Pechino (cin. Beijing) Città capitale della Cina (19.617.963 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata nella sezione nord-orientale del paese, un centinaio di km a NO di Tianjin, [...] il nome di Dadu («città grande»). All’inzio (1368-1417) della dinastia Ming, la residenza degli imperatori cinesi fu a Nanchino; ma dal 1417 P. tornò capitale, con il nome di Beijing («capitale del nord») che conserva tuttora.
La città, conosciuta ...
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Zhenjiang Città della Cina (719.681 ab. ca. nel 2003), nella parte meridionale del Jiangsu, sul Chang Jiang e sul Gran Canale. Posta 70 km a E di Nanchino, consiste di una parte antica, chiusa fra mura [...] e, fuori di queste, di quartieri commerciali presso il fiume. È mercato agricolo (riso, seta, tabacco e grano) con attività industriale nei settori tessile (setifici) e alimentare.
Z., ricordata nel Milione ...
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Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia [...] del commercio con la Cina.
La prima guerra anglo-cinese, detta dell’oppio (1839-42), si concluse con il trattato di Nanchino, per il quale l’Inghilterra ebbe Hong Kong e diversi porti furono aperti al commercio. Il trattato di Tianjin, che nel 1861 ...
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Scrittore e poeta indiano di lingua inglese (n. Calcutta 1952). Dopo gli studi di economia e scrittura creativa all'univ. di Stanford in California ha trascorso un lungo periodo all'univ. di Nanchino. [...] Ha esordito come poeta con alcune raccolte di liriche (Mapping, 1981; The humble administrator's garden, 1985) e il romanzo in versi The golden gate (1986; trad. it. 2008), accolti con favore dalla critica. ...
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Uomo politico cinese (Fanyu, Guangdong, 1881 - Tokyo 1944). Tra i principali membri del Guomindang e stretto collaboratore di Sun Zhongshan, alla morte di quest'ultimo (1925) divenne presidente del governo [...] , da dove invocò la cessazione della resistenza armata e un accordo di pace. Nel marzo 1940 i Giapponesi lo posero a capo di un governo fantoccio sui territorî da essi occupati, avente sede a Nanchino. Ammalatosi, fu portato in Giappone, dove morì. ...
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Uomo politico giapponese (prefett. di Oita 1887 - Yugawara 1957). Viceministro degli Esteri (1933), ambasciatore a Mosca (1936-38) e a Londra (1938-39), rappresentante in Francia (1942) e poi presso il [...] governo di Nanchino, fu quindi (1943) ministro degli Esteri nel gabinetto Tōjō e come tale firmò (1945) l'atto di resa del Giappone agli Alleati. Condannato a sette anni di carcere come criminale di guerra, nel 1952 fu riabilitato e tornò alla vita ...
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Qi
Nome di due dinastie cinesi, dette dei Qi meridionali e dei Qi settentrionali. La dinastia dei Qi meridionali (479-502 d.C.) fu fondata da Xiao Daocheng ed ebbe come capitale Jiankang, la moderna [...] Nanchino; la dinastia dei Qi settentrionali (550-577 d.C.) ebbe come capitale la città di Ye, nello Henan. ...
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Feldmaresciallo britannico (Woodstone, Lim-
erick, 1779 - St. Helen's, Dublino, 1869). Combatté nelle colonie e in Portogallo (1809-12); maggior generale (1830), nel 1841 conquistò in Cina i forti di Canton [...] e firmò la pace di Nanchino del 1842. Fu poi comandante generale in India, ove, dal 1843 al 1849, soffocò le rivolte dei Maratti e dei Sikh; fu nominato maresciallo nel 1862. ...
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Taiping, rivolta dei Ribellione che devastò la Cina negli anni 1849-64. Il capo della rivolta, Hong Xiuquan, nel 1851 si proclamò Tianwang («Re celeste»), fondando la dinastia Taiping («Grande pace») e [...] ponendo la sua capitale a Nanchino. Il movimento, a sfondo sociale e nazionalistico, fu domato dopo sanguinose lotte dall’esercito imperiale con la collaborazione di militari occidentali, fra i quali l’inglese C.G. Gordon. ...
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Città (2.345.969 ab., stima 2003) della Cina, capol. dello Shandong. Fondata nel 6° sec., sviluppatasi particolarmente sotto la dinastia dei Ming, è oggi fiorente centro commerciale, favorito nella sua [...] funzione dalle buone comunicazioni terrestri (ferrovia Pechino-Nanchino, strada per Qingdao) e fluviali (canale navigabile che sbocca nel Golfo del Bohai). È inoltre sede di numerose industrie (siderurgiche, chimiche, lavorazione del cotone, dei ...
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nanchino
s. m. (o nanchina s. f.) [dal nome della città cinese di Nanchino (donde veniva importato)]. – Tipo di tessuto di cotone di colore chiaro venuto di gran moda, per i pantaloni estivi, nel sec. 18°.