TONO MUSCOLARE
Vittorio Challiol
. Un muscolo allo stato di riposo si trova in una particolare condizione di tensione che non assomiglia né alla flaccidità del muscolo staccato dalle proprie connessioni [...] nervose o di un soggetto sotto narcosi, né alla più evidente tensione di un muscolo in attività. Questa particolare condizione muscolare è 'arto inferiore, non cessa durante il sonno e la narcosi, è poco influenzato da fattori psichici e da speciali ...
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Ostetrico e ginecologo (Heidelberg 1809 - Berlino 1875); professore di ostetricia e ginecologia e vicedirettore della clinica ostetrica di Jena, diresse poi la cattedra di ostetricia di Berlino, ove, nell'ospedale [...] della Charité, fondò la sezione ostetrico-ginecologica. Introdusse nel parto la narcosi cloroformica, costruì diversi strumenti per ostetricia. ...
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defibrillatore
Apparecchio elettrico munito di due elettrodi, che viene utilizzato in medicina quando compaiono gravi alterazioni del ritmo cardiaco in condizioni di emergenza. I due elettrodi, coperti [...] con uno spesso strato di pasta conduttrice, vengono collocati, con il paziente in narcosi, tra il II e il III spazio intercostale, rispettivamente sulla linea parasternale destra e sulla ascellare sinistra. D. automatico impiantabile (ICD, ...
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Farmacologo e fisiologo scozzese (Speymouth, Morayshire, 1866 - Edimburgo 1926); professore ad Ann Arbor, Michigan (1893), a Londra (1905) e a Edimburgo (1918); autore della teoria della secrezione urinaria [...] . Fece anche importanti ricerche sull'azione della digitale, sulla fisiopatologia del cuore, del circolo, del respiro, del sonno, della narcosi. Tra le sue opere: The secretion of urine (1917); The action and uses in medicine of digitalis and its ...
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È un disturbo della motilità statica, consistente nella contrazione tonica, involontaria e generalmente persistente, d'uno o più muscoli della vita animale. Queste caratteristiche la distinguono dalle [...] inelastici, paretici e offrono una resistenza elastica ai movimenti passivi. La contrattura diminuisce durante il sonno, scompare nella narcosi profonda o con l'applicazione per 15-20 minuti della fascia di Esmarch; si esagera, invece, percuotendo i ...
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Sonno
GGiuseppe Moruzzi
di Giuseppe Moruzzi
Sonno
sommario: 1. Introduzione storica. 2. Fenomenologia del sonno: a) il ciclo sonno-veglia; b) sonno sincronizzato e sonno desincronizzato. 3. Effetti [...] la Société de Biologie", 1935, CXVIII, pp. 1235-1241.
Bremer, F., L'activité cérébrale au cours du sommeil et de la narcose. Contribution à l'étude du mécanisme du sommeil, in ‟Bulletin de l'Académie Royale de Médecine de Belgique", 1937, IV, pp. 68 ...
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Chirurgo (n. Lucca fine sec. 12º - m. Bologna dopo il 1259); nato da illustre famiglia cui appartennero molti celebri medici, esercitò a Bologna, partecipò coi Bolognesi alla crociata di Siria e all'assedio [...] 'egli chirurgo, domenicano, vescovo di Bitonto e poi di Cervia: nei suoi scritti (Chirurgia, pubbl. nel 1497) illustrò la narcosi per inalazione da spugne imbevute di oppio, di giusquiamo e di mandragora e raccomandò le unzioni di mercurio in molte ...
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In anatomia comparata e in botanica, definisce la parte di un arto o di un organo più vicina alla sua inserzione sul tronco o su altro organo (contrapposto a distale).
In fisiologia, descrive il fenomeno [...] è al riparo da sollecitazioni esterne e l’impegno funzionale (ossia il dispendio energetico) è al minimo.
Anestesia b., la somministrazione parenterale di un narcotico (per lo più morfina associata ad atropina), in preparazione della narcosi. ...
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Ripristino della normalità del ritmo cardiaco in condizioni di emergenza, mediante l’intervento automatico di un generatore di impulsi che eroga una scarica elettrica ( defibrillatore). La scarica elettrica [...] del defribillatore, coperti con uno spesso strato di pasta conduttrice, vengono collocati, con il paziente in narcosi, tra il II e il III spazio intercostale, rispettivamente sulla parasternale destra e sulla ascellare sinistra.
Defibrillatore ...
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Con questo nome, come anche con quello di narcotici, si indicano le sostanze che, insieme con altre azioni esercitate sull'organismo, hanno in special modo quella di abolire la sensibilità. Si può rendere [...] accompagnata da una diminuzione dei processi d'ossidazione nelle cellule e che la deficienza di ossigeno produce anestesia. La narcosi è quindi dovuta a un'interferenza con l'ossidazione; la cellula, anche in presenza di ossigeno, diviene incapace di ...
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narcosi
narcòṡi s. f. [dal gr. νάρκωσις «torpore»]. – Nel linguaggio medico: 1. Stato di torpore, di incoscienza, di insensibilità al dolore, di immobilità, provocato da particolari farmaci (detti narcotici): il paziente è ancora sotto narcosi....
subnarcosi
subnarcòṡi s. f. [comp. di sub- e narcosi]. – In medicina, stato ridotto di narcosi, caratterizzato da modificazioni reversibili psichiche e somatiche, indotto introducendo nell’organismo speciali farmaci in dosi attenuate, insufficienti...