MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] in grado di influire sulla planimetria degli stessi edifici di culto: un esempio è offerto dalle chiese a navata trasversale e santuario tripartito, ritenute da alcuni studiosi tipiche dell'architettura monastica (Fourdrin, 1985), che si trovano nell ...
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Onorio I
Antonio Sennis
Nativo della Campania, proveniva certamente dagli strati più elevati della società locale, essendo figlio del "consul" Petronio. Non se ne hanno notizie prima dell'ascesa al [...] maschera interventi di poco rilievo. Così nel "titulus" dei SS. Quattro Coronati, i frammenti di pavimento musivo nella navata laterale nord, attribuiti - in maniera peraltro assai cauta - da R. Krautheimer (R. Krautheimer-S. Corbett-W. Frankl ...
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GENESI
M.V. Marini Clarelli
Il primo libro del Pentateuco, che la traduzione greca detta dei Settanta e la patristica designano con il nome di G., narra la creazione del mondo, la storia dell'Eden, [...] più antichi pervenuti sono costituiti dalle Storie di Abramo e Giacobbe affiancate a quelle di Mosè e Giosuè nei mosaici della navata di S. Maria Maggiore a Roma (432-440); non sembra però che questo esempio abbia avuto seguito. Intorno alla metà del ...
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SERGIO III
Claudia Gnocchi
Figlio di Benedetto. Romano di origine. Queste sono le scarse notizie sulla provenienza di S. che si trovano nel Liber pontificalis. La data della nascita è sconosciuta. Probabilmente [...] porta d'entrata, all'interno della chiesa, nella controfacciata; la terza e la quarta erano poste sulle pareti laterali della navata, e dovevano contenere l'elenco delle donazioni di S. alla basilica (R. Krautheimer-S. Corbett-A. Frazer, pp. 69-70 ...
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LEONE IV, papa, santo
Federico Marazzi
Figlio di Radualdo, nacque a Roma nel primo decennio del IX secolo.
Dal nome del padre si potrebbe dedurre l'appartenenza a una famiglia di origine longobarda [...] centri di coordinamento per la gestione delle aree interne alla civitas. Nella basilica di S. Pietro L. IV restaurò la navata laterale sinistra (ibid., p. 127). Rilevanti i suoi interventi anche nei luoghi di culto del territorio circostante Roma. Le ...
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MONTECASSINO, Abbazia di
F. Aceto
Abbazia benedettina del Lazio meridionale (prov. Frosinone), ubicata sulla sommità dell'omonimo monte, sulle cui pendici in età romana sorgeva il municipium di Casinum, [...] e più splendida. L'ultimo importante intervento edilizio fu la riedificazione dell'oratorio di S. Martino: un edificio a tre navate con una sola abside senza transetto, consacrato nel 1090 dall'abate Oderisio I (1087-1105). Alla pari della basilica ...
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Benedetto III
Ottorino Bertolini
Di famiglia romana; il padre si chiamava Pietro. Sin dall'inizio della sua carriera ecclesiastica appare nel clero del patriarchio lateranense, e quindi nella cerchia [...] Egli intervenne inoltre con veri e propri interventi di restauro: tali interventi, in Urbe, riguardarono la copertura della navata centrale della basilica vaticana, in corrispondenza del transetto (Le Liber pontificalis, p. 146: di questi interventi ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] con altri del Carracci.
Non era questo il sostegno più utile che poteva dare ai gesuiti, visto che la tribuna e la navata centrale della chiesa erano ancora spoglie. Forse a causa della malattia di Annibale, questi piani non ebbero seguito, ma il F ...
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IMMAGINE
J. Baschet
L'uso del termine i. (e delle parole corrispondenti delle varie lingue moderne) in riferimento a opere medievali si è andato diffondendo solamente di recente in relazione ai procedimenti [...] romaniche si concentrano nel coro, ampiamente celato agli sguardi dei laici, mentre, allo stesso tempo, i muri della navata erano ricoperti da un semplice intonaco privo di rappresentazioni. Senza dubbio, la diatriba di Bernardo di Chiaravalle (v ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] 2554, c. 1v) o nel ciclo musivo del sec. 12° della Cappella Palatina di Palermo, sulla parete meridionale della navata centrale, dove il cosmo è circondato dalle acque sopracelesti - ma, sia pure all'interno della costruzione aristotelico-tolemaica ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...