Agli inizi del 21° sec. la produzione delle a. v. mostra di aver portato al massimo compimento le premesse poste cento anni prima, sia riguardo alle modalità di diffusione sia nel rinnovamento del linguaggio [...] è stato il caso dello stesso Tiravanija e di G. Orozco (n. 1962) alla Biennale di Venezia del 2003 e di M. Cattelan (n. 1960) alla Biennale di Berlino del 2005.
È evidente che questo generedi esperienze mettono in discussione non soltanto la natura ...
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VENEZUELA (XXXV, p. 107; App. I, p. 1120; II, 11, p. 1101; III, 11, p. 1078)
Pier Luigi Beretta
Renato Piccinini
Ruggero Jacobbi
Samuel Montealegre
Popolazione. - Secondo il censimento compiuto nel [...] neosimbolismo, si esprime nei nomi della generazione di mezzo, in genere la più controllata sul piano della forma: O (1925) che ha alternato poesia, narrativa e teatro, in un suo coerente discorso di psicologia individuale a sfondo metafisico. A ...
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TUNISIA
Giovanni Cameri
Alberto Ventura
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Sophie El Goulli
Stefania Parigi
(XXXIV, p. 488; App. II, II, p. 1034; III, II, p. 995; IV, III, p. 699)
Dall'ultimo [...] narrativa realista emerge al-Bašīr H̱arayef (1917-1983), autore di numerosi romanzi che gli valsero nel 1969 un premio letterario di stato.
Considerato uno dei maggiori scrittori di lingua araba didi sinagoga. La miniatura, genere privilegiato ...
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LEVI, Carlo (App. II, 11, p. 190)
Alessandra Briganti
Pittore, scrittore, giornalista, morto a Roma il 5 gennaio 1975. Il modello del racconto-documento, felicemente rilevabile nel suo primo libro, Cristo [...] generazione. Il rischio della frammentazione della struttura narrativa, implicita nella scelta del racconto-documento e e immobile. Meno riuscito appare un tentativo di abbracciare direttamente il genere saggistico con Paura della libertà (1946), ...
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fumetto
Alfredo Castelli
Le storie raccontate dai disegni
Strumento espressivo che discende da antiche composizioni pittoriche, il fumetto è una storia realizzata con immagini in sequenza. Disegnati [...] con l'andare del tempo anche gli autori di altri paesi si adattarono ai loro codici narrativi (per esempio, la famosa nuvoletta pensata), e Ottocento; Asterix è il personaggio più rappresentativo del genere, così come Tintin è il protagonista più noto ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] e bugnati, e dalle ghiere a ventaglio delle aperture, in genere ad arco ribassato con estradossi a dorso d'asino; tra alla scena rappresentata, collegando organicamente dal punto di vista narrativo l'una all'altro. Queste geniali soluzioni ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] con le immagini a carattere allegorico, che in genere ne compongono la decorazione, la perdita della ragione in pittura di tematiche profane, storico-narrative ed epico-cavalleresche, come le gesta di Ottone Visconti nella rocca di Angera, o ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] , preghiera individuale) e lavoro.Le prime fonti di tipo narrativo relative alla storia dell'Ordine sono costituite dall se non nell'assenza, almeno nel sec. 12°, di qualsiasi generedi soggetto figurativo e nella predilezione per motivi a intreccio o ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] nei mosaici delle chiese cristiane; si tratta in generedi quelli meno connotati da significati, sia laici sia religiosi di cui si è già detto. In un piccolo santuario di questa stessa località, il muro di fondo era dipinto con una sequenza narrativa ...
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MILANO
G. Curzi
(lat. Mediolanum)
Città dell'Italia settentrionale, situata nella pianura Padana, capoluogo della regione Lombardia.
Storia e urbanistica
Delle origini celtiche della città è giunta [...] nel corso del Trecento secondo un assetto in genere contrassegnato da un più pronunciato verticalismo e sottarco due figure di santi entro clipei, motivi vegetali e resti di una scena narrativa, che richiamano nel tratto gli affreschi di S. Vincenzo ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...