Scrittore austriaco (Vienna 1862 - ivi 1931). Figlio di un celebre laringoiatra, studiò medicina, specializzandosi in psichiatria e venendo a conoscenza tra i primi delle teorie psicoanalitiche di Freud; [...] dissoluta incapace di nutrire e di comprendere serî proponimenti. Nel 1895, con il lungo racconto Sterben, S. esordiva nella narrativa, genere che per tutta la vita alternò al teatro, prediligendo di solito l'opera di scarsa mole, dove meglio poteva ...
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Scrittore italiano (n. Viareggio 1965). Dedito alla narrativa di genere, spaziando dal fantastico all'horror, dal giallo al noir, ha esordito nel 1996 con il romanzo Il buio sotto la candela, a questo [...] hanno fatto seguito: Direttissimi altrove (1999), Figli del tramonto (2000), Tutto o Nulla (2001), L'occhio del rospo (2001), Il corpo dell'Inglese (2004), Rosa elettrica (2007), La notte alle mie spalle ...
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Poeta (Zante 1778 - Turnham Green, presso Londra, 1827). Tra i massimi esponenti della letteratura italiana del neoclassicismo e del primo romanticismo, nella sua produzione si distinguono due linee letterarie [...] J. W. Goethe - che, prima ancora della traccia narrativa, aveva fornito al romanzo foscoliano la prova della duttilità di del Viaggio sentimentale di L. Sterne), e più in genere all'animosità estrosa e ironica che serpeggia perfino nelle Ultime ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] la vocazione di P., già insofferente dei limiti di un genere letterario, si era orientata verso altri mezzi d'espressione: il il romanzo Il sogno di una cosa (1962) e le prose narrative di Alì dagli occhi azzurri (1965), oltre a vari scritti minori. ...
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Giornalista e scrittore (Firenze 1826 - ivi 1890), noto soprattutto con lo pseudonimo di Collodi (dal borgo presso Pescia dove era nata sua madre). Autore di diversi libri per l'infanzia, il suo capolavoro [...] (1887); ecc. Ma il suo capolavoro, e un classico del genere, è Le avventure di Pinocchio: storia di un burattino, apparso a di Collodi Nipote. Contrario all'indirizzo "scientifico" della narrativa alla J. Verne, pubblicò varî libri, tra cui il ...
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Scrittore italiano (Milano 1851 - ivi 1901). Autore di racconti e romanzi, la sua narrativa, nella quale l'eredità manzoniana si mescola con i fermenti della Scapigliatura lombarda e con istanze del naturalismo, [...] nel 1888 per le appendici del giornale milanese L'Italia e per il Corriere di Napoli allo scopo di nobilitare il genere dei romanzi d'appendice; Demetrio Pianelli, 1890, considerato il suo capolavoro, anch'esso, in certo senso, romanzo d'appendice ...
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Scrittore italiano (Torino 1852 - ivi 1911), fratello di Davide. Dapprima pittore e archeologo (studiò anche a Parigi con Th. Couture, ed ebbe successo in varie esposizioni con quadri storici e di genere), [...] si diede poi alla narrativa senza però abbandonare la pittura. Nei suoi romanzi e racconti vagheggiò affettuosamente un mondo perduto, quasi sempre il Piemonte del passato, nella sua vita sobria e, quando occorresse, eroica (La bell'Alda, 1884; ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] così come in denominazioni di chiese dedicate al nome di G., e in genere officiate, almeno in origine, da gesuiti, cioè dalla Compagnia di G.: vita del C. si colorano di una particolare intonazione narrativa. L'arte gotica dà all'immagine barbata una ...
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Drammaturgo spagnolo (Madrid 1562 - ivi 1635). Ebbe esistenza avventurosa, particolarmente ricca di fatti d'arme, di amori e di contese letterarie, tanto che fu considerato già nel suo tempo come il prototipo [...] . Le più belle commedie restano legate forse al genere storico detto de aldea, ambientato per lo più 1621). Straordinariamente versatile, Lope de V. coltivò anche la poesia narrativa con il poema cavalleresco La hermosura de Angélica (1602), il ...
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Pittore (Venezia 1696 - Madrid 1770). Tra i massimi esponenti del rococò e ultimo grande protagonista della decorazione monumentale in Europa. T. lavorò in Italia e all'estero, lasciando numerose opere, [...] spesso osservate con sottile ironia, coniugò arguzia narrativa e finzione scenica, avvalendosi anche dell'apporto a Venezia (1753), T. assolse numerosissime commissioni di ogni genere: del 1757 sono gli affreschi di villa Valmarana presso Vicenza, ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...