità dell'Iraq ha dato inizio nel 1978 a un grande progetto di valorizzazione di B., dove piccole [...] ancora un'altezza di oltre 4 m e sono ottimamente conservati, grazie al riempimento artificiale di sabbia pura che Nabucodonosor II effettuò prima di ricostruire il tempio in cotto. Pur rimanendo da determinare la data specifica della sua fondazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Babilonia, la citta celeste: il progetto ed il significato
Davide Nadali
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sin dall’antichità la città [...] potere e la magnificenza di Babilonia, del suo dio e del suo re. In un secondo tempo, in seguito ai lavori di Nabucodonosor II per il Palazzo Meridionale, la Porta di Ishtar viene modificata con l’ampliamento del sistema di accesso: vengono aggiunte ...
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MISERERE ("abbi compassione")
È la parola iniziale, nella volgata latina, del Salmo L (ebraico LI).
Nel titolo, sia del testo ebraico sia delle antiche versioni, il salmo è attribuito a David allorché [...] le mura di Gerusalemme, il che si riferisce certamente a un'epoca posteriore alla distruzione fattane nel 586 da Nabucodonosor, parecchi secoli dopo David. Perciò, mentre alcuni studiosi ritengono che i due ultimi versi siano stati aggiunti in detta ...
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GIARDINO (dal fr. jardin, pronunciato anticamente giardin, di origine franca; sp. jardín; ted. Garten; ingl. garden)
Giuseppe LUGLI
Ernst KUHNEL
Luigi PICCINATO
Giuseppe LEPRI
Giovanni Vacca
Oriente. [...] ) ce ne conservarono ampie descrizioni. Gli scavi fatti nel palazzo di Sargon a Khorsābād e in quello presunto di Nabucodonosor non hanno fornito molti elementi per la ricostruzione di questi giardini, e soprattutto delle vòlte sottoposte. Sembra che ...
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Re di Giuda, figlio di Giosia. Regnò dal 608 al 597 a. C. Fu posto sul trono dal faraone Necao, dopo la deposizione del fratello Ioacaz; e in questa circostanza il suo nome primitivo di Eliacim fu mutato [...] e il Tempio saccheggiato. I., tuttavia, non rinunciò alla politica antibabilonese, e dopo qualche anno si ribellò a Nabucodonosor. Questi attaccò allora Gerusalemme e la conquistò nel 597. I. era morto pochi mesi prima, probabilmente di morte ...
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Geremia
Angelo Penna
Secondo dei profeti maggiori; nelle edizioni della Bibbia la raccolta dei suoi oracoli (52 capitoli) segue immediatamente quella più ampia di Isaia (66 capitoli). G. visse fra il [...] . L'impero assiro, dopo un'agonia di alcuni anni, scomparve definitivamente nel 606 a.C.; il re babilonese più dinamico fu Nabucodonosor II (605/604-562 a.C.), che espugnò due volte Gerusalemme (nel 597 e nel 587); la seconda volta distrusse la ...
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Ioachim
Re di Giuda, figlio di Giosia. Regnò dal 608 al 597 a.C. Fu posto sul trono dal faraone Necao, dopo la deposizione del fratello Ioacaz; in questa circostanza il suo nome primitivo di Eliacim [...] e il Tempio saccheggiato. I., tuttavia, non rinunciò alla politica antibabilonese e dopo qualche anno si ribellò a Nabucodonosor. Questi attaccò allora Gerusalemme e la conquistò nel 597. I. era morto pochi mesi prima, probabilmente di morte ...
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KARKEMĪSH
. Antica città della Siria settentrionale (oggi Giarāblus), sulla riva destra dell'alto Eufrate. La sua fondazione risale al terzo millennio a. C., ma la sua particolare importanza nella storia [...] , che sopravvisse alla distruzione dell'impero hittita e solo nel 717 fu da Sargon II incorporato all'Assiria. Nel 605 Nabucodonosor batté a K. il faraone Necho e divenne così arbitro della Palestina. In epoca ellenistica, la località prese il nome ...
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Città dell'Egitto, rinvenuta dal Petrie nel 1886 a Tell ed-Daffānah o Defenneh. Secondo l'Itinerarium Antonini distava 16 miglia da Pelusio. La Bibbia la designa con il nome di Thaḥpanhes o Tḥehapenḥes, [...] a Psammetico I (663-609 a. C.). Qui (v. apriês) si rifugiarono alcuni profughi del regno di Giuda, quando Nabucodonosor II ebbe preso Gerusalemme (586). Ai tempi di Erodoto la fortezza, che controllava la via verso la Siria, era presidiata ...
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veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani avea del tempo v. (Ariosto); normalmente...
babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...