Caserini, Mario
Marco Pistoia
Regista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 26 febbraio 1874 e morto ivi il 17 novembre 1920. Fu uno dei principali registi del cinema muto italiano degli anni Dieci [...] un proprio stile registico, che maturerà in opere di ampio respiro scenografico e di robusta tenuta narrativa. Numerosi furono i film, cortometraggi più lunghi della media, prevalentemente di carattere storico, che C. diresse alla Cines: Dramma ...
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Lee, Ang (propr. Li An)
Francesco Zippel
Regista e produttore cinematografico taiwanese, nato a Pingtung il 23 ottobre 1954. Formatosi artisticamente negli Stati Uniti, ha portato sullo schermo i riti [...] di Secessione, che la distribuzione italiana ha tagliato di circa venti minuti, L. ha combinato abilmente la struttura narrativa Yuen Woo-Ping) e all'utilizzo di spazi vuoti e misteriosi propri del genere western. I protagonisti sono tratteggiati ...
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Savčenko, Igor Andreevič
Vivia Benini
Regista teatrale e cinematografico ucraino, nato a Vinnici l'11 ottobre 1906 e morto a Mosca il 14 dicembre 1950. Fu autore noto in epoca staliniana per le opere [...] fra toni epici, semplicità didattica di contenuti e sapiente coloritura storico-narrativa. Non vanno comunque dimenticati altri negli anni precedenti alla Seconda guerra mondiale. Dal genere della commedia, che riprese nel 1936 con Slučajnaja vstreča ...
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Wellman, William Augustus
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato a Brookline (Massachussets) il 29 febbraio 1896 e morto a Los Angeles il 9 dicembre 1975. Teso alla purezza dell'immagine, [...] generi, che ne sfruttano l'ampia gamma di possibilità narrative per tentare radicali innovazioni visive fino a Westward the women (1951; Donne verso l'ignoto) fecero del genere un campo visuale terso e drammaticamente intenso. Le opere migliori dell' ...
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Baker, Roy Ward
Roy Menarini
Regista cinematografico inglese, nato a Londra il 19 dicembre 1916. Nella sua lunga carriera, svoltasi in Inghilterra (con un intervallo a Hollywood) dagli anni Trenta fino [...] un romanzo di Ambler, introduce subito le caratteristiche tematiche e figurative di B.: tensione narrativa, analisi del questo genere anche il gusto dell'ambiguo e il fascino di un erotismo macabro. Dopo Scars of Dracula (1970; Il marchio di Dracula), ...
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Greco, Emidio
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Leporano (Taranto) il 20 ottobre 1938. Un retroterra culturale raffinato e una volontà di riflessione critica e civile lo [...] del mondo di uno scrittore come L. Sciascia ha arricchito il cinema di G. di toni da giallo metafisico e congegni narrativi ben calibrati. filtrato ironicamente attraverso il genere poliziesco e in cui il ruolo insolito di un commissario omosessuale è ...
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Grune, Karl
Giovanni Spagnoletti
Attore e regista teatrale e cinematografico tedesco, nato a Vienna il 22 gennaio 1890 e morto a Bournemouth (Inghilterra) il 2 ottobre 1962. Attento e sagace osservatore [...] narrativa, G. è, a seguire le indicazioni di S. Kracauer (1947), l'iniziatore di un genere caratteristico del cinema di Weimar, il cosiddetto film di tanto confusa quanto appesantita da accenti patetici. Per di più, G. ritirò la firma dell'opera per ...
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Dudow, Slatan Theodor
Giovanni Spagnoletti
Regista tedesco, nato a Caribrod (nodo ferroviario sul confine tra Serbia e Bulgaria) il 30 gennaio 1903 e morto a Berlino Est il 12 luglio 1963. Autore tra [...] per l'impiego di 'dispositivi stranianti', che, assieme alla costruzione narrativa in crescendo (culminante trattato il tema dell'emancipazione femminile, fondando così un genere che avrebbe assunto grande importanza nel successivo evolversi del ...
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Burnett, W.R. (propr. William Riley)
Flavio De Bernardinis
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a Springfield (Ohio) il 25 novembre 1899 e morto a Santa Monica (California) il 25 aprile 1982. [...] di finezza descrittiva di ambienti e personaggi, ma anche plots e figure di fuorilegge che divennero capisaldi del generenarrativa si ritrova nell'altrettanto celebre Scarface (1932) di Howard Hawks, cui B. collaborò adattando un romanzo di ...
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Remake
Rifacimento di un film che a distanza di tempo intende ripeterne le caratteristiche emotive e spettacolari e, possibilmente, il successo, puntando soprattutto su nuove tecniche, su interpreti [...] da John Sturges nel 1960, The magnificent seven, I magnifici sette), di medium narrativo (risultato di passaggi dal cinema al teatro con ulteriore ritorno al cinema e da un genere all'altro è il musical Sweet Charity, 1969, Sweet Charity ‒ Una ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...