FURLANETTO, Bonaventura, detto Musin
Raoul Meloncelli
Nacque a Venezia il 27 maggio 1738 da famiglia di umili condizioni. Trascorse la sua adolescenza nell'oratorio della parrocchia di S. Nicolò dei [...] 1803); Ionathas (1781, revisione 1798); Salomon rex Israel electus (1782, revisione 1806); Aurea statua a rege Nabucodonosor erecta vel Pueri Hebraei in fornace ardentis ignis (1783, revisione 1803); Prudens Abigal (1784, revisione 1807); Moyses ...
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CAZZANI, Giovanni
Lorenzo Bedeschi
Nacque il 4 marzo 1867 a Samperone (Pavia) in una solida e antica famiglia contadina, da Vincenzo e da Amalia Trovati, che avevano altri sette figli. Rimasto orfano [...] dell'omelia - credettero di scorgere chiari riferimenti a Mussolini nell'affermazione del C. che Dio "quando si serviva di Nabucodonosor per punire il popolo ebreo, ancora prediletto, non legittimava le crudeltà e - le empietà di quel potente re ...
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Marcellino, santo
Angelo Di Berardino
Le notizie antiche su M. sono talvolta confuse e danno luogo a discussioni e divergenze. Secondo il Catalogo Liberiano succede a Caio il 30 giugno del 296 (secondo [...] M. fu dipinta una scena di grandi dimensioni, la quale rappresenta i tre fanciulli ebrei che rifiutano di adorare il re Nabucodonosor, in segno di difesa del papa, accusato di turificatio (offerta dell'incenso). Il successore di M., papa Marcello, fu ...
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CARPANI, Giuseppe Enrico
Francesco Raco
Nato a Roma il 2 marzo (secondo il Mazzuchelli) o il 2 maggio (come scrive il Sommervogel) 1683, entrò nella Compagnia di Gesù il 5 luglio 1704. Dopo il consueto [...] i limiti della verosimiglianza. Sarebbe stato molto più logico che il C., esemplificano i Mémoires…, non avesse supposto Nabucodonosor nell'Evilmerodach realmente trasformato in bue, ma che il re si fosse creduto tale nel delirio, secondo l ...
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GAMUCCI, Baldassarre
Federico Colonia
Nacque a Firenze il 14 dic. 1822. Dopo una formazione letteraria e filosofica, iniziò gli studi di pianoforte con C. Fortini e di composizione con L. Picchianti. [...] in 4 atti Sigismonda da Salerno, mai rappresentata, nonché trascrizioni di brani d'opera e fantasie per pianoforte, fra cui: Nabucodonosor (Milano s.d.), Ballo in maschera, (ibid. s.d.), Trovatore (Firenze 1853) di G. Verdi; Scena ed aria da Paride ...
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CAPRETTO (Del Zochul, Haedus, Edus), Pietro
Massimo Miglio
Nacque a Pordenone nel 1427 dal "magister" Benvenuto.
Il cognome con cui il C. è più conosciuto bibliograficamente, quello appunto di Capretto, [...] etimologica del termine Augustus, e attraverso la teorizzazione del duomagna luminaria ed il ricorso all'esegesi del sogno di Nabucodonosor data da Daniele, il C. giunge alla conclusione che - sebbene della donazione non vi sia traccia nei libri ...
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veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani avea del tempo v. (Ariosto); normalmente...
babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...