Szabó, István
Daniela Angelucci
Regista cinematografico ungherese, nato a Budapest il 18 febbraio 1938. Tra gli autori più conosciuti e premiati del suo Paese, rappresentante del nuovo cinema che si [...] (Harvey Keitel) sul famoso direttore d'orchestra Wilhelm Furtwängler (Stellan Skarsgård), accusato di adesione al nazionalsocialismo e successivamente prosciolto dalle accuse.
Bibliografia
B. De Marchi, István Szabó, Firenze 1977; B. Burns ...
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Il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all’evento fisiologico del parto, sia con significato più ampio e generico, come inizio dell’esistenza.
Antropologia
Le forme dell’organizzazione [...] sotto l’influenza delle teorie di H.S. Chamberlain, le pratiche di controllo delle n. vennero poste dal nazionalsocialismo tedesco a fondamento delle politiche eugenetiche con la sterilizzazione forzata. Nella seconda metà del 20° sec., l’incremento ...
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Termine usato in economia politica per indicare l'indipendenza assoluta o relativa, permanente o temporanea, della vita economica di un paese, concepito come mercato chiuso.
Il problema dell'autarchia [...] in Germania (v. App.) si riaprì il problema dell'autarchia, che divenne il fondamento della politica economica del nazionalsocialismo dal 1933 in poi, conducendo nel 1936 alla formulazione di un piano quadriennale che dovrebbe assicurare il completo ...
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Religione politica
Emilio Gentile
La locuzione religione politica, insieme a espressioni affini quali religione civile, religione laica, religione secolare, spesso usate come sinonimi, è stato adoperato [...] Religionen. In realtà, già tre anni prima, lo storico austriaco K. Polanyi aveva analizzato 'la tendenza del nazionalsocialismo a produrre una religione politica' (Christianity 1935). Gli studiosi che negli anni Trenta del 20° sec. maggiormente ...
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SLOVACCHIA (XXXI, p. 957)
Wolfango GIUSTI
Elio MIGLIORINI
La Slovacchia ebbe una parte notevole negli avvenimenti del 1938 che condussero al crollo della prima repubblica cecoslovacca. L'agitazione [...] ispirati alla dottrina cristiana e di formulazioni naziste. Mentre non venivano accettati gli spunti pagani insiti nel nazionalsocialismo, si accettava l'"ordine nuovo" hitleriano e lo stesso razzismo. La persecuzione degli Ebrei ebbe, all'ingrosso ...
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UTOPIA
Delio CANTIMORI
. Dal famoso libro di T. More, De optimo reipublicae statu, deque nova insula Utopia, si suol chiamare utopia ogni esposizione di ideale politico e sociale corrispondente nel [...] del comunismo, e specialmente fra gli anarchici, e con il loro carattere moralistico-religioso in alcuni settori del nazionalsocialismo, che si sono richiamati espressamente al Weitling. Ma le utopie più diffuse ai giorni nostri sono quelle di ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] contemporanea. Essa trae origine dalla cosiddetta Scuola di Francoforte dove, negli anni che precedettero l'avvento del nazionalsocialismo, un gruppo di studiosi aveva fondato l'Institut für Sozialforschung con l'ambiziosa intenzione di sviluppare un ...
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Imperialismo
WWolfgang J. Mommsen
di Wolfgang J. Mommsen
Imperialismo
sommario: 1. Definizione dell'imperialismo. a) L'evoluzione semantica del concetto di imperialismo . b) La formazione del concetto [...] ideologica alla restaurazione del dominio imperialistico - nel senso dell'imperialismo maturo - che faceva difetto al nazionalsocialismo; v. Hildebrandt, 1969).
Solo le conseguenze della seconda guerra mondiale, che costrinse le potenze occidentali ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] tali solo dopo un faticoso processo di ammissione di colpa, come dimostra il dibattito sul risarcimento delle vittime del nazionalsocialismo iniziato solo a cinquant'anni di distanza dalla fine della seconda guerra mondiale, e tutt'altro che concluso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Regionalismo e federalismo
Antonio D’Atena
Le origini
All’indomani dell’unificazione nazionale le tematiche legate al federalismo non erano particolarmente sentite dai costituzionalisti italiani, i [...] rivoluzione sovietica (1917); in secondo luogo, all’abolizione della struttura federale della Germania, a opera del nazionalsocialismo (1934); infine – e soprattutto – alla nascita, nella Spagna della seconda Repubblica, del prototipo dello Stato ...
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nazionalsocialismo
s. m. [comp. di nazionale e socialismo, calco del ted. Nationalsozialismus]. – Complesso ideologico (comunem. noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler, e divenuto, con la presa...
nazionalsocialista
agg. e s. m. e f. [dal ted. Nationalsozialist] (pl. m. -i). – Che si ispira ai principî del nazionalsocialismo, o li attua concretamente. In partic., partito n., partito tedesco costituito a Monaco di Baviera nell’aprile...