ISTERIA (dal gr. ὑστέρα "utero") o isterismo
Onorino BALDUZZI
Leonardo ALESTRA
Così chiamata perché ritenuta causata da turbe uterine. Appartiene al gruppo delle cosiddette psiconeurosi funzionali, [...] 'iperidrosi (talvolta unilaterale), la poliuria o l'oliguria, ecc.; tra i disturbi viscerali: la dispepsia nervosa (frequente), la nausea, il vomito (talora ostinato), l'aerofagia, il peritonismo; l'afonia, la tosse; il cardiopalmo, la tachicardia, i ...
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SCARLATTINA (fr. scarlatine; sp. escarlatina; ted. Scharlachfieber; ingl. scarlet fever)
Mario Faberi
Malattia infettiva, contagiosa, del gruppo delle cosiddette "affezioni esantematiche", per la caratteristica [...] di stato, sarà leggiera, a base di latte, brodo, uova, minestrine, purées e frutta. Se però il malato ha nausea o repugnanza per il cibo, conviene limitarsi a quella idrica assoluta. Nella convalescenza, invece, il vitto sarà abbondante e sostanzioso ...
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STAFILOCOCCO (XXXII, p. 448; App. II, 11, p. 886)
Vittorio ORTALI
Enzo CASTAGNETTA
Recentemente alcuni autori (C. Shaw, J. M. Stitt, S. T. Cowan) hanno proposto di rivedere la sistematica dei generi [...] tossinfezione stafilococcica insorge bruscamente a poche ore di distanza dall'ingestione dell'alimento contaminato, con nausea, vomito, diarrea, ipotensione, tachicardia. La temperatura può essere febbrile, pur potendosi talora osservare ipotermia ...
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PICRICO, ACIDO
Franco GROTTANELLI
Leonardo MANFREDI
. Così viene chiamato comunemente il trinitrofenolo [C6H2(OH) (NO2)3]. Questa sostanza pare fosse conosciuta fino dal sec. XV quando un alchimista [...] frequenza per l'impiego fattone a scopo simulatorio. Ingerito dà una sensazione amara fortissima, seguita a breve distanza da nausea e vomiti. L'urina è colorata in rosso dall'acido picraminico. Frequente l'eruzione orticariacea. Agendo come veleno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Noto soprattutto per i suoi libri di viaggio e i suoi racconti di avventura, [...] , quello stare immobili a farsi sballottare come una bottiglia era una cosa che non ho mai sopportato senza avere la nausea, soprattutto di mattina, a stomaco vuoto.
E a quel punto entrammo tutti nella caverna. Era un ambiente ampio e arioso ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] a Torino nel 1898.
Una passione che trova a stento la forma compiuta per rivelarsi, si trasforma in "nausea", per la consapevole incompiutezza del suo messaggio, e per un'interna contraddizione, il ripiegarsi continuo in una poetica intimistica ...
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CARACCIOLO, Tristano (Caracciolus, Tristanus)
Frank Rutger Hausmann
Nacque tra il 1434 e il 1439 (probabilmente nel 1437) a Napoli da Giovanni e da Silvia Minutolo.
Suo nonno Giosuè era stato gentiluomo [...] dei due principali congiurati del 1485, Coppola e Antonello Petrucci, o di quella dello stesso Ferrante che, pieno di disgusto e nausea per l'esercizio del potere e i piaceri del mondo, si limita a vivere vegetando i suoi ultimi giorni. La vita di ...
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SIMONETTA, Giacomo
Paolo Sachet
– Nacque intorno al 1475, verosimilmente a Milano, dall’unione in seconde nozze di Giovanni, già segretario del duca Francesco Sforza accanto al fratello Cicco (si vedano [...] che ancora nel novembre del 1536 celebrasse Erasmo, «divinus vir» appena scomparso, in una lettera al controversista Friedrich Nausea, a cui chiese anche consigli in merito al Concilio e che aiutò a diventare coadiutore di Vienna, aprendogli le ...
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schizofrenia
Patologia mentale caratterizzata da gravi sintomi psicotici, apatia, ritiro sociale e compromissione delle funzioni cognitive. Induce deterioramento nell’attività lavorativa, scolastica, [...] , l’eccitazione sessuale e il controllo motorio; nel nucleo del tratto solitario, associato con sensazioni viscerali come la nausea e lo stimolo al vomito. A dosi elevate, la cannabis determina distorsioni marcate della percezione del tempo, dello ...
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Allucinogeni
Claudio Castellano
Gli allucinogeni, o droghe psichedeliche (rivelatrici della psiche), sono sostanze in grado di determinare l'insorgenza di 'allucinazioni'. Il termine è composto di allucin(azione) [...] (irrequietezza, vertigini) si avvertono 5-10 minuti dopo la somministrazione della droga, in un secondo momento compaiono le nausee, infine le allucinazioni. I colori aumentano in bellezza e intensità rispetto al reale e appaiono forme geometriche e ...
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nausea
nàuṡea s. f. [dal lat. nausea «mal di mare», gr. ναυσία, variante ionica di ναυτία, der. di ναῦς «nave»]. – 1. In medicina, stato di malessere caratterizzato da un senso di fastidio e di oppressione all’epigastrio, da propensione al...
nauseare
nauṡeare v. tr. [dal lat. nauseare, nel lat. class. «avere nausea», nel lat. tardo «eccitare la nausea»] (io nàuṡeo, ecc.; poco usate, per ragioni di eufonia, le forme, che d’altronde sono le sole regolari, nauseiamo dell’indic. e...