L’espressione discorso riportato viene usata per indicare il procedimento di riproduzione o rappresentazione di un discorso pronunciato in una situazione comunicativa diversa da quella in atto, ma anche [...] discorso riportato: il primo appartiene infatti alla finzione narrativa, il secondo a una situazione ipotetica, collocata da ostacoli di ogni genere, vere alte montagne: i miei anni e qualche mia ora (Italo Svevo, La coscienza di Zeno, Milano ...
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I puntini (detti anche puntini sospensivi) sono una piccola serie di punti (di solito tre: ‹...›) che, nella scrittura, segnalano il luogo in cui un discorso è stato interrotto o lasciato in sospeso (da [...] debitamente, e inutilmente, lagnati di ciò che tutti sanno: la palude di mediocrità della narrativa italiana, che i premi del curatore. Nella lingua letteraria i puntini hanno in genere un valore mimetico-espressivo, ottenuto anche per via iconica. ...
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Il termine enumerazione (dal lat. enumeratio «enumerazione») fa riferimento a un procedimento discorsivo, comune in ogni tipo di testo, sia scritto che orale, che prevede che un concetto generale venga [...] di tutti i tempi che le hanno riconosciuto efficacia argomentativa, descrittiva, narrativa, e le hanno così fatto assumere lo statuto di visti, con l’intenzione quindi di ripercorrere, in forma parodica, la retorica di un genere antico e serio come la ...
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Il plurale maiestatis (espressione lat.: «plurale di maestà») indica l’uso della prima persona del plurale (anziché del singolare) del verbo e dei corrispondenti aggettivi e pronomi personali e possessivi, [...] )
Altre varianti nell’uso del plurale per il singolare sono i cosiddetti plurale didattico e plurale narrativo. Tali due forme di plurale, comunque, hanno natura diversa dal plurale maiestatis esaminato finora: esse non servono infatti ad ‘accrescere ...
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La barzelletta è un breve racconto umoristico, circoscritto da un annuncio preliminare e da una battuta risolutiva. Viene in genere recitato oralmente da un partecipante alla conversazione, per muovere [...] quando è, in realtà, preparata; non necessita di costruzione narrativa; può essere impiegata per eludere una domanda impiegate (e re-impiegate) in ogni generedi discorso, in funzione di alleggerimento e captatio benevolentiae.
Campanile, ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] di quello che avrebbe potuto essere il fiorentino colto di inizio Duecento.
Tranne i casi particolari di continuità all’interno di un genere (per es., nella narrativa dei vari Bufalino, Consolo, Mari, o nella poesia di Zanzotto), spesso con finalità ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] orale alla scritta, da quella descrittiva alla narrativa, fino a quella più specificamente letteraria e genere. Come dire: “non ciiiii freeeeeeeegaaaaa niente” (Massimo Arcangeli, Figli (pasoliniani) di un Dio minore: le nuove “vite violente” di ...
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I due punti introducono una pausa intermedia tra il punto e la virgola e vengono usati per ottenere diverse funzioni sintattiche e testuali, come quelle dichiarativa, presentativa e argomentativa, o per [...] dei due punti all’interno dello stesso periodo è in genere sconsigliata, per quanto al riguardo non vi siano restrizioni interpuntive della narrativa italiana contemporanea, in Ead. (a cura di), Lessico, punteggiatura, testi. Ricerche di storia della ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] morfologia, la frequenza di metaplasmi di coniugazione e declinazione, di mutamenti digenere e di numero; nella sintassi, storica di Livio rivive tutto il passato di Roma, in una visione celebrativa delle virtù romane e in toni narrativi che toccano ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] pensa che la maggior parte della poesia didattica e narrativa italiana reca palesi influssi metrici, retorici, lessicali veneto, "prima che un fenomeno culturale e convenzione digenere letterario, dev'essere stato una esperienza comunicativa", nata ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...