Ostetrico e ginecologo (Bithgate, Scozia, 1811 - Edimburgo 1870), prof. di ostetricia all'univ. di Edimburgo. Introdusse nella tecnica operatoria ostetrica la narcosi eterea e quella cloroformica. Per [...] primo usò la sonda uterina a scopo diagnostico; inoltre perfezionò il forcipe, studiò varie tecniche di ovariotomia e si occupò dei metodi di rivolgimento nel bacino normale e viziato ...
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Ostetrico e ginecologo (Heidelberg 1809 - Berlino 1875); professore di ostetricia e ginecologia e vicedirettore della clinica ostetrica di Jena, diresse poi la cattedra di ostetricia di Berlino, ove, nell'ospedale [...] della Charité, fondò la sezione ostetrico-ginecologica. Introdusse nel parto la narcosi cloroformica, costruì diversi strumenti per ostetricia. ...
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Farmacologo e fisiologo scozzese (Speymouth, Morayshire, 1866 - Edimburgo 1926); professore ad Ann Arbor, Michigan (1893), a Londra (1905) e a Edimburgo (1918); autore della teoria della secrezione urinaria [...] . Fece anche importanti ricerche sull'azione della digitale, sulla fisiopatologia del cuore, del circolo, del respiro, del sonno, della narcosi. Tra le sue opere: The secretion of urine (1917); The action and uses in medicine of digitalis and its ...
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Chirurgo (n. Lucca fine sec. 12º - m. Bologna dopo il 1259); nato da illustre famiglia cui appartennero molti celebri medici, esercitò a Bologna, partecipò coi Bolognesi alla crociata di Siria e all'assedio [...] 'egli chirurgo, domenicano, vescovo di Bitonto e poi di Cervia: nei suoi scritti (Chirurgia, pubbl. nel 1497) illustrò la narcosi per inalazione da spugne imbevute di oppio, di giusquiamo e di mandragora e raccomandò le unzioni di mercurio in molte ...
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GAYDA, Tullio
Giuseppe Armocida
Paolo Zampetti
Nato a Roma, in una famiglia torinese, da Stefano e da Clotilde Stratta il 19 ott. 1882, dopo aver completato gli studi classici si laureò in medicina [...] l'attività dell'encefalo sia legata a un consumo di energia, si occupò anche delle basi biochimiche dello stato di narcosi, chiarì che i narcotici influenzano in grado diverso il ricambio gassoso encefalico e concluse che l'organo può considerarsi a ...
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DE LISI, Lionello
Laura Fiasconaro
Nacque a Barga (Lucca) il 27 ag. 1885 da Francesco e Ida Cipriani. Dopo aver vissuto in Sicilia e in Abruzzo, la famiglia si stabilì nel Veneto, e a Padova il D. si [...] genesi della quale il D. mise in rilievo l'importanza dei fattori emotivi. Elaborò anche metodologie (psicoterapie e narcosi da etere) impiegabili nella cura di queste sindromi, in particolare dei blocchi e mutismi emotivi.
Tornato a Cagliari al ...
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CECI, Antonio
Domenico Celestino
Nacque ad Ascoli Piceno l'11 ott. 1852 da Giuseppe, maestro di posta, e da Felicia Forlini, conduttrice di locanda. Compiuti gli studi secondari a Loreto e a Fermo, [...] . Dimostrazioni pratiche. Fautore della rachianestesia e della anestesia locale con cocaina, impiegò largamente anche il metodo della narcosi con miscela ossigeno-cloroformica.
Il C. pubblicò numerose descrizioni di metodi e di casi clinici, e ...
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BORGOGNONI, Teodorico
Antonio Alecci
Figlio di Ugo, nacque a Lucca nel 1205. Ultimo di quattro fratelli, seguì nel 124 il padre a Bologna. Molto probabilmente in giovane età entrò nell'Ordine dei domenicani, [...] . Il B., che riprende e teorizza metodi già sperimentati dal padre, viene considerato il precursore della moderna anestesia: per la narcosi consigliava l'uso di una spugna immersa in una miscela di essenze ricavate da piante di oppio, papavero, ecc ...
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DE SANCTIS, Tito Livio
Giuseppe Armocida
Nacque a San Martino sulla Marrucina (Chieti), in una famiglia di modeste condizioni, da Francesco Saverio e da Colomba De Santis, il 10 (o 17) luglio 1817 e [...] la propria formazione con quella necessaria all'esercizio della medicina, superando storiche distinzioni, l'introduzione della narcosi, dell'anestesia e del trattamento antisettico permetteva eccezionali sviluppi nelle tecniche delle operazioni. Il D ...
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narcosi
narcòṡi s. f. [dal gr. νάρκωσις «torpore»]. – Nel linguaggio medico: 1. Stato di torpore, di incoscienza, di insensibilità al dolore, di immobilità, provocato da particolari farmaci (detti narcotici): il paziente è ancora sotto narcosi....
subnarcosi
subnarcòṡi s. f. [comp. di sub- e narcosi]. – In medicina, stato ridotto di narcosi, caratterizzato da modificazioni reversibili psichiche e somatiche, indotto introducendo nell’organismo speciali farmaci in dosi attenuate, insufficienti...