GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] la pala con il Battesimo della santa, dipinta da Domenico Cresti detto il Passignano, mentre lungo le pareti della navata centrale (Angeli e santi con strumenti della Passione), del presbiterio (Episodi del martirio di s. Prisca), dell'abside e ...
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Marco Bozzer
Barcellona
«Barcelona! Abre tus puertas al mundo» (Freddie Mercury)
Barcellona e l’Italia
di Marco Bozzer
3 gennaio
Un’inchiesta pubblicata dal quotidiano El Periodico rivela che la comunità [...] processionali ecc. Dopo la cattedrale la chiesa più importante è S. Maria del Mar (1329-83), che con le sue tre navate con deambulatorio è la più bella espressione del gotico catalano: peculiare il fatto di essere stata costruita a spese dei fedeli ...
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DELLA TORRE, Niccolò
Gino Benzoni
Ultimogenito di Giovanni di Febo e di Caterina Lueger, nacque nel 1489.
Apparteneva al ramo goriziano della famiglia e va, perciò, preventivamente distinto (oltre che, [...] la chiesa cioè già di S. Salvatore e quindi dei Ss. Pietro e Paolo.
Quivi, nella cappella Torriani, in fondo alla navata destra, sorge il mausoleo dedicato a sua moglie Caterina Prodolon - questa, da lui sposata attorno al 1527, morrà, senza avergli ...
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GALENI, Gian Dionigi (Uluch-Alì, Ulucciali)
Gino Benzoni
Nacque, stando a Gustavo Valente - lo studioso che più s'è sforzato di connotare la prima fase della vita del G. -, attorno al 1520, a Le Castella, [...] 'influenza di S. Sofia. Inserito il miḥrāb - la nicchia posizionata verso la Mecca - in un'abside al termine della navata centrale, fiancheggiata questa da un piano di tribune con arcate sovrapposte. Enorme il costo: "mezzo million d'oro", quantifica ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] Un’ultima fase di arte asturiana è rappresentata da chiese, come S. Salvador de Valdediós (fine 9° sec.), a tre navate e tre absidi rettangolari.
La presenza araba in S. trova una particolare espressione nell’arte mozarabica (➔ Mozarabi), legata a ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] di Nimega, 11° sec.) perdura l’influenza della cappella palatina di Aquisgrana. Influenze lombarde (transetti secondari intersecati con la navata centrale) si ritrovano, tra l’altro, in Nostra Signora a Maastricht e in S. Maria a Utrecht. Tra la ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] un luogo non lontano dal primo, di fronte alla nuova sacrestia, con ogni probabilità all'estremità orientale dell'ultima navata di sinistra, dove egli aveva fatto costruire un oratorio intitolato a G., con abside decorata a mosaico, altari destinati ...
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Costantino e l’autorappresentazione del papato
Arte, architettura e cerimoniali romani
Alberto Cadili
Già entro il V secolo, mediante la redazione degli Actus Silvestri1, la biografia costantiniana [...] papa celebrava nella basilica in nove festività del Salvatore o dei due Giovanni. Dal palazzo egli accedeva alla navata settentrionale procedendo verso la cappella di S. Tommaso presso la facciata, ove avveniva la vestizione. La processione entrava ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] della sua tomba in Palestina, all'inizio del V secolo. La piccola edicola, situata presso il centro della navata mediana, era originariamente parte di un edificio che occupava il sito della chiesa prima della sua costruzione: la struttura ...
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Costantinopoli
Claudia Barsanti
La fondazione di Costantinopoli, la città cui Costantino dona il proprio nome, può essere motivatamente considerata un evento epocale, l’esito di una decisione di portata [...] anni 1949-1950 all’interno della Santa Irene, che portò alla scoperta, a soli 30 centimetri al di sotto del pavimento della navata centrale, di un pavimento musivo del II secolo d.C., forse di una casa privata154. Assai sommarie sono anche le notizie ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...