KEF, El
A. Paribeni
(lat. Sicca Veneria; arabo classico al-Kāf)
Centro della Tunisia, a km. 170 a S-O della capitale, disposto sulle propaggini sudoccidentali del Dir el-Kef, non distante dagli uadi [...] profano o ancora dichiaratamente pagano. Con la diffusione della religione cristiana K. mantenne un ruolo di rilievo: città natale del polemista cristiano Arnobio il Vecchio (m. nel 327 ca.), divenne sede episcopale a partire almeno dalla metà ...
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CHIESA, Francesco
Angela Guerra
Nacque a Sagno (Canton Ticino) il 2 marzo 1780 da Andrea e Francesca Maggi. Fu pittore ornatista, svizzero di nazionalità, ma lombardo per formazione artistica.
Studiò [...] padre di Innocente".
Una serie di disegni di Luigi Sabatelli, professore di pittura a Brera (1807), conservati nella casa natale del C. a Sagno, confermerebbero una persistenza anche in ambito provinciale di legami culturali con la scuola neoclassica ...
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ITALIA, Angelo
Maria Grazia D'Amelio
Nacque a Licata, presso Agrigento, l'8 maggio 1628 da Francesco e da Lisabetta.
La sua prima formazione avvenne sotto la guida del padre, attivo a Licata in qualità [...] spiegabile altrimenti, fin dai suoi primi progetti (Giuffrè, p. 147).
L'esordio dell'I. sarebbe avvenuto nella sua città natale, dove per la chiesa di S. Angelo avrebbe approntato la facciata, compiuta, però, solo in parte (Carbonelli, 1963, p ...
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BELLINI, Filippo
Alberto Rossi
Nacque a Urbino tra il 1550 e il 1555: pur non avendone, l'assoluta certezza, lo si è sempre pensato scolaro di Federico Barocci. Certo è che le influenze barocceséhe [...] Domini di Urbino gli diede un acconto per una Crocifissione; cinque anni più tardi lo troviamo ancora impegnato nella città natale per un ciclo di affreschi nell'oratorio della Compagnia della Morte. Di tali opere giovanili è oggi scomparsa ogni ...
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BENIGNI
Mario Natalucci
Di questo pittore marchigiano, che pure ha dato alle sue opere un'impronta personale che lo distingue dalle correnti regionali del tempo, ci mancano i dati biografici e non è [...] tra la seconda metà del sec. XVII e la prima del XVIII e che abbia soprattutto lavorato in Fermo, verosimilmente sua città natale.
Secondo il Ricci, il B. uscì dalla scuola del Pomarancio, ma la sua maniera accusa evidenti influssi del Caravaggio. L ...
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CELI, Placido
Laura Gigli
Nacque a Messina verso il 1649. Le notizie sulla sua vita sono fornite dal contemporaneo F. Susinno. Iniziò a studiare sotto la guida di Agostino Scilla, noto pittore e filosofo [...] quindi a Roma, dove si trattenne per un breve periodo, perché si ammalò d'itterizia e fu costretto a tornare nella città natale, dove ebbe dal console di Francia la commissione per un dipinto raffigurante il Tempio della salute con l'Aurora, che fu ...
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Giorgione
Caterina Volpi
Natura e sentimento
Le opere del pittore veneto Giorgione, attivo alla fine del Quattrocento, colpiscono per la qualità del colore e per la capacità dell'artista di comunicare [...] sua formazione, solo che probabilmente studiò la pittura con un allievo del grande artista Giovanni Bellini. Per la sua città natale Giorgione eseguì due opere molto diverse. La prima è un affresco di un solo colore (monocromo) del salone di casa ...
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COLLINA (Collina Graziani), Giovanni
Monica Manfrini Orlandi
Nacque a Faenza il 28 agosto 1820 da Giacomo e da Pasqua Galanti. Giovanissimo, nel 1832 fece le sue prime esperienze in campo ceramico alla [...] stessa esigenza di perfezionarsi e approfondire le proprie conoscenze artistiche che aveva spinto tanti faentini ad abbandonare la città natale, lo portò nell'anno 1840 a Firenze, dove, probabilmente per consiglio dei Ballanti, seguì per quattro anni ...
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OTTMARSHEIM
R. Lehni
Cittadina francese dell'Alsazia (dip. Haut-Rhin), dove sorge la chiesa dedicata ai ss. Pietro e Paolo, già appartenente all'abbazia benedettina di Sainte-Marie.In ragione della [...] , fu consacrata dal papa alsaziano s. Leone IX (1049-1054) nel corso di uno dei viaggi che egli compì nella sua regione natale tra il 1049 e il 1051. In questi anni l'edificio doveva dunque essere già completato o quasi. L'analisi dendrocronologica ...
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Ávila Città della Spagna, nella Castiglia-León.
Storia
Di origine fenicia, colonia romana, fu sede vescovile dal 4° sec. e centro del movimento priscillianista (➔ Priscilliano); passata agli Arabi nel [...] monumentale e un complesso di opere: la cattedrale di tipo cluniacense; chiese romanico-gotiche; il Convento di s. Teresa, costruito sul luogo della casa natale della santa, e quello dell’Incarnazione dove visse a lungo (➔ Teresa di Gesù, santa). ...
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natale
agg. e s. m. [lat. natalis «natalizio, che riguarda la nascita», der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»; nel sign. 3, ricalca il lat. natales]. – 1. agg. Detto del luogo dove uno è nato, sinon. di nativo: la terra n.; Mia natal...
natalita
natalità s. f. [dal fr. natalité, der. di natal «natale, relativo alla nascita»]. – Il fenomeno delle nascite, soprattutto in quanto oggetto di rilevamenti statistici; quindi anche quantità, assoluta o relativa, delle nascite in un...