Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] di Coppola. Bonnie and Clyde dette nuovo impulso al genere gangster, che trovò una delle sue migliori espressioni nella dal moralismo e da quelli che erano stati i moduli narrativi tradizionali delle produzioni del passato.
L'era del blockbuster ...
Leggi Tutto
Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] dire a un tipo di scansione la cui coerenza eccede il narrativo riposando su criteri da determinare di volta in volta. Nel questo è raggiunto il fine supremo della tragedia e dell'arte in genere" (p. 145). All'origine dell'arte del rappresentare, in ...
Leggi Tutto
Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] intuire immediatamente le inedite possibilità di sviluppo del genere musicale nelle sue numerose varianti (operetta, musical l'avvento del sonoro abbia trasformato il cinema in un'arte narrativa più completa e matura, dando inizio a un processo che ...
Leggi Tutto
Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] Elia Kazan. Fino allora i film su Hollywood erano tratti dalla narrativa popolare o da racconti pubblicati sui periodici a grande tiratura, averli presenti. A loro volta, da buoni film di genere con mire di incassi, i prodotti dissacrati sono essi ...
Leggi Tutto
Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] gli storici del fenomeno citarono anche l'eco popolare di taluni prodotti di 'genere' come Avanti c'è posto… (1942) e Campo de' Fiori (1943 a caso, riscontro in una letteratura (nel senso di narrativa) e in una pittura neorealiste che, pur con un ...
Leggi Tutto
Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] , troupe sindacale, attori professionisti, sistema produttivo costrittivo ed elefantiaco, obbligo del teatro di posa, gabbie narrative e di genere.I cortometraggi e i primi film di Claude Chabrol, François Truffaut, Godard, Eric Rohmer e Jacques ...
Leggi Tutto
Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] in ogni modo vicina ai codici luministici propri del genere, che potevano essere variati in misura ridotta, da Jean Rouch e dai suoi film etnografici, ma anche narrativi, girati con apparecchiature leggere e funzionali. Rouch utilizzava macchine da ...
Leggi Tutto
Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] racconto in prima persona fu reso da una voce interiore, libertà narrativa che si troverà poi in Le journal d'un curé de nel 1925, si specializzò in un primo momento nel genere dei documentari artistici, producendo numerosi film dedicati alla pittura ...
Leggi Tutto
Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] sì che essa venisse ampiamente sovrautilizzata da certo cinema di genere e popolare, come accade nei film di kung fu diretti modo decisivo a determinare il significato di una certa situazione narrativa. Ne è un esempio più che convincente la lunga ...
Leggi Tutto
Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] . Ci sono opere che si somigliano per la costruzione narrativa (la conquista di nuove terre, o la vendetta, il prova. Il piacere della ripetizione, nelle opere 'alte' di genere, conferma le attese dello spettatore ma gioca anche sugli scarti ...
Leggi Tutto
narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...