CIMA, Giovanni Battista, detto Cima da Conegliano
Luigi Menegazzi
Forse figlio di Pietro, "cimatore" di panni, nacque a Conegliano nel 1459 o '60: nel 1473 risulta tra le persone tenute a pagare le [...] narrativadi Carpaccio in opere quali la Presentazione di Maria al tempio della Gemäldegalerie di Dresda, il Miracolo di s. Marco del Museo di problema dei, rapporti con Giorgione che in genere la critica ha risolto semplicisticamente trasferendo il C ...
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BARBATELLI, Bernardo, detto Bernardino Poccetti (Bernardino delle Grottesche, Bernardino delle Facciate, Bernardino delle Muse)
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze, nell'agosto del 1548, da un Bartolomeo [...] Bruno restano l'opera più significativa e interessante nella sua carriera artistica.
Fra i numerosi affreschi digenerenarrativo del B. sono da ricordare: a Firenze, l'Incoronazione della Vergine (1599) in S. Maria Maddalena dei Pazzi; il Sacrificio ...
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BRACCIOLINI (Dell'Api), Francesco
Lovanio Rossi
Nacque a Pistoia il 26 nov. 1566 dal giureconsulto Giuliano, che seguendo la tradizione domestica aveva tenuto le maggiori cariche cittadine, e da Marietta [...] delle fonti tradizionali con facile vena narrativa, ma senza una vera adesione e di Pentesilea e Asbite, innamorate di Achille, le altre. I drammi e le composizioni giocose o digenere hanno fluidità e perizia tecnica, spunti di osservazione e di ...
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CACCIANIGA, Antonio
Alessandra Briganti
Nacque a Treviso il 30 giugno 1823 da Ernesto e Anna Zaccagna. Compiuti gli studi secondari a Treviso e a Belluno, frequentò l'università di Padova, dove seguì [...] nei sistemi di coltivazione, appaiono notazioni e impressioni personali sulla natura, quadretti digenere che costituiscono valore morale della vita di campagna contro quella di città nel secondo.
Nella vasta produzione narrativa del C. è dunque ...
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Ozu, Yasujirō
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 12 dicembre 1903 e morto ivi il 12 dicembre 1963. Ritenuto con Mizoguchi Kenji e Kurosawa Akira uno dei [...] nello shomingeki (dramma della gente comune), il genere cui progressivamente si dedicò in modo esclusivo. e a farsi una propria vita, finge di avere un'amante, è, nei fatti, la matrice narrativadi altri successivi film del regista come Akibiyori ( ...
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CODEMO, Luigia
Anita Zagaria
Nacque a Treviso il 5 sett. 1828 da Michelangelo e Cornelia Sale ved. Mocenigo. Si dimostrò subito una bambina di spiccata intelligenza e di ferrea memoria; l'ambiente familiare [...] momenti essenziali, che rispecchiano l'evolversi della narrativa veneta tra il primo e il secondo Ottocento è un romanzo-commedia in tre atti; Letterati e perpetue un quadretto digenere in due parti, che, con La biscia becca il ciarlatano proverbio ...
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Coen, Joel ed Ethan
Daniela Daniele
Registi e sceneggiatori cinematografici statunitensi: Joel, nato a St. Louis Park (Minneapolis) il 29 novembre 1954; Ethan, nato ivi il 21 settembre 1957. Nell'ambito [...] rispetto al generedi riferimento, emergono comunque tutti i tratti stilistici del loro cinema: prospettive distorte, veloci piani-sequenza, primi piani improvvisi. Il meccanismo di distorsione e di contaminazione degli schemi narrativi e del ...
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Powell, Michael (propr. Michael Latham)
Emanuela Martini
Regista, produttore e sceneggiatore inglese, nato a Bekesbourne (Kent) il 30 settembre 1905 e morto ad Avening (Gloucestershire) il 19 febbraio [...] ventidue film dello stesso tipo (quasi tutti digenere poliziesco), molti dei quali sono andati perduti. una serie di affreschi romantici straripanti di inventiva, fantasia e passione narrativa: A Canterbury tale (1944; Un racconto di Canterbury), 'I ...
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PALERMI, Amleto
Stefania Carpiceci
PALERMI, Amleto. – Nacque l’11 luglio 1889 a Roma, terzogenito di Raoul Vittorio, giornalista, e di Emilia Scarpelli.
Quando aveva solo pochi mesi, la famiglia, di [...] dal 1932 al 1939 Palermi diresse alcuni film digenere nell’ambito di un cinema italiano che, all’alba della nuova popolare).
Dotato di una vena narrativa quasi gogoliana, cantore di «personaggi semplici» e piccolo-borghesi, di «provinciali incalliti ...
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BELLONCI, Goffredo
Arnaldo Bocelli
Nato a Bologna il 5 sett. 1882 da Giuseppe, ordinario di embriologia e istologia in quella università, e da Argia Facchini che morì dandolo alla luce, a sei anni rimase [...] dall'Otto al Novecento, quando la novella - come la narrativa in genere - assume, per il prevalere del lirismo, tutt'altro carattere. Ma è pur vero che, talora, quel suo punto di vista spinse il B. a rischiose comparazioni tra fatti letterari ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...