Durano, Giustino
Nicoletta Ballati
Attore teatrale e cinematografico, nato a Brindisi il 5 maggio 1923 e morto a Roma il 18 febbraio 2002. Esuberante, eccentrico, dotato di insolita espressività e mimica, [...] piano, come in La vita è bella (1997) diretto da Roberto Benigni, per il quale venne premiato nel 1998 con il Nastrod'argento.
Formatosi nell'ambito del teatro di varietà e della radio, si fece conoscere dal pubblico nel 1953 con lo spettacolo Il ...
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Bartolini Salimbeni Vivaj, Giancarlo
Sabina Tommasi Ferroni
Costumista e scenografo cinematografico e teatrale, nato a Firenze il 4 novembre 1916 e morto a Roma il 17 gennaio 2000. Le arti figurative, [...] ottenne un importante riconoscimento nel 1971 vincendo il Nastrod'argento per Il giardino dei Finzi Contini (1970) di a film di genere (peplum, cappa e spada, film d'avventura), diretti da registi come Luigi Capuano, Carlo Ludovico Bragaglia ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] riprendere e proiettare le immagini fissate sul nastro sensibile mediante un sistema ottico-meccanico a cosiddetto western all’italiana, S. Leone, del genere giallo, D. Argento.
Gli anni 1960 furono caratterizzati anche da un autentico interesse ...
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Festival e premi cinematografici
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I festival
Nel 1932, con l'intento di far conoscere i prodotti migliori di un cinema inteso come forma d'arte, nacque il primo tra i festival cinematografici di prestigio, [...] e il box office, e accorgendosi talvolta in ritardo dei suoi talenti.
In Italia i due premi più significativi sono i Nastrid'Argento e i David di Donatello. Questi ultimi, che furono istituiti nel 1955 da I. Gemini, presidente dell'AGIS, e così ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] morti viventi) di Romero e Rosemary's baby (Rosemary's baby ‒ Nastro rosso a New York) di Roman Polanski. Nel film di Romero, scimmia, Roma 1979.
S. King, Danse macabre, New York 1981.
D. Argento, Mostri & C., Roma 1982.
F. Giovannini, Il libro ...
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Sviluppo e stampa
Mario Bernardo
Serie di operazioni di carattere chimico-fisico che portano a rivelare l'immagine fotografica e la rendono proiettabile. Nel cinema si opera in due tempi: con lo sviluppo [...] , si tratta della trasformazione in argento metallico o in colorante del sale d'argento impressionato dalla luce. Il procedimento collanti a freddo oppure a caldo (a volte con nastro adesivo trasparente), vanno a formare rulli di dovuta lunghezza. ...
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Pellicola
Redazione
La p. è il mezzo impiegato nel cinema per realizzare documentazioni filmate con funzioni diverse nelle fasi della produzione e della distribuzione: dalla ripresa delle immagini, [...] duplicato del negativo originale. Essa è un lungo nastro, o striscia, di triacetato di cellulosa o poliestere di emulsione sensibile alla luce, in cui microcristalli di alogenuri d'argento sono dispersi in una soluzione gelatinosa trasparente. La p. ...
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nastro
s. m. [dal got. *nastilō «cinghia»]. – 1. a. Tessuto liscio o operato, di piccola altezza, comunem. di seta o di cotone, fabbricato con particolari telai e usato per guarnizioni, orlature, legature: un metro, un pezzo di n.; orlare,...
nastrino
s. m. [dim. di nastro]. – Nastro di piccole dimensioni, sia nel senso della larghezza sia nella lunghezza; usato soprattutto in senso proprio, e meno spesso in qualcuno dei sign. estens. e figurati. In partic., il distintivo in forma...