Pittore, nato a Vienna nel 1530, morto ivi il 26 agosto 1572. Fu imitatore di Paolo Veronese, col quale avrebbe collaborato nel 1556 al soffitto di S. Sebastiano a Venezia. Dal 1557 al 1562 eseguì le decorazioni [...] memori di Michelangelo, quanto nelle scene di genere, specialmente in quelle illustranti Musica, Giuoco, al museo di Vicenza), il F. è felice dove ascolta la sua indole narrativa che lo porta a fresche osservazioni di vita quotidiana.
Bibl.: B. C ...
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Narratore, saggista, drammaturgo americano, nato a New York il 2 agosto 1924, da un pastore protestante. Fu egli stesso ministro per tre anni; svolse poi varie attività soprattutto a New York ma anche [...] Uno dei più notevoli scrittori negri di questa generazione, B. si è espresso in generi diversi: narrativa, teatro e saggistica. È, tuttavia, in quest'ultimo genere che la critica gli riconosce i successi più lusinghieri. Da Notes on a native son, del ...
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Nome tradizionale del componimento lirico destinato a celebrare una vittoria, e in particolare una vittoria nelle gare atletiche e nei concorsi di abilità tecnica. In origine è soltanto aggettivo, applicabile [...] che svolti; ma raramente il poeta rinunzia a una parte narrativa, in cui un mito o una leggenda viene a in patria. È il komos, col cui nome si connette l'encomio, genere molto affine all'epinicio.
Bibl.: Oltre alle opere relative a Pindaro e a ...
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HILDESHEIMER, Wolfgang
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato ad Amburgo il 9 dicembre 1916. Ebbe un esordio relativamente tardivo, differenziandosi subito per il gusto raffinato e la disposizione [...] Turandot) e, ancora oltre, al teatro dell'assurdo, genere prediletto nella fase più matura e più caratteristica della sua (1966).
Piuttosto, una cesura può individuarsi nella produzione narrativa, non a caso più discontinua: il romanzo Tynset (1965 ...
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Studioso sovietico di teoria della letteratura (nato ad Orël il 17 novembre 1895, morto a Mosca il 7 marzo 1975). La notorietà di B. è affidata in massima parte ai suoi studi dostoevskiani (Problemy tvorčestva [...] . La ricerca delle fonti della polifonia dostoevskiana ha spinto B. a definire, e teorizzare, un particolare genere della narrativa, da lui detta letteratura carnevalizzata, che trova il suo archetipo nell'antica menippea. Questo tipo di approccio ...
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Scrittore, nato a Signa il 16 agosto 1889. Industriale fino a 35 anni, viaggiò molto, specie in America e in Inghilterra; tornato in patria, attende ai proprî poderi. È collaboratore, fra l'altro, del [...] gusto vivace e a volte sensuale per le avventure, per i contrasti drammatici e in genere per l'azione, costituiscono i caratteri essenziali dell'opera narrativa del C. La quale si muove nell'ambito del naturalismo, senza però ambizioni documentarie ...
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LEVI, Carlo (App. II, 11, p. 190)
Alessandra Briganti
Pittore, scrittore, giornalista, morto a Roma il 5 gennaio 1975. Il modello del racconto-documento, felicemente rilevabile nel suo primo libro, Cristo [...] generazione. Il rischio della frammentazione della struttura narrativa, implicita nella scelta del racconto-documento e un prevalente gusto saggistico, l'opzione dello scrittore per il genere del reportage. Nascono così Le parole sono pietre (1955), ...
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KRLEŽA, Miroslav
Arturo Cronia
Scrittore croato, nato a Zagabria il 7 luglio 1893. Iniziato da giovane agli studî militari, dopo breve ma amara esperienza si dedicò tutto alla letteratura. Con pari [...] Lirika (1919), Knjiga Pjesama (Libro di poesie, 1931). Sta a sé Hrvatska rapsodija (Rapsodia croata, 1918). Appartengono al generenarrativo Tri kavalira (1920), Magyar kir. honved (1921), Hrvatski Bog Mars (Marte, dio Croato, 1922), Vražji otok (L ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] proprio queste arti, la tardogotica e la protorinascimentale - così lontane dal genio medievale boccacciano del composito -, sembrano tutte prese dalla malia inventiva e narrativa di B., molto più che da quella tutta rinascimentale di Ariosto. Non ...
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Fumetto
Oscar Cosulich
I rapporti tra fumetto e cinema
L'inarrestabile evoluzione delle potenzialità degli effetti speciali e un certo inaridimento nella fantasia degli sceneggiatori hollywoodiani hanno [...] o a The Phantom, evidentemente figli di quei film di genere esotico dove l'avventura è coniugata con continenti inesplorati e belve da simili obblighi, offrendogli la possibilità di un'espressione narrativa dal respiro più ampio, e diede il via al ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...