FOGGINI
Morena Costantini
Famiglia fiorentina di scultori e architetti attivi a Firenze fra il XVII e il XVIII secolo. Capostipite fu IacopoMaria, zio e maestro di Giovan Battista, ricordato dalle fonti [...] riferite anche due bussole per gli ingressi minori della facciata saldate in data 3 genn. 1642, ed i confessionali della navata (Chini, 1984, p. 144). Nel 1643 eseguì lavori per la cappella Franceschi, nella stessa chiesa, consistenti in due porte in ...
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GENOVESE, Gaetano
Mauro Venditti
Figlio di Nicola e Maria Giuseppa Gaiano, nacque nel 1795 a Eboli, presso Salerno. Di famiglia agiata, fu avviato agli studi d'architettura e fu allievo di Paolo Santacroce [...] della cappella reale che venne ampliata - rispetto alla preesistenza seicentesca (già restaurata nel 1815) - aggiungendo alla navata due cappelle intercomunicanti su ciascun lato.
La capacità di procedere a manutenzioni e adeguamenti di immobili (sin ...
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CANINI, Giovanni Angelo
Antonella Pampalone
Figlio secondogenito dello scalpellino Vincenzo, nacque a Roma nel 1609 (Pio, 1724). Tutte le fonti confermano che ancora bambino conobbe il Domenichino, [...] progetto per la costruzione della chiesa, che occupano rispettivamente il secondo riquadro a destra e a sinistra della navata centrale. Per tali opere, che secondo il Pascoli (p. 118) furono commissionate all'artista per interessamento del cardinale ...
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CANIANA (Cagnana, Caniani)
Giorgio Lise
Famiglia di intarsiatori, intagliatori e architetti, attivi alla fine del secolo XVII e per tutto il secolo XVIII in provincia di Bergamo e in Lombardia.
Il suo [...] chiesa di Calcinate. La chiesa di Ardesio segue lo schema di S. Caterina nella facciata, ed ha una sola navata con cappelle laterali poco profonde.
Le fonti attribuiscono all'artista molte altre chiese; ma molto probabilmente Giovanni Battista, con ...
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GASPARI, Antonio
Lorenzo Finocchi Ghersi
Poche sono le notizie certe sul G., figlio di Giovanni, nato probabilmente poco prima del 1660 in Veneto, forse non a Venezia. Dovette ricevere una prima formazione [...] di un semplice sigillo sul pavimento della chiesa, nonostante il G. avesse addirittura ritenuto possibile rimodernare l'intera navata sinistra in seguito all'erezione di una sontuosa cappella di famiglia al centro, dotata di un cupolino che captasse ...
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CESI (Ceci), Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Bologna il 16 ag. 1556, come afferma il Malvasia e confermano i documenti, da un Nicola, di condizione agiata. Fu posto, grandicello (Malvasia), alla [...] affettazioni...".
Circa il 1590 furono eseguiti anche l'affresco alla certosa con Madonna e santi, gli affreschi nel coro e nella navata della chiesa dei SS. Bartolo e Marino a Rimini, e altre opere, dove si riflette il travaglio di "quel periodo di ...
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PILACORTE, Giovanni Antonio
Paolo Goi
– Nato intorno al 1455 a Carona, presso Lugano (luogo di origine di una schiera di muratori e scalpellini), figlio di Tommaso e marito della conterranea Perina, [...] : soggetti per i quali si impone una lettura cristologico-mariana valida anche per i rilievi dell’altare nella navata sinistra, ora intitolato a s. Giovanni, finemente lavorato a candelabre da parte sempre del medesimo artista.
Richiama esperienze ...
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LAVAGGI, Giacomo Antonio
Cristiano Giometti
Ancora oscure rimangono le origini di questo scultore, nato con ogni probabilità a Roma tra il 1666 e il 1668 (Guerrieri Borsoi). Nel 1683 il L. vinse il [...] Grazie alla sperimentata perizia acquisita nella tecnica dello stucco, il L. fu chiamato a partecipare alla decorazione plastica della navata di S. Maria in Vallicella. Attenendosi ai modelli realizzati da C. Rusconi, il L. eseguì i putti della prima ...
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LABACCO (Abacco, dell'Abacco), Antonio
Flavia Colonna
Nacque a Vercelli (Bertolotti, p. 48), probabilmente intorno al 1495.
In un privilegio del 1549, rilasciato da papa Paolo III al L., si dice che [...] travi e il soprastante tavolato per sorreggere le forme dei lacunari delle volte appartenenti ai primi settori della grande navata e del transetto della basilica. Il 6 agosto ricevette un pagamento per l'intaglio "unius crucis in capella Sacratissimi ...
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DESMARAIS, Jean-Baptiste-Frédéric
Olivier Michel
Nacque verso il 1756 a Parigi, dove studiò pittura con G-F. Doyen, come si ricava dal suo brevet di pensionnaire redatto il 23 febbr. 1786 (Correspondance..., [...] professore di pittura presso l'accademia di Firenze; nel 1804 fu interpellato per l'esecuzione dell'ultimo quadrone per la navata della cattedrale di Pisa, che alla fine fu invece dipinto da G. Collignon nel 1812 nonostante le proteste del Desmarais ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...