Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] olio delle lampade, deposte in armature di metallo o in ‘canestri’ d’argento a traforo. Il v. fu poi sempre più adoperato nelle tessere senza restringimento laterale: il v., sotto forma di nastro continuo, è spinto a sollevarsi attraverso una fessura ...
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Biologia
Il processo o l’insieme dei processi mediante i quali gli esseri viventi perpetuano la propria specie, producendo nuovi individui che ripetono ciclicamente le medesime fasi di sviluppo fino al [...] ecc., che siano stati registrati su un disco, un nastro magnetico, un supporto di memoria digitale ecc. (➔ suono . fotografici
Il sistema di r. fotografica su pellicola, agli alogenuri d’argento, è quello usato da più tempo (➔ fotografia), anche se la ...
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Chimica e industria
Prodotto industriale fabbricato con sostanze fibrose diverse, ridotte in pasta umida e quindi in fogli sottili e flessibili per vari usi, specialmente per scrivervi, stamparvi o involgere.
Cenni [...] larghezza di circa 1 m e facevano pochi metri di nastro al minuto. Le macchine moderne possono arrivare a 10 m di c. comune cui si fa aderire un foglio sottilissimo d’argento (o di stagno o d’alluminio) o di similoro; c. assorbente, di grande ...
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VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi [...] corrispondente a 1/4 di quella con cui si solleva il nastro: in tal modo essi non agiscono trainando, ma frenando e formano simboli e iscrizioni agonistiche, dedotte forse da originali d'argento. Senza figurazioni, ma altresì notevoli per lo stile ...
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Giacimento di minerali utili, con il complesso delle opere e delle attrezzature per il suo sfruttamento. Le m. si distinguono dalle cave per il tipo di materiali estraibili; sono considerati m. i giacimenti [...] antichità classica erano sfruttate m. di oro, di argento, di piombo, di ferro, ma, dati i continuo con trasportatori a nastro gommato è assai diffuso sia più generale, da uno o più pozzi d’entrata d’aria fresca, dalle gallerie di afflusso, dalle ...
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FRENI, Elio Rocco
Giulio Boi
Nacque a Gramolazzo di Minucciano, in Garfagnana, il 27 sett. 1927 da Letterio, perito industriale, e da Olga Orlandini. Trasferitosi ben presto con la famiglia a Montevecchio, [...] la lega liquida di piombo, zinco e argento su soda caustica e piombo fuso; il tutto . I getti, trasferiti con nastro trasportatore, venivano poi raccolti in 36 anni, direttore del più grande centro metallurgico d'Italia per il piombo.
Le ricerche e i ...
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nastro
s. m. [dal got. *nastilō «cinghia»]. – 1. a. Tessuto liscio o operato, di piccola altezza, comunem. di seta o di cotone, fabbricato con particolari telai e usato per guarnizioni, orlature, legature: un metro, un pezzo di n.; orlare,...
nastrino
s. m. [dim. di nastro]. – Nastro di piccole dimensioni, sia nel senso della larghezza sia nella lunghezza; usato soprattutto in senso proprio, e meno spesso in qualcuno dei sign. estens. e figurati. In partic., il distintivo in forma...