Almohadi
G. Ventrone Vassallo
Intorno al primo quarto del sec. 12°, furono chiamate al-muwaḥḥidūn ('i professanti l'Unità di Dio', al-tawḥīd 'l'unicità', il fatto di essere l'unico), da cui A., le popolazioni [...] . 16°, sembra fosse di enormi dimensioni per competere con la Grande moschea di Cordova. La sala di preghiera aveva diciassette navate perpendicolari al muro qiblī e un transetto evidenziato da cinque cupole, tre al centro e due all'estremità, ed era ...
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TOURNUS
E. Vergnolle
Cittadina della Francia centro-orientale (dip. Saône-et-Loire), posta nella Borgogna meridionale, sulla riva destra del fiume Saône. Nell'875 Carlo il Calvo fece dono dell'abbazia [...] m 12,50) è coperta da una volta a botte longitudinale, prende luce da una fila di finestre alte ed è contraffortata da navate laterali coperte da una volta a quarto di cerchio. La cappella del primo piano non differisce, quindi, né per dimensioni né ...
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QAṢR el-LEBIA
G. Ambrosetti
Attuale località del Gebel, 3 km a N della strada Bengasi-Cirene, 30 km ad E di Barce. Più che da un ipotetico non attestato Castrum Libyae, il nome è una mutazione da Olbia, [...] conosciuta una basilica cristiana; una seconda ha reso una serie di tre mosaici policromi figurati. La basilica, divisa in tre navate da archi su pilastri in muratura, è orientata ad O, come frequente in Cirenaica.
Il primo mosaico fa da pavimento ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] lombardo della prima metà dell'11° secolo. Ai decenni centrali del sec. 11° possono essere ascritte le chiese suburbane a tre navate di S. Pietro in Verzolo, S. Martino Siccomario e le chiese urbane di S. Marino e la chiesa del monastero cluniacense ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La vita cenobitica nelle regioni occidentali: Cluny
Gisella Cantino Wataghin
Cluny
Centro abbaziale fondato l’11 settembre del 910 da Guglielmo di [...] nel 1130 (ma l’altare maggiore e quattro altari del coro vennero consacrati da Urbano II già nel 1095), a cinque navate, era conclusa da due transetti absidati e da un’abside a deambulatorio con cinque cappelle a raggiera, ed era preceduta dalla ...
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LINKÖPING
M. Mihályi
Città della Svezia sudorientale, capoluogo del dip. di Östergötland.L. ebbe nel corso del Medioevo rilevante importanza commerciale e religiosa; la città era sede vescovile, a capo [...] il 1280 e gli inizi degli anni novanta. Intorno al 1280 cominciarono i lavori per il prolungamento delle navate, caratterizzate nelle ultime due campate da una grande esuberanza decorativa - fenomeno piuttosto raro in Svezia -, con una ornamentazione ...
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SPERLONGA
Bernard Andreae
(App. III, II, p. 791)
Nuovi studi e indagini hanno consentito di chiarire i caratteri dell'impianto costruttivo e dell'apparato decorativo della villa marittima di età tardorepubblicana [...] ,50 di altezza. In epoca protoimperiale, a nord della villa fu eretto su di un terrazzo artificiale un portico a due navate, lungo più di 50 m, addossato perpendicolarmente al pendio. La parete posteriore del portico separa la villa vera e propria da ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] ° ma esistente già dal precedente (Brühl, 1970), e consacrata nel 1147 da papa Eugenio III. Il suo schema è a tre navate (forse si pensò di trasformarla a cinque e nel sec. 13° si rialzò la centrale), divise da colonnati di ricordo paleocristiano. La ...
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Vedi EFESO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EFESO (ἡ Ηϕεσος, Ephésus)
P. Romanelli *
P. Romanelli
L. Guerrini
Città dell'Asia Minore, originariamente centro indigeno e sede assai venerata di un culto [...] la città con il tempio di Artemide. L'agorà mantenne sempre la sua pianta quadrata, di m 16o di lato, con portici a due navate tutto all'intorno e un orologio nel centro. L'ultima ricostruzione è della prima metà del III sec. d. C. Altri portici, sul ...
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Anglosassoni, Arte degli. Architettura
E.C. Fernie
ARCHITETTURA
La cronologia dell'architettura nel periodo anglosassone è piuttosto oscura. Si sono infatti conservati, più o meno integri, meno di [...] romano, con l'uso di piccole pietre squadrate per le aperture. Un triplice arco separa dall'abside orientale la corta navata rettangolare, affiancata a N e a S da ambienti o da porticati (porticus) che comunicano, attraverso strette porte, con il ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
iconostasi
iconostàṡi (meno com. iconòstaṡi) s. f. [comp. del gr. εἰκών -όνος «immagine» e στάσις «collocamento»; cfr. gr. tardo εἰκονοστάσιον]. – In alcune antiche basiliche cristiane, struttura divisoria interposta fra il coro e le navate,...