Pittore e scultore russo (Char´kov 1885 - Mosca 1953). Esponente dell'avanguardia russa degli inizi del 20° sec., legò il suo nome alla realizzazione del progetto per il Monumento alla Terza Internazionale [...] sviluppare il progetto Letatlin, sorta di macchina volante, sintesi tra arte e tecnologia. Dopo il 1932, tornò a dipingere naturemorte e nudi ispirati alla pittura degli antichi maestri e si interessò in particolare alla scenografia e alla grafica. ...
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Pittore (Cortona 1883 - Parigi 1966). A Roma dal 1899, conobbe U. Boccioni e G. Balla che lo introdusse alla tecnica divisionista. Stabilitosi nel 1906 a Parigi (dove trascorse, con intervalli, la maggior [...] giunse alla definizione di calibrati ritmi compositivi nei quali temi desunti dalla commedia dell'arte, ritratti e naturemorte con frammenti dell'antico, appaiono immersi in atmosfere metafisiche di luce mediterranea. Dagli anni Venti, segnati anche ...
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Pittore (Barcellona 1893 - Palma di Maiorca 1983). Studiò alla Scuola di belle arti di Barcellona e con F. Galí; frequentò l'ambiente dadaista che ruotava intorno alla personalità di F. Picabia. Dopo un [...] 1919, Parigi, Mus. Picasso), il Nudo con lo specchio (1919, Düsseldorf, Kunstsam. Nordrhein-Westfalen) e varie naturemorte che nella geometrizzazione e semplificazione degli oggetti mostrano un'adesione ai metodi cubisti. Nel 1924 con la Terra arata ...
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À rebours Romanzo (1884) dello scrittore francese, di origine olandese J.-K. Huysmans (1848-1907). La figura del protagonista, Jean des Esseintes, può essere considerata quella dell'esteta per antonomasia.
Approfondimento [...] o dalla melanconia, nelle sue espressioni più paradossali, tutto questo l'Huysmans rende con la minuzia d'un pittore olandese di naturemorte, ma non scopre per primo: il merito della scoperta - se merito vuol chiamarsi - spetta al Baudelaire e al ...
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Cultura figurativa, sviluppatasi nel 15° e 16° sec., che accomuna gli artisti attivi nella vasta regione comprendente, oltre alle Fiandre propriamente dette, anche Artois, Hainaut, Namur, Zelanda e Olanda, [...] italiana, acquisendone l'impostazione più essenziale e monumentale. Si sviluppò la tradizione della pittura di genere (naturemorte, animali, ma soprattutto paesaggi e ritrattistica), che ebbe grande impatto in tutta Europa e nei secoli successivi ...
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Pittore austriaco (Pöchlarn sul Danubio 1886 - Montreux 1980). Tra i principali esponenti dell'espressionismo, la sua opera è vastissima: i suoi ritratti, nell'esasperazione del segno e del colore, sorprendono [...] grandi composizioni che tendono a esprimere tutta la sofferenza e l'angoscia dell'umanità moderna, mentre nelle naturemorte gli oggetti assumono una vita intensa e quasi spasmodica (Flutti in Amburgo, 1962, Amburgo, Kunsthalle). Nelle grandi ...
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Pittore francese (Cuiseaux, Saône-et-Loire, 1868 - La Baule, Loire-Inférieure, 1940). V., che dal 1892 fece parte del gruppo detto dei nabis o enflammés, fu autore di ritratti virili (Théodore Duret) e [...] (dal 1888) all'Académie Julian, dove conobbe Sérusier, Bonnard e molti dei futuri Nabis. Dopo una serie di ritratti e di naturemorte, dipinti intorno al 1888, nei quali il riferimento all'arte di Corot e Chardin è evidente, V. sotto l'influsso dell ...
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Scultori francesi (Anne, nata Houllevigue, n. Marsiglia 1942; Patrick, n. Nantes 1942). I P. hanno affrontato una ricerca che ha come motivi costanti architettura, archeologia e mitologia, metafore della [...] di Celle; Giove e Encelado, 1982-83, Antibes, Musée Picasso), le foto di grandi dimensioni degli anni Novanta (naturemorte di oggetti, parole incise su petali), le complesse installazioni come The shadow of Gradiva: a last excavation campaign ...
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Regista belga (n. Bruges 1952). Dopo studi di regia all'Istituto nazionale superiore delle arti e dello spettacolo a Bruxelles, nel 1974 fondò il Théâtre de la Balsamine, gruppo indipendente che non operava [...] autrice: L'inauguration (1982), Est-ce que tu dors? (1984), La théorie du mouchoir (1987), Les chutes du Niagara (1991), Naturemorte (1995). Nel 1998 ha presentato Et de toutes mes terres rien ne me reste que la longueur de mon corps, ambiziosa ...
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Storico dell'arte polacco naturalizzato francese (Varsavia 1901 - Bréval, Yvelines, 1991). Studiò storia dell'arte a Londra e quindi a Parigi (1925-28), dove entrò in contatto con H. Focillon. Dal 1929, [...] di dipinti (del Louvre, del Metropolitan Museum, dell'Ermitage) e a cataloghi di mostre, ha pubblicato, tra l'altro: La naturemorte de l'antiquité à nos jours (1952, con edizioni in varie lingue; 2ª ed. rivista 1985); Enguerrand Quarton: le peintre ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...