GOZZI, Carlo
Alberto Beniscelli
Nacque a Venezia il 13 dic. 1720, dal conte Iacopo Antonio e da Angela Tiepolo. La famiglia, di lontane origini bergamasche, si era trasferita nel Veneto nel secolo XVI, [...] drammaturgico del Seicento spagnolo, costituito da opere di forte tenuta narrativa e spettacolare, cominciando a lavorare su autori quali P. Calderón . In un maturo Settecento dove il nuovo genere del romanzo contaminava pesantemente il teatro, le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XVIII secolo il romanzo epistolare si impone come nuovo mezzo di comunicazione [...] e intima dell’io, quella dei sentimenti.
Definizione e caratteri generali
Quello epistolare è un particolare genere di romanzo, la cui struttura narrativa è costituita, totalmente o parzialmente, da lettere. I primi tentativi di romanzo epistolare si ...
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FAVA (Faba), Guido (Guido Bononiensis)
Francesco Bausi
Figlio di Niccolò, nacque a Bologna non oltre il iigo. La congettura (in mancanza di una più sicura documentazione) è autorizzata da un atto del [...] e il Carnevale, che rientra in un fortunato genere medioevale e costituisce una delle poche concessioni del F II, Roma 1970, pp. 81 ss.; A. E. Quaglio, Retorica, prosa e narrativa nel Duecento, in La lett. ital. Storia e testi, I, 2, Bari 1970, ...
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Generi cinematografici
Roberto Campari
Non si può affrontare la questione dei generi filmici senza partire da quella ormai secolare dei generi letterari. E come afferma N. Frye in Anatomy of criticism: [...] in certo senso accade per le fiabe, il piacere nel caso dell'accostamento al cinema di genere deriva più dalla conferma che dalla novità. U. Eco (Le strutture narrative in Fleming, in L'analisi del racconto, 1969) ha riconosciuto in questa una delle ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] anni Ottanta, era stato la diffusione della narrativa romanzesca italiana e straniera di diverso valore culturale è troppo per uno scienziato magari geniale, è troppo poco per un genio universale".
Per un altro verso, rientra molto bene in un'idea ...
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Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] ben presto i registi vollero sperimentare la propria autonomia narrativa distinguendo il loro lavoro da tutto ciò che fino a il clima di tensione generato dalla guerra fredda. L'altro genere di successo della Hammer fu l'horror, che conobbe una vera ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il costante e inflessibile corpo a corpo di Alessandro Manzoni con le difficoltà [...] punto di vista deve avvalersi, per esprimersi, di un nuovo genere, che consenta maggior distensione al narrato e più ampia libertà alla morale individuale e comportamento sociale.
La struttura narrativa del testo è fissata definitivamente a partire ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Balbo
Maria Fubini Leuzzi
Tra le figure più note del 19° sec. in Italia, Cesare Balbo si distingue per la complessa personalità, poco riducibile a schemi: protagonista del Risorgimento, provvisto [...] politica della cristianità, equivalente a un terzo del genere umano, come civiltà modello per tutti. L’accezione convinto della superiorità della fonte documentaria su quella narrativa, spesse volte preferì non approfondire, accreditando falsità ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] tipo, l'intendimento. Quella che ne scaturisce è, in genere, una versione semplificata. Così a Romainmôtier (cantone di K. Horste, The Passion Series from La Daurade and Problems of Narrative Composition in the Cloister Capital, Gesta 21, 1982, pp. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Marino Berengo
Carlo Capra
Marino Berengo è stato uno dei più autorevoli storici italiani della seconda metà del 20° secolo. Lo hanno contraddistinto il lavoro diretto e continuo sulle fonti, l’ampiezza [...] ’«immediato, continuo misurarsi con le fonti», la struttura narrativa, il gusto e «il piacere dell’evocazione», l dei diversi ceti e gruppi sono sparsi in tutta l’opera, e in genere l’approccio quantitativo, benché mai fine a se stesso, non è assente ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...