L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni orientali. Il monastero
Andrea Paribeni
Il monastero
Con il termine “monastero” viene indicato, in generale, un complesso di strutture [...] poco dopo, in quello di Vatopedi. Con l’aggiunta delle cappelle funerarie laterali (parekklesia) e l’ampliamento del nartece (litè), la Grande Lavra si impose come il modello caratteristico del katholikòn atonita adottato in numerosi monasteri di età ...
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BELUS
M.A. Lala Comneno
Zona della Siria settentrionale, compresa tra le città di Apamea, Antiochia, Kyrrus e Aleppo, così chiamata dall'antico nome del massiccio o altopiano calcareo, e formata dalle [...] e dello stesso potere imperiale, rilevabile in più di una chiesa con una precisa committenza; compaiono infatti absidi sporgenti e narteci strutturati autonomamente, come nelle coeve chiese bizantine, a Qalb-Lōze, Turmānīn, Qal῾at Sim῾·an, S. Foca di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Serbia
Ciro Lo Muzio
La serbia
Secondo l’opinione prevalente, Serbi (srbi) è etnonimo derivato da una radice [...] queste, l’aggiunta di due absidi a nord e a sud del naòs (caratteristica delle chiese del monte Athos) e di un nartece coperto da una cupola (ad es., nella chiesa del monastero di Ljubostinja); frequente è la copertura a cinque cupole (già adottata a ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] , 1992). Questi ultimi sono costituiti da un architrave (attualmente murato nell'angolo nordoccidentale del vano meridionale del nartece della chiesa inferiore), da due colonne antiche, riutilizzate e rilavorate, e da due capitelli 'a giorno', quello ...
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TREVIRI
E.D. Schmidt
(ted. Trier; lat. Augusta Treverorum)
Città della Germania occidentale, nel Rheinland-Pfalz, sorta in una valle lungo il corso della Mosella.
In posizione strategica, posta all'intersezione [...] la corte centrale voltata, le gallerie servivano da navatelle e le stanze delle torri erano utilizzate rispettivamente come nartece e coro. L'arcivescovo Alberone (1131-1152) aggiunse negli ultimi anni del suo governo un coro indipendente, poligonale ...
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ATHOS
P.L. Vocotopulos
Massiccio montuoso situato nella parte orientale della penisola calcidica, caratterizzato dalla presenza di un vasto insediamento monastico costituito da venti monasteri maggiori [...] infatti di tre elementi che ne diventano la caratteristica peculiare: le absidi laterali o cori, le litae, ampi narteci, e le cappelle laterali. Sull'origine di questa tipologia architettonica sono state formulate diverse ipotesi. Alcuni studiosi la ...
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WILIGELMO
A.C. Quintavalle
Scultore attivo tra la fine del sec. 11° e il terzo decennio del 12° in Italia settentrionale.W. è documentato da una delle prime firme della storia della scultura occidentale, [...] è stato ipotizzato (Gandolfo, 1989), la cattedrale precedente l'attuale doveva avere un orientamento parzialmente diverso e un nartece coperto a volte. La ricostruzione dunque del nuovo edificio lanfranchiano partì dall'abside ma anche dalla facciata ...
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RUSSIA
V. Potin
(russo Rossija; Rus' nei docc. medievali)
Vasta regione dell'Europa orientale che dall'istmo ponto-baltico si estende fino ai monti Urali. Dal punto di vista politico, il termine designa [...] non sono liberi nello spazio, ma sono fusi con gli spigoli interni delle absidi. Di frequente si rinunciò a un nartece occidentale separato, oppure questo venne sostituito da un piccolo atrio di ingresso a tre lati (cattedrale della Natività della ...
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PORTOGALLO
M. Crusafont i Sabater
(portoghese Portugal)
Stato europeo, con capitale Lisbona, situato nella parte occidentale della penisola iberica. Abitata prima della conquista romana da popolazioni [...] navata molto ampia e voltata, con cappelle laterali più basse della cappella maggiore, e da una grande torre-nartece davanti alla facciata, che le conferiva l'aspetto di fortificazione. Questo ultimo elemento architettonico è comune ad altre chiese ...
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COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] classicismo d'intonazione più pacata riferibile invece al Vassalletto, subito esteso ai colonnati ionici dell'interno e del nartece e, successivamente (forse sotto la guida di un secondo esponente della famiglia), anche ai plutei pressoché identici a ...
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nartece
nartèce s. m. [dal lat. narthex -ēcis, gr. νάρϑηξ -ηκος, che aveva i sign. 2 a e b]. – 1. In architettura, parte della basilica paleocristiana e bizantina riservata ai catecumeni e ai penitenti: è costituita da un vestibolo per lo...
endonartece
endonartèce s. m. [comp. di endo- e nartece]. – Termine usato talora in architettura per indicare il nartece quando è interno alla facciata anziché esterno.