MANIERI, Mauro
Sonja Felici
Nacque a Lecce il 24 marzo 1687 da Angiolo, medico e letterato originario di Nardò, e da Maria Grismondi. Il M., dottore in utroque iure, matematico e censore, fu membro [...] locale.
A Lequile firmò la revisione del progetto per la chiesa matrice (1724-27), dove limitò il proprio intervento alla navata centrale, e l'altare dell'oratorio di palazzo Saluzzo (1742). Nel 1736 pronunciò un parere negativo sul progetto del ...
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MANNINI (Manini), Giacomo Antonio
Simona Dolari
Nacque a Bologna il 23 ag. 1646 da Domenico e da Anna Campanini, cugina del pittore quadraturista Andrea Seghizzi (così in Zanotti, I, p. 212, che costituisce [...] - che il M. dipinse nella chiesa di S. Giacomo Maggiore, dove realizzò la quadratura della quarta cappella della navata sinistra, quella con il dipinto di Ercole Procaccini raffigurante la Caduta di s. Paolo.
Diversi furono i personaggi illustri ...
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LELLO da Orvieto (Lello de Urbe)
Simona Moretti
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo pittore e mosaicista, attivo tra Napoli e il Lazio nella prima metà del XIV secolo.
La prova della [...] di corte…, p. 267; Bologna, 1988).
Diversi brani pittorici di S. Maria Donnaregina Vecchia (in controfacciata, lungo la navata, sull'arco absidale e nel coro), eseguiti entro il secondo decennio del XIV secolo, sono risultati accostabili ad alcune ...
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LUGLI, Albano
Ilaria Sgarbozza
Nacque a Carpi, presso Modena, il 13 nov. 1834, in una famiglia di umili origini, primogenito degli otto figli di Venanzio e di Quiteria Govi.
Quindicenne s'iscrisse all'Accademia [...] Angeli con simboli religiosi) e di S. Bernardino (medaglioni con I quattro dottori della Chiesa nel soffitto della navata, 1898-1911). A qualificare tali imprese pittoriche fu la personale interpretazione dei modelli del passato studiati in Accademia ...
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FILIPPI, Giacomo
Chiara Toschi Cavaliere
Non si conosce il luogo d'origine di questo quadraturista e scenografo, attivo in Ferrara; nacque nel 1688, come risulta dal Liber mortuorum della basilica ferrarese [...] poggioli teatrali, le mensole incombenti, le anfore, i medaglioni, i serti fioreali. Anche il fregio lungo la navata centrale ha un effetto spettacolare, favorito dalle dimensioni grandiose della basilica. Se per questi lavori è ancora possibile un ...
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CALANDRUCCI, Giacinto
Diana Malignaggi
Nacque il 20 apr. 1646 a Palermo, dove, in età giovanile, fu probabilmente tra i collaboratori di Andrea Carrera alla decorazione a fresco della volta del presbiterio [...] impianto compositivo strutturato con i toni bruni del colore. Del primo decennio del sec. XVIII è l'affresco della navata centrale in S. Maria dell'Orto, con l'Assunzione (disegno prepar. a Düsseldorf, Kunstmuseum); alle tonalità chiare fa riscontro ...
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FIORINI, Pietro
Mariangela Marchi
Figlio dello scultore Raffaello (attivo fra 1576 e 1596) e nipote del pittore Giovan Battista, nacque a Bologna nel 1539. Architetto pubblico del Senato di Bologna [...] 'arcivescovo Ludovisi e nel 1599, su incarico dell'arcivescovo Alfonso Paleotti, diminuì il numero delle colonne cruciformi della navata centrale, per creare maggior spazio nel corpo della chiesa. Nonostante le assicurazioni fornite dal F. circa la ...
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CIGNANI, Paolo
Gabriello Milantoni
Nacque a Forlì il 24 genn. 1709 (Archivio Cignani, busta "Carlo Cignani") dal pittore conte Felice (ne ereditò il titolo nobiliare) e Anna Maria Cappelli. Le fonti [...] pala di Poggio, tranne qualche sfondo architettonico che ricorda momenti simili di Vittorio Bigari (in particolare le tempere della navata della basilica di S. Domenico a Bologna).
Di Ludovico Merlini il C. ha lasciato tre ritratti (tutti a Forlì ...
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BIANCHI (Bianco), Salvatore
Silvano Colombo
Della nobile famiglia dei Bianchi, nacque a Velate (Varese) il 24 maggio 1653 da Giorgio e da Taddea Ordea, come risulta dal Libro... B, conservato nell'Archivio [...] come autore degli affreschi con Ester e Assuero,Giuditta e Oloferne,Giaele e Sisara, nel tre medaglioni sulla volta della navata in prossimità dell'ingresso principale della chiesa maggiore del santuario del Sacro Monte di Varese, che da A. Del Frate ...
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CAMPORESE, Pietro, il Vecchio
Manfred F. Fischer
Nato a Roma il 20 ott. 1726, padre di Giulio e di Giuseppe, è il primo membro noto di una famiglia di architetti, attiva in Roma nei secc. XVIII e XIX, [...] un lascito dell'eredità di mons. S. Tosquez ne consentiva il completamento, il C. innalzò, a fronteggiare solo la navata centrale, un piano superiore assai più stretto, con una loggia fiancheggiata da due basse torri. In questo modo alla facciata ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...