FABRE, François-Xavier
Giovanna Robustelli
Nacque a Montpellier il 1° apr. 1766 da Joseph e Catherine Flori (del padre esiste un ritratto presso il Musée Fabre di Montpellier). Verso il 1779, dopo aver [...] . Nel 1787, dopo due tentativi falliti negli anni precedenti, vinse il concorso al "Grand-Prix de peinture", con il quadro Nabucodonosor fa uccidere i figli Sedecia sotto gli occhi del padre (Parigi, Ecole des beaux-arts). Alla fine dello stesso anno ...
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CIRCIGNANI (Cincignani, Cercignani, Cirgnani), Nicolò, detto il Pomarancio
Michele Cordaro
Il soprannome gli deriva dal paese di Pomarance, vicino Volterra (Pisa), dove nacque. Incerta è la data della [...] 1562-63. Vi dipinse, con G. De Vecchi e con lo stesso Santi di Tito, due delle storie riguardanti Episodi della vita di Nabucodonosor. Ma il suo primo periodo romano fu breve se il C. è subito dopo documentato in Umbria, a Città della Pieve, dove è ...
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BADIALI, Giuseppe
Wanda Savini Nicci
Nacque a Bologna verso il 1797; poco si conosce della sua vita. La sua attività di pittore e scenografo si svolse principalmente a Bologna, ma la sua opera è documentata [...] e carnevale 1829-1830; I Capuleti e i Montecchi, autunno 1832, La sonnambula e I Puritani, primavera 1836, di Bellini; Nabucodonosor, Ernani, autunno 1847, Macbeth e Luisa Miller, autunno 1850, di Verdi); sempre a Bologna, per il teatrino Loup, Elisa ...
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DE VECCHI, Giovanni
Antonio Pinelli-Alessandra Uguccioni
Figlio di Francesco (von Henneberg, 1974, p. 102), nacque probabilmente a Borgo San Sepolcro (Sansepolcro in prov. d'Arezzo) intorno al 1537, [...] Tito e a N. Circignani detto il Pomarancio.
Qui il D. lavorò allo scomparto raffigurante I profeti predicono a Nabucodonosor i castighi divini, in cui è evidente una chiara conoscenza della maniera delle logge, della cultura romana sia perinesca sia ...
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POGGIO
Francesco Salvestrini
(Podo), santo. – Nacque all’epoca di Ugo d’Arles re d’Italia (926-947).
L’erudizione storica toscana del Cinquecento (Vincenzo Borghini, Silvano Razzi) e del Settecento [...] a pietà per il popolo eletto, e di come quel sovrano avesse liberato i figli di Israele fatti prigionieri da Nabucodonosor. Il dominus, toccato dalle parole del presule, che evidentemente già godeva di grande autorevolezza in città, volle dare prova ...
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SANTI di Tito
Nadia Bastogi
SANTI di Tito (Santi Titi, Santi di Tito Titi). – Nacque a Firenze il 5 dicembre 1536, nel popolo di San Michele Visdomini, da Maria d’Andrea di Benaccio e da Tito di Santi [...] : i quattro riquadri affrescati tra il 1562 e il 1563 nella sala grande del Belvedere vaticano con Storie di Nabucodonosor. Si evidenziano l’Omaggio al popolo, per la chiarezza compositiva che disciplina i residui salviateschi e bandinelliani, e l ...
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MANENTI (Manetti), Orazio
Emilia Capparelli
Non sono noti data e luogo di nascita di questo mosaicista restauratore, attivo a Roma tra il 1653 e il 1675; alcune fonti indicano un'origine sabina (Baldinucci; [...] le lunette est (due passi del Libro di Daniele: Daniele nella fossa dei leoni e Sidrac, Misac e Abdenago condannati da Nabucodonosor a bruciare nella fornace) e ovest (che unisce due episodi tratti dal Secondo libro dei Maccabei: un angelo reca fasci ...
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MARIANI, Angelo
Anna Tedesco
– Figlio di Natale e di Maria Grilli, nacque l’11 ott. 1821 a Ravenna, dove fu battezzato il giorno seguente.
Quasi nulla si sa della sua famiglia, se non che fosse piuttosto [...] giugno-luglio 1846) e Carcano (agosto 1846) di Milano, dove diresse con successo alcune opere di G. Verdi (I due Foscari, Nabucodonosor, I Lombardi alla prima crociata, Ernani e Giovanna d’Arco), oltre a lavori di A. Rolla e G. Devasini. La direzione ...
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CUSANO, Biagio
Rosario Contarino
Nacque a Vitulano nel Principato Ultra (odierna provincia di' Benevento) e visse nel sec. XVII; non si conoscono né la data esatta della sua nascita né la famiglia di [...] processi di identificazione con personaggi della favola o con oggetti quotidiani lo portano a paragonare l'amante alla statua di Nabucodònosor ("Quando il rapito sguardo e 'l pensier giro ") o a ritrovare la sua condizione nel destino di una quercia ...
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BADIALI, Cesare
Ada Zapperi
Nacque a Bologna nei primi anni del sec. XIX; ancora fanciullo si trasferì insieme con la famiglia a Imola, dove intraprese lo studio del contrabbasso e del liuto, e si esibì [...] scritturato in tutta fretta per risollevare le sorti dell'impresa che con Attila di Verdi aveva subìto un rovescio. Protagonista nel Nabucodonosor di Verdi, il B. riportò un enorme successo, che si mutò in vero delirio quando, in seguito ai fatti di ...
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veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani avea del tempo v. (Ariosto); normalmente...
babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...