Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Botero
Adriano Prosperi
L’opera di Giovanni Botero rappresenta un momento fondamentale nell’elaborazione di concetti e termini del pensiero politico moderno. È stato grazie a lui che si è affermata [...] aveva portato a tentare le proprie fortune coltivando il genere dell’eloquenza sacra e della poesia latina, usando Ne organizzò le informazioni sotto forma di un’esposizione narrativa dell’aspetto geografico e delle istituzioni politiche delle varie ...
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EINAUDI, Giulio
Gian Carlo Ferretti
Preceduto da Mario e Roberto, nacque a Torino il 2 gennaio 1912 da Luigi e da Ida Pellegrini.
Il padre, autorevole economista, senatore del Regno e proprietario [...] riproporre dal catalogo libri essenziali, dai classici alla narrativa, alla poesia e al teatro contemporanei, e che esperienze letterarie ed extraletterarie, fuori da ogni etichetta di genere: collane in gran parte fondate su autori della tradizione ...
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GOZZI, Carlo
Alberto Beniscelli
Nacque a Venezia il 13 dic. 1720, dal conte Iacopo Antonio e da Angela Tiepolo. La famiglia, di lontane origini bergamasche, si era trasferita nel Veneto nel secolo XVI, [...] drammaturgico del Seicento spagnolo, costituito da opere di forte tenuta narrativa e spettacolare, cominciando a lavorare su autori quali P. Calderón . In un maturo Settecento dove il nuovo genere del romanzo contaminava pesantemente il teatro, le ...
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FAVA (Faba), Guido (Guido Bononiensis)
Francesco Bausi
Figlio di Niccolò, nacque a Bologna non oltre il iigo. La congettura (in mancanza di una più sicura documentazione) è autorizzata da un atto del [...] e il Carnevale, che rientra in un fortunato genere medioevale e costituisce una delle poche concessioni del F II, Roma 1970, pp. 81 ss.; A. E. Quaglio, Retorica, prosa e narrativa nel Duecento, in La lett. ital. Storia e testi, I, 2, Bari 1970, ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] anni Ottanta, era stato la diffusione della narrativa romanzesca italiana e straniera di diverso valore culturale è troppo per uno scienziato magari geniale, è troppo poco per un genio universale".
Per un altro verso, rientra molto bene in un'idea ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Balbo
Maria Fubini Leuzzi
Tra le figure più note del 19° sec. in Italia, Cesare Balbo si distingue per la complessa personalità, poco riducibile a schemi: protagonista del Risorgimento, provvisto [...] politica della cristianità, equivalente a un terzo del genere umano, come civiltà modello per tutti. L’accezione convinto della superiorità della fonte documentaria su quella narrativa, spesse volte preferì non approfondire, accreditando falsità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Marino Berengo
Carlo Capra
Marino Berengo è stato uno dei più autorevoli storici italiani della seconda metà del 20° secolo. Lo hanno contraddistinto il lavoro diretto e continuo sulle fonti, l’ampiezza [...] ’«immediato, continuo misurarsi con le fonti», la struttura narrativa, il gusto e «il piacere dell’evocazione», l dei diversi ceti e gruppi sono sparsi in tutta l’opera, e in genere l’approccio quantitativo, benché mai fine a se stesso, non è assente ...
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EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] fu letto come l'ennesima imitazione del Don Quijote, un genere ormai privo di fascino. Gli si riconoscevano d'altra parte l didattiche, ritenute fuor di luogo in un'opera di narrativa. Per questi giudizi, avvalorati dall'autorità del Menéndez Pelayo ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] razionalità che non lo sottrae al suicidio. Il B. colloca i suoi personaggi dentro quadri narrativamente autonomi, quasi scene di genere (come il pantagruelico pranzo in casa Castorini) che servono anche a caratterizzare sociologicamente la loro ...
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FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] Gallarate e Milano, affinava intanto la sua oralità narrativa, appresa dai fabulatori del lago, dai contastorie compagni ghignante, rumorosissima solitudine, dalla non facile inquadratura di genere al momento della ricezione. Il comico, issato da ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...