vermo
Emilio Pasquini
Metaplasmo di declinazione rispetto al sostantivo latino della terza, il cui normale continuatore in -e è assente in Dante (anche se qualche copista l'adotta, come Po Vat, in Pg [...] sole occorrenze (per giunta dislocate in altro registro semantico), e ne annovera invece quattro nella prima.
Tale connotazione di nausea resta soltanto implicita in If XXIX 61 li animali, infimo al picciol vermo; emerge per contro in pieno rilievo ...
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assuefazione
Diminuzione, in seguito a ripetute assunzioni, degli effetti farmacologici e tossici sull’SNC di un farmaco o di una sostanza di abuso. Per provocare effetti di intensità costante è pertanto [...] (per es., la riduzione, nel tempo, dell’insonnia da caffeina e degli effetti neurovegentativi della nicotina, quali nausea e vertigini, o ancora degli effetti ipnotico-sedativi delle benzodiazepine e di alcuni antiepilettici) Infine, l’a. si ...
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steatosi epatica
Valeria Guglielmi
Condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di lipidi negli epatociti e che rappresenta la più comune risposta del fegato a un insulto lesivo. Una steatosi [...] e della fosfatasi alcalina ed è potenzialmente reversibile. La steatosi microvescicolare si manifesta in maniera acuta, con affaticamento, nausea, vomito, presto seguiti dall’ittero, dall’ipoglicemia e dal coma, ma, è anch’essa reversibile se il ...
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glioblastoma
La forma più frequente di neoplasia primitiva cerebrale; rappresenta anche la forma più maligna di neoplasia astrocitaria. L’incidenza in Europa e in America Settentrionale è di ca. 3÷4 [...] Sintomatologia
La sintomatologia clinica è legata, nella maggioranza dei casi, all’aumento della pressione intracranica (cefalea, nausea/vomito, edema papillare). In un terzo circa dei pazienti si manifesta con crisi epilettiche. Macroscopicamente il ...
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IMA (sigla di Infarto Miocardico Acuto)
Enrico Barbieri
Necrosi del muscolo cardiaco a seguito di occlusione acuta di un vaso coronarico. Patogenesi. Varie sono le cause di occlusione coronarica. La [...] a sede retro sternale, irradiato o meno all’arto superiore sinistro o al giugulo, accompagnato da sudorazione profusa, pallore, nausea, di durata superiore a 15÷20 minuti e non sensibile alla somministrazione di nitroderivati. L’esperienza clinica ha ...
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cefalosporina
Paolo Tucci
Farmaco chemioterapico antibatterico appartenente alla famiglia degli antibiotici betalattamici. Generalmente, le c. vengono suddivise, ai fini clinici, in generazioni (➔ antibiotico): [...] una sindrome caratterizzata da vasodilatazione (specie a livello della faccia e del collo), cefalea, ipotensione, tachicardia, nausea, vomito. Le c. possono causare reazioni allergiche in alcuni pazienti sensibili alle penicilline (allergia crociata ...
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Romanziere, drammaturgo e filosofo francese (Parigi 1905 - ivi 1980). Pensatore tra i più significativi del Novecento, la sua filosofia si riallaccia alla fenomenologia di E. Husserl e all'analitica esistenziale [...] e nella storia.
Opere letterarie
Strettamente legata alla speculazione filosofica è l'opera letteraria di S., a cominciare dal romanzo La nausée, pubbl. nel 1938 (trad. it. 1947), cui seguirono la già citata raccolta di novelle Le mur e il ciclo di ...
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VAIUOLO (fr. petite-vérole; sp. viruelas; ted. Pocken; ingl. small pox)
Cesare FRUGONI
Nino BABONI
Cesare SIBILLA
Malattia infettiva epidemica trasmissibile per contagio diretto. L'agente etiologico [...] infezione generale: sete ardente, polso e respiro frequentissimi, grande prostrazione delle forze, inappetenza assoluta, frequentemente nausea e vomito. Spesso faringiti, mali di testa atroci, vertigini, ecc., spesso dolori alla colonna vertebrale ...
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Sensazione particolare per la quale la coscienza è avvertita che agenti dannosi o stimoli in qualche modo eccessivi colpiscono il corpo, o che la funzione di questo è turbata. I tipi principali di dolore [...] da crisi di dolori violentissimi localizzati specialmente alla regione orbito-temporale, quasi sempre unilateralmente, accompagnate da nausea, vertigini, fotofobia, e senso generale di grave malessere; i dolori da lesione del talamo ottico, di ...
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OSSIURIASI
Agostino PALMERINI
. È il complesso dei fatti morbosi dovuti alla infestazione degli ossiuridi (v.) frequente nell'uomo (in tutti i climi, in tutte le età, ma specialmente nei bambini), più [...] . Corrispondentemente assai varia è la sintomatologia che nei casi conclamati comprende disturbi diversi: dispeptici (nausea, vomito, tenesmo, dolori addominali, ecc.), nervosi - specialmente nei bambini piccoli e malnutriti - (cefalea, insonnia ...
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nausea
nàuṡea s. f. [dal lat. nausea «mal di mare», gr. ναυσία, variante ionica di ναυτία, der. di ναῦς «nave»]. – 1. In medicina, stato di malessere caratterizzato da un senso di fastidio e di oppressione all’epigastrio, da propensione al...
nauseare
nauṡeare v. tr. [dal lat. nauseare, nel lat. class. «avere nausea», nel lat. tardo «eccitare la nausea»] (io nàuṡeo, ecc.; poco usate, per ragioni di eufonia, le forme, che d’altronde sono le sole regolari, nauseiamo dell’indic. e...