Prelato (Torino 1668 - Macao 1710); di antica e nobile famiglia savoiarda, fu patriarca di Antiochia (1701), poi legato a latere in Cina (1702) per dirimere i dissensi sorti tra i missionarî circa i riti [...] la predicazione e il culto cristiano. In quest'ultimo senso egli si adoperò attivamente a Canton (1705), quindi a Pechino e a Nanchino, finché per il suo zelo fu espulso dall'imperatore della Cina e messo in carcere a Macao (1707). La sua condotta fu ...
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Agente rivoluzionario russo (n. Janoviči, Vitebsk, 1884 - m. 1951) il cui vero cognome era Gruzenberg; nel 1923, quando Sun Yatsen chiese aiuti al governo sovietico, fu mandato in Cina dove fu il vero [...] tese, sino a giungere a una rottura con la creazione dei due governi rivali, comunista a Hankou, nazionalista a Nanchino. La reazione cinese alle interferenze straniere e soprattutto le divergenze esistenti a Mosca circa la politica da seguire in ...
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Militare cinese, figlio di Zhang Zuolin e noto come "il giovane maresciallo" (Haicheng, Liaoning, 1898 - Honolulu 2001). Nel luglio 1928, dopo la morte del padre, assunse il controllo della Manciuria settentrionale. [...] Jieshi, per indurlo a costituire un fronte unitario con i comunisti contro il Giappone. Pur avendolo rilasciato pochi giorni dopo, Z. X. fu arrestato e condotto prima a Nanchino, quindi (dal 1949 al 1991) a Taiwan. Successivamente visse alle Hawaii. ...
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Feng Yuxiang
Politico e militare cinese, noto come il «generale cristiano» (Chao hsien, Anhui, 1880-Mar Nero 1948). Governatore militare dello Henan (1922), si ritirò dalla vita politica e andò in Russia [...] (1932). Tentò di opporsi all’avanzata nipponica (1933) e fu eletto vicepresidente del Consiglio militare nazionale di Nanchino (1936). Capo delle forze del Guomindang nella Seconda guerra mondiale, fu inviato negli USA quale capo della Commissione ...
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Chen Gongbo
Politico cinese (Nanhai, Guandong, 1892-Suzhou, Jiangsu, 1946). Fu uno dei fondatori del PCC (1921), ma lasciò il partito l’anno successivo. Visse negli Stati Uniti e, tornato in Cina nel [...] occidentale in Asia e il comunismo), diventando capo dello yuan (ramo del governo) legislativo del governo da questi presieduto a Nanchino (1940), succedendogli alla sua morte (1943). Dopo la fine della guerra fu condannato a morte e giustiziato. ...
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Shidehara, Kijuro
Politico giapponese (Kadoma, Osaka, 1872-Tokyo 1951). Entrò nel 1896 al ministero degli Esteri, distinguendosi per la straordinaria conoscenza dell’inglese e ricoprì vari incarichi [...] attentato (marzo 1931); i suoi tentativi di collaborazione con Jiang Jieshi (a capo del governo cinese con sede a Nanchino) fallirono a causa dell’intervento «autonomo» dell’armata giapponese del Kwantung di stanza in Manciuria, che nel 1931 occupò ...
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GABIANI, Giandomenico (Bi Jia e Bi Duomin)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Nizza il 23 apr. 1623. Secondo E. Lamalle (in Dehergne) la sua famiglia era forse imparentata con Giampaolo Lascaris gran maestro [...] per sottoporli a giudizio. All'inizio della persecuzione il G. si trovava lontano dalle sue due residenze, essendosi dovuto recare a Nanchino, e quando finalmente poté rientrare a Yang-zhou e a Zhenjiang trovò che le chiese e le due case erano state ...
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Zhang Zuolin
Generale cinese (Haicheng, Liaoning, 1875-Shenyang, Liaoning, 1928). Fece parte di un gruppo di banditi, detti Hungutse («baffi rossi»), che si allearono al Giappone contro la Russia nella [...] Sud. Mentre rientrava in Manciuria cadde vittima di un attentato dinamitardo, attribuito ai comandi dell’armata giapponese del Guandong, che miravano a impedirgli di interrompere la politica filogiapponese e di sottomettersi al governo di Nanchino. ...
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GRIMALDI, Filippo (Claudio Filippo; in Cina: Min Mingwo Dexian)
Federico Masini
Nacque a Cuneo il 27 sett. 1638. Entrò come novizio nella Compagnia di Gesù a Chieri il 13 genn. 1658, quindi studiò a [...] il G. a capo della diocesi di Pechino con una discutibile procedura con la quale si nominava il Della Chiesa vescovo di Nanchino. L'operazione non fu confermata dalla S. Sede e il Della Chiesa tornò a Pechino. Nella capitale il G., forte del sostegno ...
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Ricci, Matteo
Missionario, fondatore delle missioni cattoliche in Cina e sinologo (Macerata 1552-Pechino 1610). Mandato a Roma nel 1571 entrò nel noviziato dei gesuiti a S. Andrea al Quirinale e l’anno [...] a Zhaoqing, dopo sei anni ne aprì una seconda a Chaozhou (1589), indi una terza e una quarta a Nanchang (1595) e Nanchino (1599), finché nel 1601 riuscì a stabilirsi a Pechino, prima in una casa provvisoria e poi in una che acquistò per la missione ...
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nanchino
s. m. (o nanchina s. f.) [dal nome della città cinese di Nanchino (donde veniva importato)]. – Tipo di tessuto di cotone di colore chiaro venuto di gran moda, per i pantaloni estivi, nel sec. 18°.