JEAN de Valois, Duca di Berry
M. Di Fronzo
Terzogenito del re di Francia Giovanni II il Buono (v.) e di Bona di Lussemburgo e Boemia, nacque nella residenza reale di Vincennes il 30 novembre 1340 e [...] a piena pagina, delle quali se ne conservano oggi soltanto venticinque, dovute per la maggior parte al celebre Maestro del Paramento di Narbona (Meiss, 1967, II, figg. 6-28; Les fastes du Gothique, 1981, pp. 339-341; Sterling, 1987, pp. 228-244). La ...
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Vedi BORDEAUX dell'anno: 1959 - 1994
BORDEAUX (Burdigala, Βουρδίγαλα)
R. Etienne
La città moderna occupa il sito dell'antica capitale dei Bituriges Vivisci, nella Gallia Aquitania. È detta civitas libera [...] l'ipotesi che fosse un porto del commercio dello stagno celtico. Nel I sec. d. C. i prodotti italici da Narbona risalgono fino alle banchine lignee su palizzate di Burdigala. Scavi nella zona dell'antico porto (piazza del Parlamento) hanno messo in ...
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PIETRO di Oderisio
A.M. D'Achille
Scultore romano appartenente alla famiglia di tradizione 'cosmatesca' degli Oderisi (Claussen, 1987), attivo alla fine del 13° secolo.
La messa a fuoco di questo artista [...] Salmini, identifica invece nel Petrus della scritta il presunto committente dell'opera, Pietro di Montbrun, arcivescovo di Narbona.Il monumento di Clemente IV costituisce un punto di snodo fondamentale nello sviluppo della tipologia sepolcrale in ...
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Vedi TOLOSA dell'anno: 1966 - 1997
TOLOSA (Tolosa, Τολῶσσα, Τολόσσα)
M. Labrousse
F. Braemer
1. Topografia antica. - T. appare nella storia al tempo della conquista della Gallia transalpina, come un [...] delle strade attuali, il cardo maximus andava dritto da N a S, dalla porta da cui usciva la via per Narbona, a quella della via di Cahors. Perpendicolarmente, il decumanus maximus doveva unire il guado principale, posto nelle vicinanze della chiesa ...
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VASCULARIUS
I. Calabi Limentani
V. era chiamato in Roma l'artigiano dei vasa e vascula, scyphi, cioè vasi, coppe e tazze soprattutto d'argento, ma anche d'oro o con ornamenti d'oro, che facevano parte [...] , p. 179), nella Campania (C.I.L., ix, 1720; Eph. Epigr., viii, 487, p. 126), in Sardegna (C.I.L., x, 7611), a Narbona (G.I.L., xii, 4519); un negotiator argentarius vascularius è ricordato a Lione (C.I.L., xiii, 1948). Talora firmavano le loro opere ...
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ARGENTARIUS
I. Calabi Limentani
Il primo significato della parola argentarius fu a Roma quello di banchiere, di cambiavalute; quello di argentiere, produttore o venditore di vasellame, di oggetti della [...] Canosa (C. I. L., ix, 348).
Nelle province: un ingenuus ed un liberto a Lione (C. I. L., xiii, 1948, 2024), un ingenuus (?) a Narbona (C. I. L., xii, 4474), un ingenuus (?) in Spagna (C. I. L., (ii, 3749), un liberto in Mesia, il cui figlio fu optio ...
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MAESTRO di CABESTANY
E. Antetomaso
Personalità di scultore a cui è stata attribuita una serie di opere, della seconda metà del sec. 12°, tra Linguadoca, Rossiglione, Catalogna, Navarra e Italia. La [...] Master, BurlM 121, 1979, pp. 108-111; J. Camps i Sòria, I. Lorés i Otzet, Dos capitells del Museu arqueològic de Narbona del cercle del Mestre de Cabestany, Lambard. Estudis d'art medieval 4, 1990, pp. 125-137; M. Durliat, Deux chapiteaux de l ...
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PURGATORIO
A. Bratu
Il concetto di p. quale 'luogo intermedio dell'aldilà' costituisce il punto di arrivo di un lungo processo di sviluppo delle idee, delle credenze e delle pratiche relative alla sorte [...] sec. 14°, ed è composto da quattro luoghi, nei quali i demoni tormentano le anime, nei bassorilievi della cattedrale di Narbona.D'altra parte, l''immagine pubblica' del p. - affresco o pala che fosse - gravitava intorno al principio della mediazione ...
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PISSIDE
V.H. Elbern
La denominazione della p. (gr. πυξίϚ; lat. pyxis 'vasetto o scatola di bosso', dal gr. πύξοϚ 'bosso') ha avuto in Occidente molteplici alternative, a seconda della varietà delle [...] . A questo tipo di oggetti si riallacciano le capsellae altomedievali.Già in epoca precoce, sinodi vescovili come quello di Narbona (589) determinarono l'uso delle p. nel servizio divino. Di particolare interesse è poi la decretale De cura pastorali ...
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Vedi CATACOMBE dell'anno: 1959 - 1994
CATACOMBE
E. Coche de La Ferté
Red.
Red.
1. L'espressione ad catacumbas, in catacumbas indicava una zona tra la seconda e la terza colonna miliare sulla via Appia, [...] cc. 23204-2293, s. v. Marseille; F. Benoit, Cimitières paléochrétiens de Provence, in Cahiers Arch., II, 1947, pp. 7-15).
Narbona: (E. Lefèvre Pontalis, in Congrès archéol. de France, LXXIIIe Section, Parigi-Caen 1907, pp. 345-367; L. Sigal, in Bull ...
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narbonese
narbonése (o narbonènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. Narbonensis]. – Di Narbóna, città della Francia merid. (fr. Narbonne); nativo o abitante di Narbona. Come s. m., il Narbonese (fr. Narbonnais), regione della Francia mediterranea,...