BERTOLUCCI, Bernardo
Michele Guerra
Nacque a Parma il 16 marzo 1941, figlio di Attilio (uno dei maggiori poeti e intellettuali del Novecento italiano) e di Ninetta Giovanardi (insegnante di lettere [...] passaggio cruciale, che segnò la fine di un periodo di ricerca forsennato e sofferto e che tuttavia aveva permesso a Bertolucci di misurarsi con il cinema moderno, con il documentario, con il cinema digenere e con quello sperimentale. Un periodo ...
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RICCI, Marco
Annalisa Scarpa
– Pittore, scenografo, incisore e disegnatore di finissima qualità, Marco Ricci nacque a Belluno, in località Campitello, il 5 giugno 1676 da Girolamo e da Girolama Trevissoi. [...] di valenza narrativa. La strettissima collaborazione che s’instaurò con Sebastiano fu di certo foriera per Marco di più volte immortalato in quelle scene digenere che si ricordano come Prove d’opera, ritratti di gruppo, a metà tra il serio ...
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MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] proprio nel genere novellistico a raggiungere i risultati migliori (R. Luperini, in Simmetrie naturali, 2013): se i racconti di Testa d’argento (Milano 1988; premio Grinzane Cavour) furono una fra le opere più importanti della narrativa italiana ...
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BELLOTTO (Bellotti, Belotti, Belotto), Bernardo
Stefan Kozakiewicz
Nacque a Venezia il 30 genn. 1721 (more veneto 1720) da Lorenzo e da Fiorenza Canal, sorella del Canaletto; suo ftatello Pietro fu [...] ; infine una tendenza più narrativa e una adesione umana alla vita di tutti i giorni. Al contrario di quello del maestro, il nei secc. XVII-XVIII. Le macchiette formano vere scene digenere, a cui prendono parte abitanti appartenenti a tutte le classi ...
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CHIARA, Piero
Mauro Novelli
Nacque il 23 marzo 1913 a Luino, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Figlio unico di Eugenio, doganiere, nato nel 1867 a Resuttano, nel cuore della Sicilia, e di Virginia [...] del diavolo (ibid.) valse a ribadire quanto il genere gli fosse congeniale.
All'apice del successo
Nello lombardo, Samedan 1975, pp. 120-127; R. Fedi, Favola e letteratura nella narrativadi P. C., in Italianistica, V (1976), 3, pp. 374-382; C. ...
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MANZI, Alberto
Adolfo Scotto di Luzio
Nacque a Roma il 3 novembre del 1924, figlio di Ettore, tramviere, e di Maria (Rina) Mazzei, casalinga. I genitori ebbero anche un’altra figlia, Elena. Iscrittosi [...] nel suo genere in un riformatorio, e dalla collaborazione con i giovani detenuti nacque la storia di Grogh da ucciso in una guerra tribale. È una scelta che ritorna nella narrativadi Manzi e che rivela molto della sua pedagogia difficile. Se non ...
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BELLONCI, Maria
Luisa Avellini
BELLONCI (Villavecchia), Maria
Nacque a Roma il 30 novembre 1902, primogenita di Gerolamo Vittorio Villavecchia, discendente da una famiglia aristocratica piemontese, e [...] gli auspici di Vittorio Sereni, che avendo già accolto nella stessa collana una seconda edizione de I Segreti dei Gonzaga, sollecitava l'autrice a sottrarre anche il primo libro dal genere storiografico per sottolinearne la valenza narrativa.
Il ...
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BUZZATI TRAVERSO, Dino
Marcello Carlino
Nacque a Belluno, in località San Pellegrino, il 16 ott. 1906. La famiglia, di origini bellunesi, apparteneva all'alta borghesia ed aveva una ricca tradizione [...] bellunese impedisce la sussistenza dei fantastico, quale genere letterario fondato sull'esitazione) una facile e uno strisciante e remunerativo moralismo, tutti gli ingredienti di una narrativadi consumo: una storia d'amore spesso pruriginosa e ...
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COMISSO, Giovanni
Marcello Carlino
Nacque a Treviso il 3 ott. 1895 da Antonio, rappresentante di commercio in granaglie, e da Claudia Salsa, discendente da una famiglia di alto lignaggio dissestatasi [...] con la narrativadi Nievo, di Verga, di Svevo; nel periodo della formazione, invece, egli si limitò a letture di tipo gruppo di artisti italiani che là operavano, affascinati dal movimento surrealista; si dedicò a iniziative di vario genere, come ...
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CERAMI, Vincenzo
Eleonora Cardinale
CERAMI, Vincenzo. - Nacque a Roma il 2 novembre 1940 da Aurelio, di origini siciliane, maresciallo dell’Aeronautica, e da Adalgisa Montella.
Ebbe un fratello maggiore, [...] copioni per film digenere western. In seguito a queste esperienze e alla sua spiccata capacità e rapidità di scrittura, fu il 7 settembre 2004: «Un occhio è attento all’impianto narrativo, sempre mobile, fino all’ultimo momento; l’altro è sul ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...