ANDERLONI, Pietro
Alfredo Petrucci
Fratello di Faustino ed ultimo dei sette figli di Giov. Battista. Nacque il 12 ott. 1785 nella patema dimora di campagna di S. Eufemia presso Brescia. Anche lui, come [...] a lui l'incisione richiestagli dal viceré d'Italia, Eugenio de Beauhamais, di un disegno di A. R. Calliano, rappresentante Napoleone che visita il campo dopo la battaglia di Eylau. Questa stampa, uscita nel 1810, meritò la medaglia d'oro al giovane ...
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Incisori al bulino. Faustino, nato a S. Eufemia presso Brescia nel 1766 e morto a Pavia il 9 gennaio 1847, si può considerare uno dei migliori interpreti della classica incisione a bulino nel sec. XIX, un esecutore accuratissimo che seppe ottenere a sottili tratteggi morbidezze di modellatura e sfumature ... ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] del 1683 le tele originali erano state sostituite da copie. Nel primo Ottocento esse appartenevano al cardinale J. Fesch, zio di Napoleone, e dopo la sua morte furono vendute negli anni 1843 e 1845: l'Ultima Cena e la Moltiplicazione dei pani si ...
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BARABINO, Carlo Francesco
Arnaldo Venditti
Nacque a Genova l'11 febbr. 1768. Architetto, appartiene al gruppo di maestri operanti nella prima metà del sec. XIX entro l'ambito della cultura neoclassica.
Dal [...] fu nominato direttore della Accademia Ligustica. Nel 1805collaborò con A. Tagliafichi agli addobbi preparatori per la visita di Napoleone nella città; nel 1806fu chiamato a Milano per giudicare, insieme con altri, il progetto per il Foro Bonaparte ...
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DEL PACE (Paci), Ranieri (Rinieri)
Silvia Meloni Trkulia
Nato a Pisa il 7 maggio 1681 da Tommaso, ricevette la sua prima educazione artistica in famiglia dal cognato Giacomo Perri, forse francese (Perrey?); [...] Novella a Firenze (oggi nel refettorio-museo), raffiguranti S. Domenico che brucia i libri degli albigesi e la Resurrezione di Napoleone Orsini, entrambe del 1716 (per la prima vi è un bozzetto nella collezione Bartolomasi Lodi Fé di Bologna), vi ...
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ACQUISTI, Luigi
Luciana Ferrara
Scultore, nacque a Forlì nel 1745 o 1747. Comunemente noto con il prenome di Luigi, dovette in realtà chiamarsi Luigi Antonio, se egli stesso così firmava l'A talanta [...] anche parzialmente eseguite tra il 1807, anno di fondazione dell'Arco, e il 1814, anno in cui, per la caduta di Napoleone, l'opera fu interrotta, esse vennero rilavorate dallo stesso A. dopo il 1822, quando la costruzione del monumento venne ripresa ...
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FERRARI, Bartolomeo
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Luigi, scultore, il F. nacque a Marostica (Vicenza) il 18 luglio 1780. Secondo lo Zanotto (1844), il padre lo mise dapprima a bottega presso un [...] dell'Odissea, il Congedo di Ulisse da Calipso e Ulisse naufrago si presenta a Nausicaa.
In occasione dell'ingresso di Napoleone a Venezia, nel 1807, l'architetto veneziano G. Selva fu incaricato della realizzazione di un arco di trionfo sul Canal ...
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BIANCHINI, Fedele
Amedeo Ricci
Figlio di Saverio, agrimensore comunale, e di Petronilla Bottoni, nacque a Macerata il 27 ott. 1791; per la sua particolare attitudine alle belle arti fu mandato a Roma [...] (attualmente nell'atrio dell'ingresso della Biblioteca Civica). Nel Museo del Risorgimento in Macerata è una perfetta copia della Testa di Napoleone del Canova.
Per la città di Ancona il B. scolpì tre colossali busti marmorei dei papi Pio VII e Leone ...
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COUNIS, Salomon-Guillaume
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Ginevra il 22 luglio 1785, figlio dell'incisore e orafo Jean-Michel e di Jacqueline-Elisabeth Favre. La famiglia, originaria di Kölleda in Sassonia [...] ), p. 91; A. Siret, Dict. histor. des peintres de toutes les écoles, Paris 1866, p. 221; P. Marmottan, Les arts en Toscane sous Napoléon. La princesse Elisa, Paris 1901, pp. 177, 188 e n. I (p. 294 per Elisa); E. Naef, S.-G. C. (1785-1859), Lausanne ...
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BARONI, Giovanni
Gino Barioli
Nacque a Rossano Veneto, da Costantino e Giulia Compostella, ed entrò a far parte del comprensorio ceramico delle Nove (1802) in un momento di particolari difficoltà, cioè [...] dal B., è in larga misura influenzato dall'allargarsi, ad opera della sconvolgente (per i conservatori veneti) azione napoleonica, dell'orizzonte culturale europeo .
Nel periodo Baroni (1802-1825), perciò, alle Nove si tiene d'occhio la raffinata ...
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DE FABRIS, Giuseppe
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Figlio di Gioacchino, bassanese, e di Domenica Moretti, trevigiana, nacque alle Nove (Vicenza) il 19 ag. 1790. Il padre, che era allora direttore della [...] dal governatore di Milano.
La prima commissione vera e propria venne dalla Fabbrica dei duomo: la statua in marmo dì S. Napoleone (1811) da porre sulla seconda guglia nel fianco destro del tempio. Subito dopo l'artista esegui i busti in cera della ...
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napoleone
napoleóne s. m. – Moneta francese d’oro da 20 franchi o lire e d’argento da 5 franchi o lire, che ha al dritto la testa di Napoleone I (da cui riceve il nome); la moneta d’oro, detta in Italia anche marengo, coniata per la prima...
napoleonico
napoleònico agg. (pl. m. -ci). – Dell’imperatore Napoleone I: vittorie, campagne n.; codice n.; impero n.; strategia n., degna di Napoleone, simile alla sua; spesso scherz., posa, attitudine n., peculiari di Napoleone o di suoi...