Una delle più famose città della Spagna, capoluogo della provincia omonima, nell'Andalusia (37° 52′ 46″ N., 4°46′ 50″ O.), (gr. Κορδύβη o Κορδυβά; latino Cordŭba; spagn. Córdoba o anche Córdova). È posta [...] sul fianco d'un'altura e coi palazzi nella regione alta. Sono stati disseppelliti diversi corpi di case con sale divise a navate parallele che si aprono su vasti cortili, e con gl'interni ricchi di sfarzose decorazioni di pietra e di marmo. In attesa ...
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Già chiesa dei cisterciensi, in località Eberswalde (Brandeburgo), consacrata nel 1334, è, nella Germania del Nord, il più bello e più importante esempio di costruzioni in mattoni in stile gotico primitivo. [...] di dimensioni e forme di singolare nobiltà e bellezza. Notevolissima la facciata che oltrepassa le navate, quasi fosse una parete ornamentale; caratteristica, questa, propria anche ad altre costruzioni a mattoni (Lubecca, Stralsund, Tangermünde ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] se a grandi linee (grazie a scavi di inizio secolo e a fotografie aeree) l'impianto di una chiesa a tre navate con coro rettilineo e deambulatorio quadrangolare, del genere di quella disegnata nel taccuino di Villard de Honnecourt, che si rifà al ...
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(croato Zadar) Città della Croazia (69.556 ab. nel 2001), nella Dalmazia settentrionale, sulla costa del canale omonimo. Il centro è raccolto su una stretta e lunga penisola parallela alla costa, ridotta [...] e cupola), e dal duomo, dedicato a S. Anastasia, (12°-13° sec.), su un precedente edificio del 9° sec. (interno a tre navate divise da pilastri con colonne binate e matronei esagoni divisi da lesene, cripta del 9° sec.; all’interno opere del 13°, 14 ...
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Arte e architettura
Ambiente di forma allungata destinato a servire come elemento di comunicazione fra ambienti contigui, oltre che a particolari funzioni.
Nelle chiese bizantine e preromaniche una g., [...] o loggiato, si svolgeva in una teoria di archi sopra le navate laterali (matroneo); in età romanica le facciate delle chiese (talvolta anche le fiancate e le absidi) furono decorate da ordini di arcatelle che, ricavate nello spessore del muro, ...
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Una delle più belle e industri città della Lombardia, situata in pittoresca posizione, a 202 m. s. m., all'estremità meridionale del ramo del Lario, che tortuosamente si dirige verso SO., e che, al suo [...] a un livello assai più alto del piano della chiesa. S. Giacomo, di cui ora non rimangono che la parte terminale delle navate, il transetto, la cupola e le absidi, era uno degli organismi più completi e caratteristici del periodo romanico a Como, con ...
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CHAITYA
G. Scaglia
Termine usato nell'arte indiana per indicare una sala per culto, interamente scavata nella viva roccia, consistente in genere di una navata con vòlta a botte, che conduce direttamente [...] a uno stūpa (v.) commemorativo, anch'esso tagliato nella roccia. Navate laterali fiancheggiano la navata principale da cui le separano colonne molto avvicinate fra di loro, con capitelli a campana. Lo scopo del ch. è quello di proteggere lo stūpa ...
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Genericamente si indica con tale termine un ambiente di forma allungata, quasi sempre a portico o loggiato, svolgentesi intorno a uno spazio libero o ad altro ambiente più vasto.
In particolare il deambulatorio [...] è quella parte delle navate laterali, che in alcuni tipi di chiesa, si sviluppa oltre il transetto a fiancheggiare il coro; ha ivi pianta curva o poligonale ed è talvolta circondato da cappelle radiali. Di tale disposizione, di cui non mancano ...
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ROMA - Storia, urbanistica, architettura (secoli 12° - 14°)
M. Righetti Tosti-Croce
Secolo 12°. - L'inizio del secolo è segnato a R. dal perdurare della situazione di tensione tra papato e impero che [...] si presenta oggi nella veste falso-medievale della metà del secolo scorso, ma ne è ben leggibile la struttura a tre navate con colonne architravate, secondo una soluzione che, con rapporti spaziali ben diversi, fu ripresa a S. Crisogono e a S. Maria ...
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WIŚLICA
K. Zurowska
Villaggio della Polonia, nella Piccola Polonia, parte del voivodato di Kielce.Dal sec. 11° al 14° W. fu un importante castello dei Piasti nella valle del fiume Nida, attualmente [...] a stella con vele a tre raggi che, nel raccordare i sostegni, sembra annullare la stessa divisione in campate e navate dell'edificio (Crossley, 1985). Sulle pareti del presbiterio si conservano dipinti bizantini e ruteni dei secc. 14° e 15°, con ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
iconostasi
iconostàṡi (meno com. iconòstaṡi) s. f. [comp. del gr. εἰκών -όνος «immagine» e στάσις «collocamento»; cfr. gr. tardo εἰκονοστάσιον]. – In alcune antiche basiliche cristiane, struttura divisoria interposta fra il coro e le navate,...