SIRIA.
Matteo Marconi
di Stefano Maria Torelli
Monica Ruocco
Giuseppe Gariazzo
– Demografia e geografia economica. Storia. Bibliografia. Letteratura. Bibliografia. Cinema. Bibliografia.
Demografia [...] al Cairo come Rašā ῾Umrān (n. 1964) che concilia la sua attività di scrittrice con quella di avvocato; e la siropalestinese Dīmā Yūsuf (n. 1986).
Anche la narrativa mette al centro delle sue preoccupazioni la situazione del Paese. Zakariyā Tāmir ...
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WENDERS, Wilhelm, detto Wim
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 14 agosto 1945. Dopo aver studiato medicina e filosofia, si dedicò, a Parigi, alla pittura e, a Monaco, [...] obbligati per una crescita delle emozioni, per uno svelamento delle passioni narrative. W. denuncerà poi di nutrire la stessa predilezione per il cinema hollywoodiano di tanti giovani spettatori in Der amerikanische Freund (L'amico americano, 1977 ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] titoli quali Poveri, ma belli (1957) di Dino Risi e che in un altro genere, il melodramma, vide le opere, talora un po' involute e non immuni da effettoni strappalacrime, e tuttavia dotate di un robusto impianto narrativo e di un legame con la buona ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] secondario rispetto al suo valore estetico, ponendo con ciò il dilemma proprio del genere. La messa in scena, congenita al cinema di finzione narrativo con attori, non è, né può essere, estranea al documentario. Per quanto reale e non manipolato ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] corretto legame che complessivamente desse però l'impressione di una continuità narrativa e visiva, come se le cose si svolgessero per la semiologia o semiotica, disciplina di tutto rispetto, che in genere però dette luogo nell'ambito delle arti ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] presta a fare da scenografia per un soggetto di finzione, ma in fondo coerentemente narrativo. Nel 1928, invece, una macchina da presa prodotti, che non potevano mancare di prodursi. Nessun genere, nemmeno quelli relativamente meno codificati, ...
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Iugoslavia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
Per 'cinema iugoslavo' si intende il cinema prodotto nella ex Iugoslavia o in parte di essa (dopo il 1991, infra) dal 1918 al 2002. Quando arrivò il cinema, [...] senza alcuno scavo psicologico). Dal punto di vista formale molti film puntarono sulla soluzione narrativa dell'affresco-epopea e se Paisà (1946) di Roberto Rossellini influenzò il genere resistenziale delle cinematografie dell'Est, queste ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] sulla sua ferrea e moderna dialettica, su una fantasia narrativa inesauribile, sul suo aspetto acqua e sapone. Quando e carismatico, non certo incline all’improvvisazione, sia pure digenio (si racconta che fece ripetere oltre trenta volte una ...
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Russia
Ornella Calvarese
Cinematografia
di Ornella Calvarese
Pochi mesi dopo la sua prima apparizione al Grand Café di Parigi, il cinema dei fratelli Lumière fece il suo ingresso nella capitale dell'Impero [...] . Nei primi anni Dieci passò al cinema un artigiano digenio, destinato a diventare il padre della cinematografia russa per confermando la propria vivacità immaginativa e la propria capacità narrativa, ha girato in coproduzione con la Francia un nuovo ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] nobilitare ogni palinsesto, con la garanzia di ascolti spesso alti. Più che come genere specificamente televisivo il cinema è stato ( di cinema prestigiosi chiamati a cimentarsi, e quasi sempre con successo, con strutture narrative e con modi di ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...