BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] della Nicchia di S. Bernardino (1473) a Perugia (Museo Nazionale), nelle quali tuttavia le figure sono dipinte da diversi pittori che avesse anche scritto sulla prospettiva e sulla "maniera tedesca". Il Doni, la cui testimonianza è tuttavia dubbia, ...
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CUOCO, Vincenzo
Mario Themelly
Nacque a Civitacampomarano (prov. di Campobasso) il 1° ott. 1770 da Colomba de Marinis e da Michelangelo, un avvocato sensibile alla influenza dei lumi.
Nel piccolo comune [...] alle élites; appare soprattutto in armonia con l'ispirazione nazionale unitaria che sin dalle prime pagine percorre l'opera, -III, Milano, anno IX rep. (1801), seguirono la traduz. tedesca, Berlin 1805, e la 2 ed. con aggiunte e varianti, Milano ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] , alla comune origine indo-germanica dei genio greco e del genio tedesco. Le due storie greche, di cui si era da poco iniziata Loewy, e il suo antico scolaro e poi direttore della Biblioteca Nazionale di Firenze, S. Morpurgo. Ma in Italia, dove non c ...
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FERMI, Enrico
Emilio Segrè
Nato a Roma il 29 sett. 1901, era il terzo figlio di Alberto, un impiegato delle Ferrovie, e di Ida De Gattis, una maestra elementare.
Il padre proveniva da Caorso vicino [...] . In questo periodo il F. apprese per conto suo il tedesco e l'inglese, in aggiunta al francese studiato a scuola.
L abbia avuto influenza su questa nomina che collocava tra le celebrità nazionali il giovane F., fino ad allora noto solo ai fisici. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Gramsci
Giuseppe Vacca
Antonio Gramsci «fu un teorico della politica, ma soprattutto fu un politico pratico, cioè un combattente» (come affermò Palmiro Togliatti al Convegno di studi gramsciani [...] fino al 1931, posseduti da Gramsci in italiano, francese e tedesco (Quaderni del carcere, cit., pp. 3062-63). Ma 1930 fu percepita in tutta la sua portata di crisi dello Stato nazionale:
oggi si verifica nel mondo moderno un fenomeno simile a quello ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Gentile
Biagio de Giovanni
Giovanni Gentile, filosofo fra i massimi del Novecento europeo, unì all’elaborazione costante del suo pensiero una vocazione di riformatore politico-religioso, e [...] e in lotta per la formazione di una coscienza nazionale.
Il filone che va seguito è quello della discontinuità in interiore hominis o la dura mobilitazione della gioventù universitaria tedesca in vista di una nazione fatta di terra e di sangue ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] Pais e del Beloch e, in genere, dell'antiromanesimo di marca tedesca), né in verità ben si spiega, quindi, il loro gravitare "il primo e più arduo passo sulla via della riduzione d'Italia ad unità nazionale" (II, 1 ediz., p. 146; II, 2 ediz., p. 138 ...
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CAPRONI, Giovanni Battista (Gianni)
Mario Barsali
Nato a Massone, frazione del comune di Arco (Trento), il 3 luglio 1886, da Giuseppe, geometra, e da Paolina Maini, piccoli possidenti, manifestò presto [...] del 19 luglio 1943 fece ad esempio cessare praticamente la produzione della "Compagnia nazionale aeronautica" di Roma) furono dal governo tedesco dichiarate "industrie protette" e messe sotto il controllo dell'organizzazione Speer. Prodotti ultimati ...
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MAISTRE, Joseph de
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Chambéry, in Savoia, il 1 apr. 1753.
La famiglia, emigrata da Nizza, era di modeste origini. Le prime notizie archivistiche risalgono all'inizio del XVII [...] , frequentava un corso di fisica, imparava la lingua tedesca e approfondiva quella greca, si dilettava di astrologia e teologia ("se la scienza non è interamente subordinata ai dogmi nazionali nasconde in sé qualcosa che tende a sminuire l'uomo ...
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Temi olimpici: Pierre de Coubertin
Roberto L. Quercetani
Prima delle Olimpiadi
Dalle carte conservate negli archivi del CIO sappiamo che nella linea maschile la famiglia de Coubertin aveva lontane e [...] Belgio che molto aveva sofferto per la guerra e l'occupazione tedesca. Questo pose il CIO davanti a un problema nuovo: era inquietante per il suo amor proprio si elevò proprio nel cielo nazionale, nel 1910, quando al Quai d'Orsay sembrò prender corpo ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
ipovisione s. f. In medicina, ridotta capacità visiva. ◆ La prima vittoria si chiama Centro di ipovisione, che la sezione di Novara dell'Unione nazionale ciechi ha costruito nella sua sede di corso Torino 8. «Ci sono video ingranditori, lenti...