Missionario belga (Gand 1877 - Nanchino 1940). In Cina dal 1901, spese tutta la vita in terra di missione propugnando la necessità di entrare nell'anima popolare senza deformarla con l'europeizzazione. [...] Per questo, presa la nazionalità cinese (era noto con il nome di Lei Ming Yuan), promosse conferenze, giornali (l'Ichepao, dal 1915, seguito da altre pubblicazioni periodiche), istituti monastici locali ...
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Missionario (Douai 1577 - Nanchino 1628), gesuita (1594). Inviato in Cina (1606), nel 1612 dovette tornare in Europa per raccogliere sussidî per le missioni e soprattutto per risolvere a Roma i problemi [...] concernenti l'evangelizzazione di quel paese, ottenendo da Paolo V (1615) privilegi e autonomie per la cristianità cinese (tra cui la possibilità di celebrare la liturgia in cinese, che però non fu utilizzata). ...
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Scrittore cinese (Nanchino 1906 - Pechino 1985). Narratore, ha pubblicato i suoi primi racconti a partire dal 1928; vi descrive con forza satirica tipi e aspetti della vecchia Cina in decadenza, ottenendo [...] i risultati più brillanti nei racconti brevi. I romanzi (Guitu riji "Diario dall'inferno", 1931; Yi nian "Un anno", 1933; Zai chengshi li "Nella città", 1937) trovano i loro momenti migliori nella descrizione ...
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Scrittore cinese (Quanjiao, Anhui, 1701 - Nanchino 1754); autore del romanzo Rulin waishi ("Storia non ufficiale del mondo dei letterati", 1a ed. conosciuta 1803), in cui con brillante piglio narrativo [...] e lucida vena satirica sono illustrate le amare esperienze, in parte autobiografiche, dei letterati-funzionarî durante la dinastia mancese Qing ...
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Scrittore cinese (Qiantang, od. Hangzhou, 1716 - Nanchino 1798). Letterato e critico, raccolse una scelta di brevi, insolite narrazioni in Zi buyu ("Il Maestro [Confucio] non ne parla"; trad. it. parziale [...] Quel che il Maestro non disse, 1996) e le sue riflessioni sulla poesia nel Suiyuan shihua ("Conversazioni poetiche del giardino di Sui") ...
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Hong Xiuquan
Rivoluzionario cinese (Hua Xian, Guangdong, 1813-Nanchino 1864). Contadino, frequentò la missione battista di Canton e interpretò la Bibbia come messaggio di redenzione sociale. Si mise [...] Nel 1851 si proclamò Tianwang («re celeste»), fondando la dinastia Taiping («grande pace») e ponendo la sua capitale a Nanchino, dove resistette oltre dieci anni. Il movimento, a sfondo sociale e nazionalistico, fu domato, dopo sanguinose lotte, dall ...
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Pittore cinese (n. Wuxing, Zhejiang, 1308 - m. forse Nanchino 1385). Coprì alte cariche statali ma, coinvolto in una congiura, morì in prigione. I suoi paesaggi, alla maniera dei grandi maestri di epoca [...] Yuan (Wu Zhen, Huang Gongwang e Ni Zan), ma con una personale tessitura di tratti brevi e sottili detta "a fili di canapa", sono stati modelli per secoli della cosiddetta pittura colta ...
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Zeng Guofan
Politico e generale cinese (Shuangfeng, Hunan, 1811-Nanchino 1872). Contribuì insieme a Zuo Zongtang (1812-85) e a Li Hongzhang (1823-1901) a restaurare la stabilità della dinastia Qing (1616-1912): [...] . Fu nominato viceré del Liangjiang e commissario di guerra imperiale (1860), marchese Yiyang di prima classe (1864) dopo aver riconquistato Nanchino, e viceré del Zhili (1865). Dopo l’insuccesso contro i Nian (1853-68) e il massacro di Tianjin (1870 ...
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Pittore cinese (sec. 5º-6º), attivo a Jianye (od. Nanchino); noto soprattutto per l'opera storico-critica Guhua pinlu ("Catalogo dell'antica pittura"), che contiene la prima formulazione teorica dei principî [...] informatori della pittura cinese, i celebri liu fa ("sei regole, sei modi"), ai quali la critica d'arte cinese ha fatto riferimento fino al sec. 20º ...
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nanchino
s. m. (o nanchina s. f.) [dal nome della città cinese di Nanchino (donde veniva importato)]. – Tipo di tessuto di cotone di colore chiaro venuto di gran moda, per i pantaloni estivi, nel sec. 18°.