Poeta palestinese (n. Nazareth 1927 - m. 1994); è tra i principali esponenti della poesia della resistenza, che ha come caratteristica fondamentale quella di avere continuato la produzione letteraria in [...] politica, lottò per i diritti dei palestinesi anche attraverso l'organizzazione comunista Rakah; dal 1975 fu sindaco di Nazareth. Molte sue poesie, famosa Ashaddu ῾ala ayādīkum ("Stringo le vostre mani", 1966), sono state musicate e sono entrate ...
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Scrittore e giornalista arabo palestinese (Ḥaifa 1922 - Nazareth 1996). Nel 1943 fu tra i fondatori della Lega di liberazione nazionale; fino al 1972 deputato alla Knesset, poi abbandonò la politica attiva [...] per dedicarsi all'attività letteraria. Con sottile ironia e acuti giochi di parole Ḥ. critica fortemente quegli Arabi che hanno lasciato la Palestina. Tra le sue opere, alcune tradotte in italiano, ricordiamo: ...
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Nome letterario della scrittrice arabo-libanese Maryam Ziyada (Nazareth 1895 - Il Cairo 1941). Cattolica e di educazione occidentale, convinta assertrice del femminismo, fu nel primo dopoguerra la più [...] brillante giornalista araba. La parte più durevole della sua produzione è data da poemetti in prosa (tra cui, di argomento italiano, l'Inno alle fontane di Roma) ...
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Ḥabībī, Imīl
Cristiana Baldazzi
Scrittore palestinese, nato a Haifa il 29 agosto 1922, morto a Nazareth il 2 maggio 1996. Tra i fondatori (1943) della Lega di liberazione nazionale (organizzazione sorta [...] sulle spoglie dell'ex partito comunista palestinese composto da Arabi ed Ebrei), nel 1947 aderì alla linea sovietica della spartizione della Palestina e nel 1948 sostenne la riunificazione con il partito ...
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Scrittore tedesco, noto anche sotto lo pseud. Frederik Hetmann (Breslavia 1934 - Limburg 2006). Nei suoi romanzi testimoniò i disagi e le complesse problematiche del suo tempo: dalla protesta giovanile [...] Tra gli altri titoli: Ich habe sieben Leben, Die Geschichte des Ernesto Guevara genannt Che (1972); Jesus ein Mann aus Nazareth (1982); Siddhartas Weg (1986); Die Nacht, die kein Ende nahm (1994); Martin Buber: Biografie eines deutschen Juden (2001 ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] «rivincita di Dio» – dall’invocazione heideggeriana: «solo un Dio ci può salvare».
Quel Dio che, per chi riconosce in Gesù di Nazareth il Cristo, la ‘buona notizia’, ha un volto preciso; non tale però, per quel che ci riguarda, da tradursi in trame ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] il Bene». Più tardi nell’opera ha luogo, infatti, un secondo volo meraviglioso: Woland ha appena ricevuto da Gesù di Nazareth, per bocca del pubblicano Levi Matteo, la richiesta di dare «riposo» al Maestro e alla sua amata, Margherita. Azazello, uno ...
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BORGO (De Borgo, De Burgo), Giovambattista
Salvatore Bono
Non ci sono note né la data né la località della nascita: il Mazzuchelli, che ne ricorda gli scritti con un brevissimo cenno, lo considera italiano, [...] è nel 1679), con un itinerario non accertabile con sicurezza, secondo quanto il B. narra nel Viaggio, pervenne a Gerusalemme, visitò Nazareth, proseguì per Damasco, percorse il Libano, fu a Tripoli di Siria e si spinse sino ad Aleppo. Nel viaggio di ...
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Flaiano, Ennio
Raffaele Manica
Scrittore, giornalista, soggettista e sceneggiatore, nato a Pescara il 5 marzo 1910 e morto a Roma il 20 novembre 1972. Spesso ricondotta a una serie di battute o calembours [...] Visconti; L'attrice, elaborato per Milos Forman; Il ritorno di Casanova, presentato a George Cukor, e infine L'uomo di Nazareth, che venne invece rifiutato da Franco Zeffirelli. Numerose le opere di F. uscite postume, tra le quali si ricordano in ...
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nazareo
nażarèo (o nażorèo o naṡorèo) agg. e s. m. [dal lat. Nazaraeus, gr. Ναζωραῖος]. – Etnico ebraico connesso dalla tradizione con la città di Nazareth, e inteso quindi come sinon. di nazareno; nel Nuovo Testamento (Matteo 2, 23) è riferito...
medice, cura te ipsum
‹mèdiče ...› (lat. «medico, cura te stesso»). – Proverbio che Gesù (Luca 4, 23) immagina possa essergli ricordato dagli abitanti di Nazareth quasi a esortarlo a compiere a Nazareth, sua patria, quelle azioni miracolose...