MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] padrone dei meccanismi compositivi e narrativi della pittura sacra, capace di un'articolazione figurativa di mirabile chiarezza e forza confronti di quelle tematiche digenere, squisitamente realistiche eppure sottilmente intessute di sottotesti ...
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FONTEBASSO, Francesco
Patrizia Scafella
Nacque a Venezia il 4 ott. 1707 da Domenico "biaccarol" e da una Cattarina, quarto di sette fratelli. Il ritrovamento dell'atto di battesimo (Magrini, 1988, p. [...] interesse del F. per le scene digenere lo portò, nel periodo della maturità, a realizzare numerosi dipinti di piccolo formato quali, ad esempio, ancora da una certa vivacità narrativa che ricorda gli affreschi di Ca' Zenobio a Santa Bona ...
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RESCHI, Pandolfo
Novella Barbolani di Montauto
– Figlio di un facoltoso mercante, Pandolfo nacque a Gdańsk (Danzica) nel 1640. Ancora in giovane età fu mandato in Germania per apprendere il mestiere [...] che dovette presto guardare alla pittura digenere, in particolare a Rosa, al di s. Giovanni Battista, Scene della vita di Genoveffa di Brabante, Episodi di vita eremitica; Firenze, Gallerie degli Uffizi), di una sorprendente libertà narrativa ...
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SERAO, Matilde Caterina
Emanuela Bufacchi
– Nacque a Patrasso il 28 febbraio del 1856 dal giornalista ˗ all’epoca segretario al Consolato inglese ˗ Francesco Saverio, espatriato nel 1848 per sfuggire [...] di economia si occupò Lorenzo Zammarano.
Serao vi compose articoli di vario genere, assumendo le vesti di Giuliano Sorel e cercando di ; G. Buzzi, Invito alla lettura di M. S., Milano 1981; A. Palermo, Le due narrativedi M. S., in Id., Da Mastriani ...
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LUCINI, Giovan Battista
Micaela Mander
Nacque a Vaiano Cremasco il 9 luglio 1639, ultimogenito di Gerolamo e di Laura Fogarola. Il padre, discendente di nobile famiglia, ebbe una buona posizione sociale: [...] di T. Pombioli, ma pure rievoca la vena narrativadi Barbello; una Madonna del Carmine della parrocchiale di Zappello mentre brani di realtà, quali il gruppo delle pecore, fanno pensare a una conoscenza del genere della pittura di paesaggio con ...
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SALVADORI PALEOTTI, Gioconda Beatrice (Joyce Lussu)
Chiara Cretella
– Nacque a Firenze l’8 maggio 1912, terzogenita del conte Guglielmo e di Giacinta Galletti de Cadilhac.
Il padre fu un teorico positivista, [...] reali, poi divenuti simbolici per la comunità.
La prima spinta verso gli studi digenere le venne dalle sue ave moderniste, con lo scavo storico-narrativo del partire da sé attraverso il racconto della sua famiglia multiculturale (Le inglesi in ...
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FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] nella primavera del 1854, lo indusse ad abbandonare un genere al quale si sarebbe riaccostato solo per dare alle G. Giacosa nella drammaturgia, se uguale approvazione riscuoteva la narrativadi E. De Amicis, una condanna senza appello era riservata ...
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VASSALLI, Sebastiano
Roberto Cicala
– Nacque a Genova il 25 ottobre 1941, ma fu abbandonato presto dai genitori (il padre Luciano, operaio nato a Voghera, e la madre Alfreda Falaschi di origini toscane) [...] economiche». Vassalli non abbandonò mai l’attenzione per il genere lirico, come dimostrano, decenni dopo, i suoi Improvvisi sul alla carriera Dante Graziosi/Terra degli aironi per la narrativadi pianura, che si colloca accanto agli altri premi più ...
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MATARAZZO, Raffaello
Alessandra Cimmino
– Nacque a Roma il 17 ag. 1909, da Ciro e da Anna Bologna, in una famiglia di origine napoletana.
Il M. perse presto il padre e per proseguire gli studi fino [...] registica individuandoli nel cinema digenere, con le sue regole fisse e i passaggi obbligati, sia nei temi sia nelle forme. Come ulteriore ammortizzatore, usò quasi sempre opere letterarie, teatro o narrativa, quale base di riferimento per i ...
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NAPPI, Cesare
Leonardo Quaquarelli
Nacque intorno al 1440 a Bologna da Matteo di Matteo di Paolo e da Diamante di Leonardo Dalla Tuata.
Dalla famiglia, forse originaria di Faenza, di condizione assai [...] , pur nell’indubbia appartenenza alla rimeria tardo-quattrocentesco digenere, si distingue per un’attenzione a fermenti nuovi, narrativa vagamente boccaccesca – quei Negromanti che piacquero a Olindo Guerrini – ma anche il profilo individuale di ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...