FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] e spirituale connubio. E tratto dominante, qui come in genere nei suoi romanzi, è il segno della eccezionalità sotto a cura di W. Binni, III, Firenze 1977, pp. 1-56; R.A. Hall, A. F., Boston 1978; G. Cavallini, La dinamica della narrativadi F., Roma ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] per bambini – in effetti il filo di Lodovico, ventenne come l’autore, è dono magico di un genio e ricorda aquiloni e palloncini – ma centrale nell’opera narrativadi Bacchelli, intorno al rapporto tra sensualità e vita di coppia, tra lussuria ...
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DE MARCHI, Emilio
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la [...] svolgersi delle vicende.
Influisce indubbiamente sulla struttura dei romanzi la loro appartenenza a un "genere", la narrativa d'appendice, che prima di tutto per la sua collocazione editoriale, in appendice appunto ai quotidiani, a puntate, richiede ...
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FACCIO, Rina (Marta Felicina), pseud. Sibilla Aleramo
Lucia Strappini
Nacque il 14 ag. 1876 ad Alessandria, primogenita di Ambrogio e Ernesta Cottino, seguita da due sorelle (Cora, Jolanda) e un fratello [...] qualche perplessità sulla sincerità di alcune dichiarazioni" (Pozzato, p. 80).
Digenere diverso le prose raccolte mia sorte di donna-poeta" (Diario di una donna, p. 431), della concentrazione su se stessa, in una costruzione narrativa che, pure ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] razionalità che non lo sottrae al suicidio. Il B. colloca i suoi personaggi dentro quadri narrativamente autonomi, quasi scene digenere (come il pantagruelico pranzo in casa Castorini) che servono anche a caratterizzare sociologicamente la loro ...
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FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] intanto la sua oralità narrativa, appresa dai fabulatori del lago, dai contastorie compagni di viaggio, maestri nell’ una ghignante, rumorosissima solitudine, dalla non facile inquadratura digenere al momento della ricezione. Il comico, issato da ...
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MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] proprio nel genere novellistico a raggiungere i risultati migliori (R. Luperini, in Simmetrie naturali, 2013): se i racconti di Testa d’argento (Milano 1988; premio Grinzane Cavour) furono una fra le opere più importanti della narrativa italiana ...
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CHIARA, Piero
Mauro Novelli
Nacque il 23 marzo 1913 a Luino, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Figlio unico di Eugenio, doganiere, nato nel 1867 a Resuttano, nel cuore della Sicilia, e di Virginia [...] del diavolo (ibid.) valse a ribadire quanto il genere gli fosse congeniale.
All'apice del successo
Nello lombardo, Samedan 1975, pp. 120-127; R. Fedi, Favola e letteratura nella narrativadi P. C., in Italianistica, V (1976), 3, pp. 374-382; C. ...
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MANZI, Alberto
Adolfo Scotto di Luzio
Nacque a Roma il 3 novembre del 1924, figlio di Ettore, tramviere, e di Maria (Rina) Mazzei, casalinga. I genitori ebbero anche un’altra figlia, Elena. Iscrittosi [...] nel suo genere in un riformatorio, e dalla collaborazione con i giovani detenuti nacque la storia di Grogh da ucciso in una guerra tribale. È una scelta che ritorna nella narrativadi Manzi e che rivela molto della sua pedagogia difficile. Se non ...
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BELLONCI, Maria
Luisa Avellini
BELLONCI (Villavecchia), Maria
Nacque a Roma il 30 novembre 1902, primogenita di Gerolamo Vittorio Villavecchia, discendente da una famiglia aristocratica piemontese, e [...] gli auspici di Vittorio Sereni, che avendo già accolto nella stessa collana una seconda edizione de I Segreti dei Gonzaga, sollecitava l'autrice a sottrarre anche il primo libro dal genere storiografico per sottolinearne la valenza narrativa.
Il ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...