FOSSATI, Maurilio
Maurilio Guasco
Nacque ad Arona, presso Novara, il 24 maggio 1876, da Giacomo e Domenica Destefanis.
Il F. percorse il normale itinerario del candidato al sacerdozio: nel seminario [...] nel concistoro del 13 marzo 1933). Tale atteggiamento fu anche alla base della sua profonda avversione verso il nazionalsocialismo hitleriano.
Negli anni della guerra le sue preoccupazioni maggiori furono di carattere pastorale: non abbandonò mai la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento il modello eurocentrico basato sul colonialismo entra in crisi innescando [...] a schiavitù, le razze meno pure o decisamente inferiori. La contaminazione di questo modello – come accade nel nazionalsocialismo e nel suo maggior teorico Alfred Rosenberg – con la più diffusa forma di xenofobia radicata nella tradizione europea ...
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Zingari
Silvia Moretti
Un popolo in giro per il mondo
Zingari è il nome dato ad alcuni popoli apparsi in Europa tra il 14° e il 15° secolo. Originari dell’India, gli Zingari sono nomadi, si spostano [...] con l’accusa di stregoneria. Ma le persecuzioni contro questo popolo raggiunsero il culmine durante il nazismo (nazionalsocialismo): secondo i nazisti, infatti, gli Zingari erano «un miscuglio pericoloso di razze deteriorate» e pertanto dovevano ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] ); G. de Bruyn, che con Zwischenbilanz (1992) aveva ricostruito in una cronaca asciutta la giovinezza durante il nazionalsocialismo, in un secondo volume, Vierzig Jahre. Ein Lebensbericht (1996), interroga se stesso offrendo, più che un'autobiografia ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] ha conservato il predominio che deteneva dalla fine del 18° secolo. Negli anni Trenta l'avvento al potere del nazionalsocialismo, la persecuzione antiebraica e poi la guerra hanno allontanato dalla Germania e dalle università tedesche, per lo più in ...
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Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] non presenta fatti di particolare rilievo. Il tentativo di creare in Danimarca un partito nazionalista, sullo stampo del nazionalsocialismo tedesco, non ebbe successo; il partito, creato nell'aprile 1933, fu disciolto il 1° settembre 1934. Nelle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da una dimensione utopica e insurrezionale l’ideologia comunista nel XX secolo si trasforma, [...] fascismo italiano e i movimenti analoghi che ad esso si ispiravano negli altri Paesi, in primo luogo il nazionalsocialismo tedesco. Il crollo dell’ordinamento liberaldemocratico italiano e l’avvento del regime mussoliniano aprono una nuova fase nell ...
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GONELLA, Guido
Giorgio Campanini
Nacque a Verona, il 18 sett. 1905 (al registro di stato civile fu iscritto con i nomi di Guido Alessandro), dalle seconde nozze di Luigi, impiegato comunale, con Marianna [...] palese conflitto fra Italia e S. Sede - il G. prendeva chiaramente posizione nei confronti del fascismo e del nazionalsocialismo, soprattutto in ordine alle libertà politiche e religiose, di cui reiteratamente si denunziavano le violazioni. Anche in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è caratterizzato dall’ingresso delle masse sulla scena della storia. Nel [...] risulta tra i più discussi della storia della filosofia novecentesca a causa della sua compromissione con il nazionalsocialismo. È oggetto di dibattito se le sue tesi politiche, maturate precedentemente all’ascesa di Hitler, siano effettivamente ...
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TARDINI, Domenico
Raffaella Perin
– Nacque a Roma, nel rione popolare di Sant’Eustachio, il 29 febbraio 1888 da Cesare, contabile in aziende commerciali, e da Giulia Malerbini, casalinga, ambedue romani.
La [...] . Durante la guerra Tardini mise a fuoco la vera pericolosità del nazismo, al punto da auspicare che nella lotta tra nazionalsocialismo e comunismo «un diavolo caccia[sse] l’altro» (Actes et documents du Saint-Siège relatifs à la Seconde guerre ...
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nazionalsocialismo
s. m. [comp. di nazionale e socialismo, calco del ted. Nationalsozialismus]. – Complesso ideologico (comunem. noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler, e divenuto, con la presa...
nazionalsocialista
agg. e s. m. e f. [dal ted. Nationalsozialist] (pl. m. -i). – Che si ispira ai principî del nazionalsocialismo, o li attua concretamente. In partic., partito n., partito tedesco costituito a Monaco di Baviera nell’aprile...