Pratica usata nei vari rami della chirurgia per sopprimere temporaneamente e reversibilmente la sensibilità dolorifica e rendere possibili gli interventi operatori, detta anche anestesia generale (➔ anestesia). È realizzata mediante particolari farmaci (narcotici), somministrati, a seconda dei casi, per inalazione, per via endovenosa o altra via. Il narcotismo è l’intossicazione da narcotici, di cui ...
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In chirurgia, intervento ortopedico incruento mediante il quale si provoca, in narcosi, la frattura sottocutanea di uno o più segmenti ossei, allo scopo di correggere deformità congenite o acquisite. ...
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Ripristino della normalità del ritmo cardiaco in condizioni di emergenza, mediante l’intervento automatico di un generatore di impulsi che eroga una scarica elettrica ( defibrillatore). La scarica elettrica [...] del defribillatore, coperti con uno spesso strato di pasta conduttrice, vengono collocati, con il paziente in narcosi, tra il II e il III spazio intercostale, rispettivamente sulla parasternale destra e sulla ascellare sinistra.
Defibrillatore ...
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Assenza della sensibilità dovuta a cause organiche (a. organica) o indotta artificialmente.
A. organica
È quella provocata dalla distruzione delle vie o dei centri della sensibilità nelle sue varie forme. [...] e del sensorio, essendo bloccata la conduzione degli stimoli dolorifici a livello dei tronchi nervosi.
A. generale (o narcosi). - A seconda della via di somministrazione degli anestetici, si distingue un’a. per inalazione e un’a. endovenosa ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. L'evoluzione della chirurgia dal XIX al XX secolo
Ulrich Tröhler
L'evoluzione della chirurgia dal XIX al XX secolo
Oggi la chirurgia [...] , sviluppato tra il 1950 e il 1952 nel Minnesota, segnò l'inizio di una nuova fase del monitoraggio delle narcosi.
La pratica chirurgica
Durante la Prima guerra mondiale, si discusse soprattutto del metodo corretto di trattamento delle ferite. Ben ...
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di Beniamino Tesauro, Alessandro Puzziello, Stefania Masone e Pietro Francesco B.C. Addeo
Tra la fine del 20º e l'inizio del 21º sec. si sono registrati straordinari progressi in diversi settori della [...] una dose elevata di radiazioni durante l'intervento chirurgico sul focolaio neoplastico. Per evitare il trasferimento del paziente, in narcosi e a campo operatorio protetto, fino alla sede del bunker radioterapico, è stato prodotto un acceleratore di ...
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Sangue
Lucio Luzzatto
Bruno Rotoli
Basi molecolari della leucemia, di Lucio Luzzatto
Trapianto del midollo, di Bruno Rotoli
Basi molecolari della leucemia
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione [...] oggi possibile raccogliere le cellule staminali non dal midollo, ma dal sangue periferico, evitando quindi al donatore narcosi e punture ossee multiple; tuttavia, poiché le tecniche di mobilizzazione delle cellule staminali richiedono che al donatore ...
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narcosi
narcòṡi s. f. [dal gr. νάρκωσις «torpore»]. – Nel linguaggio medico: 1. Stato di torpore, di incoscienza, di insensibilità al dolore, di immobilità, provocato da particolari farmaci (detti narcotici): il paziente è ancora sotto narcosi....
subnarcosi
subnarcòṡi s. f. [comp. di sub- e narcosi]. – In medicina, stato ridotto di narcosi, caratterizzato da modificazioni reversibili psichiche e somatiche, indotto introducendo nell’organismo speciali farmaci in dosi attenuate, insufficienti...