disunarsi
Napoleone Eugenio Adamo
Verbo coniato da D., che lo usa una sola volta, in Pd XIII 56 quella viva luce... sì mea / dal suo lucente, che non si disuna / da lui né da l'amor ch'a lor s'intrea, [...] per indicare l'unità inscindibile della Trinità: il Figlio emana (mea) dal Padre (dal suo lucente) in modo tale che non si separa da lui (non cessa di essere uno con lui, non si disuna), né dallo Spirito ...
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ingesto
Napoleone Eugenio Adamo
Il participio latineggiante, nel senso di " introdotto ", " immesso ", ricorre solamente in Pd II 81, dove Beatrice spiega a D. la causa delle macchie lunari: Se 'l primo [...] fosse [cioè, " se il corpo della luna... fosse raro per tutta la sua grossezza o spessore ", Scartazzini-Vandelli], fora manifesto / ne l'eclissi del sol, per trasparere / lo lume come in altro raro ingesto, ...
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cerebro
Napoleone Eugenio Adamo
. Latinismo, " cervello ", usato da D. esclusivamente in senso proprio. Si ha in Cv III IX 9 Di questa pupilla lo spirito visivo, che si continua da essa, a la parte [...] del cerebro dinanzi, dov'è la sensibile virtude sì come in principio fontale, subitamente santa tempo la ripresenta, e così vedemo: spiega qui D. l'origine della percezione visiva delle cose, cioè come ...
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infondere
Napoleone Eugenio Adamo
Nel senso, comune anche oggi, di " instillare ", " suscitare ", detto del sole che co li bei raggi infonde / vita e vertù qua giuso, Rime LXXXIII 99.
Lo stesso valore [...] in Pd VIII 86 l'alta letizia / che 'l tuo parlar m'infonde, " m'ispira ", e in sei luoghi del Convivio, nei quali il soggetto è sempre Dio che ‛ infonde ' virtù o particolari doni propri della sua natura ...
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cautela
Napoleone Eugenio Adamo
Ricorre tre volte, soltanto nel Convivio, e tutte e tre nel significato comune di " prudenza ", " accortezza ", " precauzione ": l'una [delle tre ragioni per le quali [...] D. ha scritto il Convivio in vulgare e non latino] si muove da cautela di disconvenevole ordinazione (I V 2): " Dante enuncia genericamente la prima ragione da cui si dichiara indotto a far uso dell'italiano ...
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infermità (infermitade; infertade)
Napoleone Eugenio Adamo
Nel senso generico di " malattia " fisica (che talvolta può riflettersi anche nella mente, provocandone l'infertade: Cv IV XV 17), in Vn XXIII [...] 1 in alcuna parte de la mia persona mi giunse una dolorosa infermitade, onde io... soffersi... amarissima pena (cfr. Anche i §§ 11 e 16); Cv III IX 13 (due volte), IV XXIII 8. Altrove si parla di infertade ...
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durazione
Napoleone Eugenio Adamo
Nel senso di " durata ", " prolungamento nel tempo ", è usato in Cv III I 7 La seconda ragione fu lo desiderio de la durazione di questa amistade, per esprimere il [...] concetto che nell'esigenza di durata dell'amicizia, ossia, etimologicamente, dell'amore per la Donna gentile (cioè la filosofia) egli pone una delle ragioni di voler parlare di questa donna ed esaltarne ...
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cero
Napoleone Eugenio Adamo
. L'unica presenza del vocabolo, in Pd X 115, ha senso traslato. E riferito a Dionigi l'Areopagita, chiamato cero, cioè luminare della Chiesa, convertito da s. Paolo al [...] cristianesimo, poi primo vescovo di Atene e martire (cfr. Act. Ap. 17, 34), che s. Tommaso indica a D. come sesto della prima corona di dodici beati incontrati nel cielo del Sole fra gli spiriti sapienti: ...
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cernere
Napoleone Eugenio Adamo
. Latinismo (" vedere ") che D. usa soltanto nella Commedia. In senso proprio si trova in If VIII 71 già le sue meschite / là entro certo ne la valle cerno. In Pd XXI [...] 76 c. ha il significato di " vedere " nel senso di " intendere ": ma questo è quel ch'a cerner mi par forte, " mi pare difficile a intendere "; in XXVI 35 quello di " discernere ", " riconoscere ": ciascun ...
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caosso
Napoleone Eugenio Adamo
. Parola usata soltanto in If XII 43 da tutte parti l'alta valle feda [" la profonda orribile valle dell'Inferno "] / tremò sì, ch'i' pensai che l'universo / sentisse [...] amor, per lo qual è chi creda / più volte il mondo in caòsso converso, " convertito, mutato in caos ". Il termine è caòs nelle edizioni precedenti quella del Petrocchi; per il fenomeno cfr. B. Migliorini, ...
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napoleone
napoleóne s. m. – Moneta francese d’oro da 20 franchi o lire e d’argento da 5 franchi o lire, che ha al dritto la testa di Napoleone I (da cui riceve il nome); la moneta d’oro, detta in Italia anche marengo, coniata per la prima...
napoleonico
napoleònico agg. (pl. m. -ci). – Dell’imperatore Napoleone I: vittorie, campagne n.; codice n.; impero n.; strategia n., degna di Napoleone, simile alla sua; spesso scherz., posa, attitudine n., peculiari di Napoleone o di suoi...