BARISINI, Tomaso
S. Castri
(o Tomaso da Modena)
Pittore attivo in Italia settentrionale tra il secondo e il terzo quarto del sec. 14°, più conosciuto come Tomaso da Modena; nacque infatti a Modena tra [...] del notaio Pietro di Nonantola, da cui ebbe il figlio Bonifacio. Il matrimonio modenese, rafforzando i legami di Tomaso con la città natale, induce a credere che egli non abbia più fatto ritorno a Treviso. Il 9 marzo 1368 è citato per l'ultima volta ...
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GALLACCINI (Gallacini), Teofilo
Fabio Cosentino
Figlio di Claudio e di Eufrasia d'Ansano Molandi, nacque a Siena il 22 sett. 1564. Fu avviato allo studio della grammatica e della retorica dai padri [...] seguì le orme del padre e Bernardino diventò giureconsulto e conservò i testi manoscritti del padre.
Nella città natale il G. frequentò molti eruditi tra cui Celso Cittadini, storico e antiquario, Francesco Piccolomini, filosofo, e Giulio Mancini ...
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GATTI, Oliviero
Matteo Lafranconi
Non si conoscono gli estremi biografici di questo incisore, originario di Piacenza ma operante prevalentemente a Bologna tra l'ultimo decennio del Cinquecento e la [...] figlia dell'artista.
Con il trasferimento a Bologna, non dovettero tuttavia cessare i rapporti del G. con la città natale, come dimostra la nota serie di quattro incisioni tratte dagli affreschi realizzati dal Pordenone nella chiesa piacentina di S ...
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BONOLA, Giorgio
Maria Mrozinska
Nacque a Corconio, sopra il lago d'Orta, nel Novarese, il 26 luglio 1657, da Rocco e Lucia Lorella di Vacciaghetto. La famiglia, da tempi remoti, possedeva terre nella [...] (o Martelli) di Miasino: da allora la sua vita si svolse tra Milano (abitava in parrocchia di S. Satiro) e la terra natale. Nel 1691, a fianco di G. Pallavicini, il B. iniziò gli affreschi nella chiesa milanese di S. Alessandro in Zebedia: sono opere ...
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DALLE CATENE, Gian Gheramo
Massimo Ferretti
Figlio di Antonio da Parma, ma residente a Modena "ab infantia", è documentato come pittore fra il 1520 e il 1533. Il 25 marzo 1520 "Zangirardo Cathena pictore [...] dalla seconda opera documentata, l'Assunta dell'altare Beliardi in S. Pietro, che il pittore s'impegnò a consegnare per il Natale del 1528 e che era già collocata nell'aprile del 1530.
I modelli begarelliani e dosseschi sono ripresi in maniera più ...
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BORONI
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Famiglia di argentieri, orafi e bronzisti originari di Vicenza e operosi a Roma nel secolo XVIII e oltre.
Bartolomeo, nato a Vicenza nel 1703, dagli archivi dell'università [...] : tutto è scomparso nel periodo francese. Nel 1775 Pio VI gli ordinò lo stocco, e il cinturone che nella notte di Natale furono donati a fra' Emanuele de Rohan, gran maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta: lo stocco, lungo cinque piedi, è ...
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D'ANNA, Baldassarre
Serena Romano
Nacque a Venezia intorno al 1560, da una famiglia di mercanti fiamminghi residenti in città. È citato per la prima volta nella fraglia dei pittori veneziani nel 1593.
Nonostante [...] di Palma il Giovane, maestro soprattutto per l'impianto e per i chiaroscuri. L'attività del maestro per la città natale è, tuttavia, quasi completamente perduta. Si era trattato, invece, di un gruppo abbastanza cospicuo di opere, di cui abbiamo ...
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OPICINO de Canistris
M. Camille
Storico, ecclesiastico, miniatore e calligrafo, nato nei pressi di Pavia il 24 dicembre 1296 e attivo principalmente ad Avignone come scrivano nella Penitenzieria apostolica.Autore [...] non è solo demonizzata, ma anche sessualizzata: Venezia è raffigurata e descritta come i genitali femminili e la città natale di O., Pavia, è spesso contrassegnata da una replica in formato miniaturistico dell'immagine dei due grandi continenti nell ...
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CARONESI, Ferdinando
Luciano Tamburini
Nato a Veddo (frazione di Maccagno Superiore in provincia di Varese) l'11 ottobre del 1794 da famiglia di muratori, probabilmente emigrò con essi in cerca di lavoro [...] il concorso bandito dal comune di Chambéry per un mercato coperto (ultimato nel 1849) e curò il restauro e il riadattamento della casa natale a Veddo. Del 1840 è il progetto degli altari di S. Anna e S. Francesco di Sales nel santuario della Beata ...
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BAZZICALUVA (Bazicaluva, Bezzicaluve), Ercole
Alfredo Petrucci
Attivo a Firenze dalla prima metà del sec. XVII; nella dedica in data 24 ott. 1638 al granduca di Toscana di una sua serie di "pochi e [...] , in onore dei cavalieri di S. Stefano vittoriosi sui Turchi, che sembra incisa nel 1661. Così il nome della città natale ricompare alla fine nei rami incisi dal Bazzicaluva.
Il mondo ideale e formale del B. si forma prevalentemente nel ricordo di ...
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natale
agg. e s. m. [lat. natalis «natalizio, che riguarda la nascita», der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»; nel sign. 3, ricalca il lat. natales]. – 1. agg. Detto del luogo dove uno è nato, sinon. di nativo: la terra n.; Mia natal...
natalita
natalità s. f. [dal fr. natalité, der. di natal «natale, relativo alla nascita»]. – Il fenomeno delle nascite, soprattutto in quanto oggetto di rilevamenti statistici; quindi anche quantità, assoluta o relativa, delle nascite in un...