AOSTA
C. Segre Montel
(lat. Augusta Praetoria Salassorum; franc. Aoste)
Città dell'Italia nordoccidentale e capoluogo della regione Valle d'Aosta. Colonia romana dal 25 a.C., A. fu fondata su un ampio [...] 'ambrosiana' della vittoria sull'arianesimo. In età carolingia venne ricostruita la sola parte orientale in forma di cappella con nartece; una seconda ricostruzione, a cappella più allungata con portico laterale, è databile ai secc. 11°-12°, dopo un ...
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TERRACINA
A. Bonanni
(Tarracina nei docc. medievali)
Città del Lazio meridionale (prov. Latina), che occupa il centro del golfo esteso dal monte Circeo a Gaeta e che costituì nell'Antichità il passaggio [...] rampa Braschi. L'impianto trinave, realizzato con colonne di spoglio - riutilizzate nel baldacchino settecentesco della cattedrale - era preceduto da un nartece a tre archi sormontato da un piano con loggia, pure a tre luci, e da un campanile a vela ...
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MISTRA
C. Barsanti
MISTRÀ (gr. ΜυστϱᾶϚ, ΜυξηθϱᾶϚ)
Villaggio della regione greca della Laconia, nel Peloponneso meridionale, nei cui pressi si stendono i resti dell'omonima città medievale posta sulla [...] disegnati. Una serie di affreschi di notevole qualità decora anche le pareti della cappella funeraria sul lato nord del nartece con le tombe del fondatore Pacomio e del despota Teodoro II, divenuto monaco nel 1407. Sulle pareti della cappella ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni orientali. Il monastero
Andrea Paribeni
Il monastero
Con il termine “monastero” viene indicato, in generale, un complesso di strutture [...] poco dopo, in quello di Vatopedi. Con l’aggiunta delle cappelle funerarie laterali (parekklesia) e l’ampliamento del nartece (litè), la Grande Lavra si impose come il modello caratteristico del katholikòn atonita adottato in numerosi monasteri di età ...
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BELUS
M.A. Lala Comneno
Zona della Siria settentrionale, compresa tra le città di Apamea, Antiochia, Kyrrus e Aleppo, così chiamata dall'antico nome del massiccio o altopiano calcareo, e formata dalle [...] e dello stesso potere imperiale, rilevabile in più di una chiesa con una precisa committenza; compaiono infatti absidi sporgenti e narteci strutturati autonomamente, come nelle coeve chiese bizantine, a Qalb-Lōze, Turmānīn, Qal῾at Sim῾·an, S. Foca di ...
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Vedi NASSO dell'anno: 1963 - 1995
NASSO (v. vol V, p. 354)
G. Gruben
È la maggiore delle isole Cicladi (428 km2), ed è attraversata da N a S da una catena montuosa, dell'altezza massima di 1000 m, che [...] di colonnine con gallerie sopraelevate il tempio urbano di Apollo fu trasformato in un'ampia basilica: il pronao divenne il nartece, nella soglia arcaica fu ricavata una porta larga solo 90 cm, la parete posteriore fu sfondata dall'abside. Un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'eredita antica e la civilta figurativa del cristianesimo
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’arte tardoantica e quella [...] era trasferita dal 402, lasciando Milano, più difficile da difendere militarmente. Il piccolo edifico era inizialmente connesso al nartece della vicina basilica di Santa Croce, patrocinata da Galla Placidia, imperatrice reggente dal 425 al posto del ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Serbia
Ciro Lo Muzio
La serbia
Secondo l’opinione prevalente, Serbi (srbi) è etnonimo derivato da una radice [...] queste, l’aggiunta di due absidi a nord e a sud del naòs (caratteristica delle chiese del monte Athos) e di un nartece coperto da una cupola (ad es., nella chiesa del monastero di Ljubostinja); frequente è la copertura a cinque cupole (già adottata a ...
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GOTICA, ARTE
Marcel AUBERT
Pietro TOESCA
. Sorta in Francia verso la metà del secolo XII, l'arte gotica si propagò e si svolse per tutta Europa, eccettuate le regioni bizantine, da allora fino alla [...] intraprese a ricostruire la chiesa. I lavori cominciarono verso il 1132 e nel 1140 si consacrò il portale occidentale e il nartece: il coro era terminato quattro anni dopo.
Nella seconda metà del sec. XII si elevarono le cattedrali di Noyon, Senlis ...
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PORTICO (lat. porticus; gr. στοά)
Giacomo GUIDI
Bruno Maria APOLLONJ
Edificio, in generale, di forma rettangolare, generalmente molto allungata, che, almeno dalla parte di uno dei lati lunghi, si [...] sacra una funzione comune si diffonde con il tempo l'uso di altre voci tra loro similari, quali in particolare il nartece e il protiro. Dei portici del periodo paleocristiano rari esemplari sono giunti fino a noi, ma abbiamo spesso, oltre che memoria ...
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nartece
nartèce s. m. [dal lat. narthex -ēcis, gr. νάρϑηξ -ηκος, che aveva i sign. 2 a e b]. – 1. In architettura, parte della basilica paleocristiana e bizantina riservata ai catecumeni e ai penitenti: è costituita da un vestibolo per lo...
endonartece
endonartèce s. m. [comp. di endo- e nartece]. – Termine usato talora in architettura per indicare il nartece quando è interno alla facciata anziché esterno.