Nella vecchia nomenclatura questo nome designava una rigidita articolare in flessione angolare, mentre si parlava di ortocolosi quando l'anchilosi era rettilinea (Eulenburg). Presentemente si usa la parola [...] utili rigide che mobili.
I primi interventi possono essere cruenti o incruenti. Si può, per es., incruentemente tentare in narcosi e con un'unica manovra violenta di ridurre in flessione un gomito anchilosato in estensione e di ridurre in estensione ...
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NERVOSO, SISTEMA
Giuseppe MORUZZI
(XXIV, p. 609; App. II, 11, p. 400).
Sistema nervoso centrale: Fisiologia generale del neurone, p. 239; Fisiologia del midollo spinale, p. 242; Fisiologia del tronco [...] organi di senso o dall'eccitazione elettrica di aree della corteccia cerebrale. Molti dati poi fanno pensare che la narcosi barbiturica agisca grazie a una depressione selettiva del sistema reticolare ascendente, e che anche il sonno dell'encefalite ...
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Subacquea, medicina
Pier Giorgio Data
Gerardo Bosco
La m. s. è un settore specifico nell'ambito della medicina e delle sue specialità, anche perché riguarda solo uno degli aspetti di una 'superspecialità', [...] essere sufficiente a causare la lacerazione delle pareti alveolari. I presidi terapeutici sono simili per le due patologie.
Narcosi da gas inerte. - La narcosi da gas inerte (l'azoto, nel caso della respirazione di aria) è una patologia che insorge a ...
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OTORINOLARINGOLOGIA (XXV, p. 765; App. II, 11, p. 472; III, 11, p. 337)
Vincenzo Fortunato
Gioacchino Ceresia
In questi ultimi lustri lo sviluppo dell'o. ha avuto un costante progresso sia da un punto [...] tutti gl'interventi della specialità quando si può fare a meno della collaborazione spontanea del paziente; la tonsillectomia, in narcosi, così come l'adenotomia, sono ormai entrati nella routine comune, e conseguentemente la tecnica di G. Sluder è ...
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È il più importante e il più usato degli eteri (v.). La sua formula chimica è (C2H5)2O.
Era già conosciuto sin dall'epoca di Raimondo Lullo e più tardi da Basilio Valentino ed era preparato dall'alcool [...] attribuì l'esclusiva scoperta, fu il primo a darne la dimostrazione facendo eseguire un'amputazione di coscia in narcosi eterea nell'ospedale generale del Massachusetts nel 1846 (v. anestesia). L'etere è più facilmente somministrabile del cloroformio ...
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. Triclorometano, CHCl3. Scoperto nel 1831 dal Soubeiran, fu introdotto in terapia nel 1847 dal Simpson. Si forma per azione del cloro sul metano, insieme con altri prodotti di sostituzione clorurati. [...] , per evitarne la decomposizione, si aggiunge il 0,5-1% di alcool; e il cloroformio per anestesia (chloroformium pro narcosi) il quale, oltre ai saggi di purezza del cloroformio, trattato con acido solforico concentrato, deve rimanere incoloro per 24 ...
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Sostanze che fanno vomitare senza produrre altre gravi manifestazioni generali: p. es. l'apomorfina, l'ipecacuana, il solfato di rame, il tartrato d'antimonile e di potassio. Gli emetici si distinguono [...] e XVII) furono largamente adoperati nell'intento d'espellere i pretesi umori peccanti che circolavano nell'organismo. Durante la narcosi profonda gli emetici non agiscono: essi sono controindicati nell'aneurisma, nell'ateroma, nell'urnia, durante la ...
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LIPEMIA (dal gr. λίπος "grasso" e αἶμα "sangue")
Michele Mitolo
Presenza di grassi o lipoidi nel sangue; la quantità di grassi contenuta nel siero ematico oscilla tra 2,91 e 5,54 di acidi grassi per [...] esterno, l'alimentazione, la gravidanza, il climaterio. In condizioni patologiche, si ha iperlipemia nel digiuno, nella narcosi, in varie intossicazioni acute e croniche, in alcune epatopatie, nell'anemia acuta sperimentale da salasso, nelle anemie ...
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. Stato morboso caratterizzato da un abnorme sviluppo del tessuto linfatico della regione nasofaringea, che si palesa con le cosiddette vegetazioni adenoidi (dal gr. ἀδήν "ghiandola" εἶδος "forma"; v. [...] (adenòtomi) le vegetazioni sono afferrate ed escisse, senza ledere i tessuti sani; la durata dell'operazione è brevissima, quindi la narcosi si fa con sostanze, quali il cloruro d'etile e il sonnoformio, che dànno un sonno rapido e permettono un ...
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FISIOLOGIA (XV, p. 482)
Rodolfo MARGARIA
Lo studio delle funzioni vitali ha avuto un grande impulso in questi ultimi tempi, parallelamente agli sviluppi della chimica e della fisica e dei metodi che [...] nell'uomo per mezzo di due elettrodi applicati alle zone temporali del capo, conduce ad uno stato di narcosi (narcosi elettrica).
È stato, si può dire, definitivamente chiarito il meccanismo della trasmissione dell'eccitamento nervoso da una cellula ...
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narcosi
narcòṡi s. f. [dal gr. νάρκωσις «torpore»]. – Nel linguaggio medico: 1. Stato di torpore, di incoscienza, di insensibilità al dolore, di immobilità, provocato da particolari farmaci (detti narcotici): il paziente è ancora sotto narcosi....
subnarcosi
subnarcòṡi s. f. [comp. di sub- e narcosi]. – In medicina, stato ridotto di narcosi, caratterizzato da modificazioni reversibili psichiche e somatiche, indotto introducendo nell’organismo speciali farmaci in dosi attenuate, insufficienti...