CASAROLI, Agostino
Carlo Felice Casula
Nacque a Castel San Giovanni in provincia di Piacenza il 24 novembre 1914. Il padre, Emilio, era sarto e la madre, Giuditta Pallaroni, casalinga.
Le condizioni [...] la padronanza del francese, dello spagnolo, del portoghese, del tedesco e dell’inglese e fece tentativi anche per apprendere il per l’America Latina fu inviato al secondo congresso nazionale dei religiosi degli Stati Uniti, che si svolse nella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Arnaldo Momigliano
Rita Lizzi Testa
Arnaldo Momigliano è annoverato tra i più grandi storici italiani del nostro tempo per l’elevata qualità degli studi dedicati al mondo antico e alla sua percezione [...] a Giuseppe Bottai, allora ministro dell’Educazione nazionale, le proprie benemerenze fasciste e quelle della sua e resistenza che aveva implicato; a tal fine, la cultura tedesca dell’Ottocento apparve inadeguata a valutarne l’impatto. La voce ...
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CONTI, Giovanni
Bruno Di Porto
Nato il 17 nov. 1882 a Montegranaro (Ascoli Piceno) da David, piccolo imprenditore calzaturiero, e dall'insegnante Livia Germozzi, studiò al liceo-ginnasio statale di [...] , tra il periodo badogliano e l'occupazione tedesca (con relativa stampa di dieci numeri della nell'età giolittiana, in Istituzioni e metodi polit. dell'età giolittiana. Atti del convegno nazionale. Cuneo, 11-12 nov. 1978, a cura di A. A. Mola, Torino ...
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BATTISTI, Giuseppe Cesare
Gaetano Arfè
Nacque a Trento il 5 febbr. 1875, ultimo di otto figli, da Cesare, agiato commerciante, e da Teresa De Fegolari. Nel 1890 - da poco gli era morto il padre - entrò [...] politica che gl'italiani avevano nel loro paese.
In realtà, la iniziale solidarietà della maggioranza tedesca nei confronti dei compagni delle minoranze nazionali, con gli anni era venuta cedendo il posto a un atteggiamento di sempre maggior distacco ...
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Antisemitismo
Imanuel Geiss
Introduzione
Il termine 'antisemitismo', preso in senso stretto, è usato impropriamente: com'è noto, infatti, anche gli Arabi sono semiti, mentre con antisemitismo si intende [...] di Parigi del 1871 avevano mobilitato l'antisemitismo dei conservatori e dei nazionalisti di destra, persuasi che la guerra franco-tedesca fosse stata finanziata dagli ebrei tedeschi. In seguito la tensione creata dalla prospettiva di una piena e ...
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Dittatura
Karl Dietrich Bracher
Il concetto
Il concetto di dittatura, come tutti i concetti storico-politici fondamentali, ha subito nel corso della sua storia bimillenaria un mutamento di significato, [...] di stampo comunista. La forma autoritaria del 'socialismo nazionale' nei paesi in via di sviluppo si distingue nettamente dalle dottrine razziste e imperialiste del nazionalsocialismo tedesco o del fascismo italiano; nella tracotanza del dittatore ...
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Nato a Milano il 19 febbr. 1821 da Claudio, un piccolo imprenditore originario di Monza, e da Giuseppina Della Volta, fece i primi studi presso i padri barnabiti di Monza e poi nelle scuole di Milano. [...] altro l'indirizzo mazziniano del 4 settembre all'Assemblea nazionale francese), e poi, nei primi giorni di settembre, (ediz. inglese: The bimetallic Par...,London 1887; ediz. tedesca: Das bimetallische Pari..., Köln 1887); Speech at the Monetary ...
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FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] de "La boje", che il F. assurse a notorietà nazionale. I contadini mantovani, da lui difesi, vennero assolti ed egli maggio-agosto, pp. 499-545; E. Ragionieri, Socialdemocrazia tedesca e socialisti italiani 1875-1895, Milano 1961; Dalle carte di ...
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CAVIGLIA, Enrico
Giorgio Rochat
Nato a Finale Ligure (allora Finalmarina), in provincia di Savona, il 4 maggio 1862 da Pietro e da Antonina Saccone in una famiglia di naviganti e commercianti di media [...] chiedere e ottenere un ruolo di primo piano nella vita nazionale anche in tempo di pace. Ma la sua capacità e di condotta. coerente, e finì col facilitare la resa ai Tedeschi, senza rendersi conto delle conseguenze. Si ritirò poi nuovamente nella ...
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BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] 1870, senz'avvertire l'intimo legame fra la cultura tedesca dell'età guglielmina e la politica di guerra, contro cui, tardi adesso, insorgevano anti-storicamente i novissimi nazionalisti. La ritorsione dei filologi vitelliani fu becera e ingenerosa ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
ipovisione s. f. In medicina, ridotta capacità visiva. ◆ La prima vittoria si chiama Centro di ipovisione, che la sezione di Novara dell'Unione nazionale ciechi ha costruito nella sua sede di corso Torino 8. «Ci sono video ingranditori, lenti...